Internet of Things e risparmio energetico

Le nuove tecnologie favoriscono il risparmio energetico, grazie alla raccolta e all’analisi di dati e informazioni. Ecco cosa può fare l’IoT in casa e nelle industrie.
IoT Internet of Things

Ridurre le emissioni di CO2 del 55% entro il 2030 non significa solo aumentare l’efficienza energetica, ma anche risparmiare energia. Due concetti che non possono essere svincolati l’uno dall’altro. Tra le nuove tecnologie che possono contribuire al risparmio e all’efficientamento energetico c’è anche l’Internet of Things, ormai ingrediente basilare per la maggior parte dei progetti di innovazione negli edifici, sia residenziali che non.

Internet of Things e risparmio energetico: che connessione c’è

Tutti i vantaggi offerti dall’IoT, l’Internet delle cose, sono principalmente riconducibili alla possibilità di collegare in rete oggetti e dispositivi. Questo permette di raccogliere dati e informazioni, monitorare i dispositivi connessi, gestire gli oggetti da remoto e in modo avanzato.

Le applicazioni di questa tecnologia sono molto utili anche per il monitoraggio dei consumi e dei costi energetici, rendendole particolarmente indicate in caso di interventi per ridurre i costi energetici o durante le diagnosi energetiche. Una volta raccolti i dati, possono essere elaborati e modellati da appositi software, che restituiscono le informazioni di cui si ha bisogno. Non da meno, l’importanza di poter rilevare in anticipo guasti e malfunzionamenti degli impianti o della rete, prevenendo inutili dispendi energetici. Dopo di che, a seconda del settore, cambieranno le applicazioni e i dispositivi utilizzati.

 Internet of Things e risparmio energetico domestico

IoT in casa

L’IoT permette di trasformare le abitazioni in Smart Home, in case intelligenti in cui gli elettrodomestici, i dispositivi elettronici e gli impianti sono connessi, tramite tecnologie come il Wi-Fi o il Bluetooth. Oltre a raccogliere informazioni, si possono controllare i dispositivi e far fare loro azioni anche tramite uno smartphone. Un ecosistema domestico connesso può essere realizzato installando principalmente le seguenti soluzioni:

  • Caldaie, climatizzatori, valvole elettrostatiche e termostati smart. Sia le caldaie, che i climatizzatori e i termostati possono essere connessi alla rete, impostando temperatura di funzionamento, accensione e spegnimento anche da remoto. Inoltre, questo favorisce lo sviluppo di un nuovo rapporto tra utente e produttore o manutentore, in quanto apre un canale diretto in caso di assistenza. In più, alcune applicazioni favoriscono le automazioni e quindi la riduzione degli sprechi, come l’integrazione dei dati meteo, i sensori di rilevamento della temperatura, dell’umidità, della presenza di persone o di finestre aperte. Per chi non interviene sull’impianto esistente e sui radiatori, la scelta giusta è l’acquisto di valvole termostatiche connesse, regolabili anch’esse da remoto.
  • Lampadine smart. Le lampadine intelligenti sono connesse alla rete, semplici da installare, con un costo contenuto e permettono di risparmiare energia per illuminare casa. Si accendono e spengono da remoto, si impostano scenari, sono dimmerabili.
  • Elettrodomestici intelligenti. Sul mercato sono disponibili le versioni smart di tutti i principali elettrodomestici, come forni, lavastoviglie ed asciugatrici. In questo caso è direttamente il dispositivo, generalmente nelle più alte classi energetiche, a connettersi alla rete, assicurando controllo e monitoraggi avanzati.
  • Smart Plug. Le prese intelligenti, da inserire nelle prese di casa prima di collegare un dispositivo, monitorano costantemente due fattori: il consumo energetico e la potenza assorbita. Tutti i dati sono consultabili su App, sia in tempo reale che tramite andamenti storici.

Applicazioni di IoT per il risparmio energetico nelle industrie

iot industria

Anche in ambito industriale le applicazioni di IoT possono fare la differenza. Ancor più che in ambito domestico, i dati sono il cuore della trasformazione digitale in azienda, non solo quando si parla di risparmio energetico. Gli imprenditori hanno sempre di più un approccio data-driven e i consumi energetici aziendali concorrono a definire la marginalità di un’impresa. Ridurre questi costi fissi, quindi, è necessariamente un obiettivo per tutto il mondo industriale. Avere a disposizione i dati sui consumi energetici permette di fare un’analisi approfondita, individuare gli sprechi, verificare l’efficienza di impianti e linee di produzione, eliminare dispendi energetici inutili e intervenire sulle infrastrutture più energivore, per poi pianificare le attività aziendali anche in funzione delle migliori condizioni di risparmio energetico.

In questo ambito i veri abilitatori dei sistemi intelligenti sono i sensori, che possono essere distribuiti in tutti i punti nevralgici dove è importante monitorare e raccogliere dati. I software per l’elaborazione sono molteplici e la scelta dipende dalle specifiche necessità. Inoltre, con la diffusione del 5G il cloud computing si è evoluto e si parla di edge computing, che permette una migliore e più rapida elaborazione dei dati.

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Gaia Mussi

Laureata in Progettazione Tecnologica e Ambientale, da sempre appassionata ai temi della sostenibilità e della tecnologia. Collabora come copywriter con portali, magazine e aziende per la creazione di contenuti inerenti il campo dell’edilizia, della sostenibilità e del risparmio energetico
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