La sfida del benessere, della salute e della qualità dell’aria negli ambienti didattici si può vincere con i sistemi BMS (Building Management System). Una risposta concreta alle esigenze di sicurezza e ai timori dettati dalla consapevolezza di un contesto educativo radicalmente cambiato.
Come intervenire e con quali tecnologie? Risponde Lionel Caillat, direttore generale europeo dei sistemi di gestione degli edifici di Honeywell.
Partiamo da una certezza: ottenere edifici salubri è la priorità di tutti gli operatori del mondo scolastico. Da qui si snodano 4 pilastri interconnessi che possono essere ottimizzati per offrire il giusto comfort alle persone che permangono molte ore in un ambiente interno.
I principali “tasselli” di un edificio connesso sono:
La corretta progettazione e la gestione integrata di questi aspetti permettono di rispondere efficacemente alle esigenze dei manager, degli utenti e della tutela ambientale.
In concreto, la ventilazione negli spazi interni degli istituti scolastici è fondamentale per la salute degli occupanti. Soprattutto, bisogna mantenere il corretto equilibrio tra immissione di nuova aria dall’esterno ed eliminazione di quella viziata.
L’uso di sensori che monitorano la qualità dell’aria interna, come parte di un più ampio sistema di gestione degli edifici, è un modo efficace per controllare l’impianto e abbassare i costi operativi. Oltre a monitorare il tasso di scambio dell’aria, si consiglia l’adozione di tecnologie di filtrazione contro gli agenti inquinanti e patogeni. Una recente novità in merito è rappresentata dai depuratori d’aria elettronici (EAC), che trasportano una carica elettrica ionizzante capace di rimuovere gli inquinanti solidi e liquidi senza ostacolare il flusso d’aria.
La qualità dell’aria interna non riguarda solo la pulizia. Fattori associati come temperatura e umidità relativa, infatti, impattano notevolmente sul comfort di docenti e studenti. Nella maggior parte dei casi, l’intervallo ottimale per l’umidità è intorno al 40-60% (qui l’attività degli agenti patogeni virali è ridotta al minimo). Attenzione: un’eccessiva umidità alimenta la crescita di acari e funghi, nocivi per chi soffre di patologie respiratorie e allergie.
La termoregolazione è un processo altrettanto complesso. Studi dimostrano che il tasso di sopravvivenza dei virus diminuisce all’aumentare delle temperature. Ma il troppo caldo influisce negativamente sul comfort delle persone e sul livello di umidità. Ecco perché adottare un building management system: integrazione impiantistica su misura per trovare il giusto equilibrio tra benessere e consumi energetici.
Tra gli obiettivi di un buon BMS c’è anche quello di evitare sprechi energetici, migliorando l’efficienza complessiva degli edifici. Per esempio ci sono sensori in grado di monitorare la luce, per accendere/spegnere i sistemi di illuminazione quando necessario.
Inoltre, i sistemi BMS agiscono sulla gestione delle aree non utilizzate costantemente (es. corridoi, aule e sale conferenze). Gli impianti HVAC, la luce e le attrezzature audiovisive si possono spegnere o abbassare in automatico, attivando la modalità di risparmio energetico.
I sistemi di gestione degli edifici hanno anche una rilevanza esperienziale. Quando le persone fruiscono di strutture appropriate, sicure ed efficienti, aumenta anche il generale clima di fiducia. L’implementazione di edifici connessi ed efficienti – nella scuola come negli uffici o nei luoghi di relax – dà valore aggiunto al vivere quotidiano della nuova normalità.
I sensori monitorano l’edificio in tempo reale, contribuendo a rispettare la normativa vigente e incrementando fiducia e benessere