Energy storage: la capacità di accumulo ideale

Reverberi Enetec presenta una soluzione flessibile di energy storage in grado di adattarsi a qualsiasi esigenza di consumo
Edi Energy energy storage

I primi prodotti per l’accumulo energetico, energy storage, avevano una capacità consigliata per il banco batterie 2 kWh. Questo era anche legato al fatto dell’ingombro delle batterie al piombo e all’elevato costo delle stesse.

Un’utenza domestica, in assenza di carichi specifici, assorbe tra i 100 W e i 300 W (consumo delle apparecchiature in stand by, di lampade di emergenza…) e quindi nelle condizioni migliori 2 kWh possono risultare pochi, soprattutto in estate, a coprire il fabbisogno legato anche agli elettrodomestici e ai climatizzatori.
Se consideriamo l’energia prodotta da un impianto fotovoltaico è noto che in estate è elevata grazie alle lunghe giornate di sole e di irraggiamento.

edi energy - energy storage ReverberiLa taglia migliore per una soluzione di accumulo è di 4 kWh per sfruttare al meglio tutta l’energia prodotta senza sprechi. Ovviamente in inverno la situazione cambia a causa della più bassa insolazione e si rischia di non avere energia residua per caricare le batterie.
Questo comporta un ritorno dell’investimento elevato che, ad oggi, per un sistema di accumulo da 4 kWh e di circa 6/7 anni.

Reverberi Enetec, per supportare al meglio le esigenze del mercato, propone l’unità storage che si affianca a Edi Energy, e che offre 2 kWh oppure 3 kWh di accumulo supplementare ai 2 kWh standard forniti. In questo modo è possibile installare 2 kWh, 4 kWh o 5kWh a seconda delle esigenze della propria abitazione.

Edi Energy si contraddistingue per la flessibilità, infatti può montare sia batterie al piombo, sia batterie al litio anche nello stesso contenitore dove è inserita l’elettronica. Questo consente anche di cambiare la tipologia di batteria nel futuro.

Edi Energy dispone di un display, di una tastiera e di un collegamento Wi-Fi che consente di essere connesso a un Power Meter esterno, da installare nei pressi del contatore dell’Ente Distributore. Oppure può essere interfacciato a un sistema di monitoraggio e gestito da remoto e da smartphone.

 

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