La larga diffusione di Internet avvenuta fino a oggi ha riguardato molto la condivisione e lo scambio di informazioni da parte di persone (con riferimento si può prendere il fenomeno dei Social Media) e l’accesso a informazioni messe a disposizione da terze parti (quello che avviene quando accediamo a un sito navigando su Internet).
Il fenomeno nuovo che sta presentando crescite veramente importanti è legato al fatto che ora sono gli oggetti (i televisori, i cellulari, i citofoni, i termostati ecc.) a essere direttamente collegati a Internet. Questo significa che le informazioni che il dispositivo genera a seguito del suo funzionamento, oppure le informazioni che vogliamo trasmettergli per controllare il suo funzionamento, possono essere veicolate (e sono disponibili) sulle rete Internet (molto spesso chiamata Cloud – nuvola – in questo contesto).
Un primo aspetto, che ha già un buon livello di diffusione, è legato al fatto che questa disponibilità di informazioni su Internet consente l’accesso e il controllo remoto dei dispositivi, grazie ad apparecchi di interfaccia come gli smartphone (anch’essi connessi a Internet). Ma questa grande disponibilità di informazioni, potenzialmente disponibili a un numero molto elevato di soggetti (sempre nel rispetto delle normative sulla privacy in cui solo noi potremo autorizzarne l’utilizzo) può consentire la nascita di una quantità di nuovi servizi e attività: servizi di manutenzione più efficienti legati alle informazioni di utilizzo dei dispositivi stessi, servizi di soccorso legati ai parametri rilevati di funzionamento di un’automobile, servizi di riscaldamento più efficienti grazie alla conoscenza di funzionamento degli impianti e all’integrazione delle informazioni sulle previsioni del tempo. Le possibilità offerte dall’integrazione delle informazioni sono veramente infinite e possono portare grandi benefici laddove utilizzate nel rispetto della riservatezza e della sicurezza di accesso.