
Gli edifici NZEB, ossia gli edifici a consumo energetico quasi zero, sono ormai un elemento cardine nel processo di sviluppo necessario per concretizzare la transizione ecologica e raggiungere gli obiettivi di decarbonizzazione fissati dall’Unione Europea. Si tratta di progetti nati proprio per raggiungere livelli di consumi minimi, ricorrendo a soluzioni e tecnologie impiantistiche efficienti e sostenibili. Assumono, nelle strategie messe in campo dai diversi Paesi, un ruolo cruciale per il raggiungimento della neutralità climatica. Tra le principali caratteristiche c’è anche l’assenza di consumi di fonti fossili e gas, così da rendere le soluzioni elettriche protagoniste dell’edilizia contemporanea e del futuro.
Un NZEB, come anticipato, è un edificio ad elevatissime prestazioni, con un fabbisogno energetico molto basso, tanto da avvicinarsi allo zero. Da qui deriva l’acronimo NZEB, che in inglese sta per Nearly Zero Energy Building. In aggiunta, l’energia necessaria è generalmente fornita da impianti alimentati a fonti rinnovabili, con produzione in loco o nelle vicinanze.
Con la Direttiva EPBD II gli edifici a energia quasi zero sono diventati un “obiettivo” dell’edilizia contemporanea. In Italia, il vero cambiamento è stato vissuto con il DM 26 giugno 2015, che sanciva l’obbligo di costruire edifici NZEB a partire dal 2021. Sono così stati definiti tutti i requisiti minimi di prestazione e gli standard di efficienza da rispettare.
Tra i principali parametri utilizzati c’è la prestazione energetica globale non rinnovabile, utilizzato per definire la classe energetica dell’edificio e la quota coperta da energia rinnovabile, oltre chiaramente alla valutazione del vettore energetico principale che copre il fabbisogno interno. Per le rinnovabili c’è una soglia minima da raggiungere, con almeno il 60% dei consumi da coprire in questo modo. Per quanto riguarda i vettori energetici, chiaramente, si rileva una spiccata tendenza all’elettrificazione, che oggi rappresenta la miglior soluzione per interrompere la dipendenza da fonti fossili.
La quasi totalità degli edifici NZEB realizzati o in fase di realizzazione fa dell’elettrificazione il proprio punto di forza. Sono destinati a diventare lo standard per le costruzioni e l’approccio “elettrico” alla progettazione dell’edificio al momento è in grado di garantire una riduzione dell’impatto ambientale davvero significativa, banalmente sostituendo il gas.
Il passaggio alla neutralità climatica è un percorso che parte dalle fondamenta dell’edificio: una struttura NZEB ben progettata e gestita non è solo sostenibile, ma anche economicamente vantaggiosa, resiliente e pronta per le sfide del futuro.
Grazie alle nuove tecnologie disponibili, infatti, è possibile dire addio al gas e costruire edifici 100% elettrici, con interessanti vantaggi anche in termini di risparmio economico.
Ciò è possibile grazie all’integrazione di più sistemi, necessari a soddisfare tutte le necessità in termini di produzione di ACS, riscaldamento, raffrescamento, illuminazione, ventilazione naturale. Intervenire in queste aree significa:
