La luce migliore per i luoghi dello sport

La realizzazione di impianti sportivi è un'attività molto complessa che richiede un'accurata progettazione che deve soddisfare esigenze di spazio, sicurezza, illuminazione, massima funzionalità
luce migliore per lo sport - campo da calcio Spino D'Adda

Nelle società del benessere diffuso cresce costantemente la domanda di sport. Molte persone destinano una parte del loro tempo libero all’attività fisica e, dovendo rispettare orari di lavoro prevalentemente diurni, si trovano a frequentare i luoghi dello sport nelle ore serali o notturne. Da qui la necessità di illuminare i campi di gioco e le aree delle diverse discipline sportive e soprattutto garantire – compito non facile – la luce migliore per ogni disciplina.

Esiste poi il variegato mondo del cosiddetto sport-spettacolo notturno – dalla competizione internazionale in grandi stadi fino alla gara o al torneo per dilettanti – che vede gli appassionati nel ruolo di spettatori. Qui la luce diventa il principale strumento per trasformare lo spazio della competizione in una sorta di grande palcoscenico in cui si concentrano gli sguardi del pubblico presente e di quello che segue l’evento tramite il mezzo televisivo. Alcune indicazioni di lighting design, riguardanti in particolare i campi di gioco, possono servire ad orientare il lavoro del progettista e dell’installatore.

Luce migliore per lo sport - stadio

Campo di calcio illuminato con 2 gruppi di apparecchi proiettori su pali a Ciserano (Bergamo) (documentazione e produzione Gewiss)

Come valutare la luce migliore per lo sport

La prima condizione da garantire è la quantità di luce necessaria per il corretto svolgimento di ogni disciplina sportiva, vale a dire gli illuminamenti sui piani orizzontali e verticali. I valori in lux consigliati sono contenuti nella Norma UNI di riferimento: UNI EN 12193 (2019) “Luce e illuminazione – Illuminazione di installazioni sportive” e nelle Norme del CONI n. 1379 (2008). Per l’illuminamento orizzontale medio (Ehmed) i valori minimi cambiano in funzione del tipo di sport. Per il calcio l’UEFA indica Ehmed differenti in funzione della distanza tra il pubblico e il centro del campo, e del numero di spettatori.

Tabella luce migliore per lo sport

Valori di lux (illuminamenti orizzontali medi) consigliati da UEFA (Union of European Football Associations) in funzione delle distanze massime tra il pubblico e il centro del campo, e del numero di spettatori

Un secondo parametro molto importante ai fini della visione riguarda l’uniformità degli illuminamenti. Si intende per uniformità il rapporto tra l’illuminamento minimo e l’illuminamento medio. Una buona uniformità è il risultato di un’equilibrata distribuzione della luce sui piani orizzontali e verticali, senza zone a bassa luminosità o, viceversa, troppo rischiarate. In altri termini l’uniformità permette di valutare l’entità dello scarto o differenza tra i valori della quantità di luce distribuita nello spazio.

Esempio luce migliore per campi da tennis

Campi da tennis illuminati con proiettori con ottiche asimmetriche su 2 pali per campo nel centro Tennis Mediolanum a City Life, Milano (documentazione e produzione Gewiss)

Le disuniformità condizionano e ostacolano il gioco, rendendo disagevole la visione. Quando la superficie del campo appare irregolare per la presenza di macchie di luce o zone in ombra, tutto ciò che è in movimento (pallone, palla, pallina, giocatori) viene osservato su sfondi a differente luminanza. Lo sfondo può essere il manto erboso, di solito molto illuminato, ma a volte anche le tribune che non hanno lo stesso illuminamento del campo.

Gli studi di scienza della visione hanno accertato che quando un oggetto transita da una zona in cui c’è una scarto negli illuminamenti la sua velocità appare maggiore, cioè sembra che aumenti in corrispondenza della zona oscurata: ne consegue un errore di valutazione visiva da parte degli atleti.

Lo spettatore avverte una perdita del ritmo della gara. Quando l’attrezzo di gioco è di piccole dimensioni (ad esempio la pallina nel tennis o il dischetto nell’hockey) conviene che i contrasti con gli sfondi attraversati a forte velocità dall’oggetto siano ben marcati.

Si consideri inoltre che se i fasci di luce non sono equilibrati e provengono da poche direzioni, i giocatori proiettano la propria ombra sul terreno contribuendo così aumentare gli effetti nocivi della disuniformità.

Le soluzioni impiantistiche

Passando alle questioni tecniche e pratiche, nel progetto dell’impianto assume grande importanza la scelta delle sorgenti luminose (le lampade). La scelta è di solito orientata al raggiungimento di una finalità fondamentale così formulabile: avere luce di buona resa cromatica (CRI) e adatta temperatura di colore (Tk), che tuttavia non comporti consumi energetici elevati e scarsa durata di vita delle stesse lampade. In altre parole, si cerca di coniugare il risultato estetico (visione gradevole sul campo di gioco per i gareggianti e per il pubblico) con la gestione e la manutenzione dell’impianto poco onerose. I valori minimi consigliati sono 60 per il CRI e 3500 o 4000 K per Tk. In caso di riprese televisive questi valori aumentano sensibilmente.

Risparmi nei consumi energetici e nella manutenzione

Figura 1 luce per piccoli campi sportivi

Figura 1 – Esempi di campi da tennis con apparecchi proiettori montati alla sommità di pali.

Gli illuminamenti, le uniformità e il controllo degli abbagliamenti, si ottengono con la selezione accurata di lampade ed apparecchi, e studiando la loro dislocazione. I campi outdoor privi di tribune di solito non presentano particolari vincoli nelle aree limitrofe. Si adottano generalmente gruppi di apparecchi proiettori su pali di varia altezza. In ambienti indoor gli apparecchi sono installati a soffitto, sulle pareti o su tralicci. In Figura 1 sono mostrate alcune soluzioni utili per un primo orientamento di massima per piccoli complessi sportivi outdoor (tennis, basket, volley).

L’estensione dei campi di calcio richiede l’impiego di una serie di pali di altezze di solito comprese tra 15 e 25 metri, con gruppi di proiettori. In presenza di aree per il pubblico e tribune attrezzate con coperture, può essere conveniente installare gli apparecchi sotto-gronda, in posizione protetta dalla pioggia, intorno all’area di gioco o lungo i suoi lati più lunghi.

Consigli: apparecchi da utilizzare

Per quanto riguarda i tipi di apparecchi da utilizzare, occorre considerare che la variabilità delle distanze intercorrenti tra la sommità dei pali e le diverse zone dell’area di gioco richiede l’uso di ottiche più o meno concentranti, con distribuzione delle intensità simmetrica e asimmetrica rispetto all’asse principale. Gli apparecchi devono avere pesi e ingombri molto contenuti allo scopo di snellire e alleggerire il più possibile le strutture di sostegno (pali e tralicci).

Gli apparecchi che adottano la tecnologia LED hanno queste caratteristiche oltre a quelli – molto importanti – dell’alta efficienza luminosa (molto flusso con bassi consumi di energia elettrica) e della lunga durata di funzionamento (lifetime). Rispetto agli impianti equipaggiati con le tradizioni lampade a scarica il vantaggio in termini di risparmio può oscillare tra il 60% e l’80% a cui si aggiunge il beneficio economico della drastica riduzione degli interventi di manutenzione. Sono molte le ragioni, dunque, che rendono conveniente il rinnovamento dei vecchi impianti con interventi che nel giro di due o tre anni si ripagano interamente grazie al contenimento dei consumi energetici nonché alla semplificazione e al diradamento nel tempo delle operazioni manutentive.

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Gianni Forcolini

Architetto e designer, docente in Lighting Design alla Facoltà del Design, Politecnico di Milano. Autore di libri, saggi e articoli. Si occupa di progettazione di oggetti e installazioni luminose, impianti, apparecchi e sistemi di illuminazione per ambienti interni ed esterni.
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