Salvare il turismo con la domotica alberghiera? Si può fare: automazione, IoT e sistemi integrati consentono infatti di accogliere gli ospiti in completa sicurezza.
L’emergenza sanitaria ha imposto il distanziamento sociale e la chiusura temporanea delle strutture ricettive, ma la “fase due” alla vigilia del periodo estivo chiede agli operatori di adeguare la propria offerta e di organizzare un’ospitalità più smart. Pena, la mancata ripartenza in una stagione decisamente strategica per il turismo in Italia.
Una risposta a queste nuove esigenze viene dalla tecnologia VDA e dai suoi diversi scenari di integrazione.
Obiettivo primario, aiutare gli hotel a ripartire con soluzioni tecnologiche che diano risposte adeguate in tempi brevissimi. Per questo l’azienda ha tradotto le richieste degli albergatori in quattro azioni:
Come metterle in pratica? Nella consapevolezza che la riapertura degli alberghi resta un momento molto delicato, le soluzioni connesse rappresentano un valido strumento per riorganizzare rapidamente la struttura nel rispetto delle misure anti-contagio.
Partiamo dalla fase più critica: accogliere gli ospiti senza generare assembramenti. All’esterno si propone l’utilizzo di termo-telecamere per rilevare la temperatura corporea, mentre all’ingresso le classiche operazioni di reception possono essere sostituite da un’app che, previa registrazione, consenta di accedere alla camera tramite il proprio dispositivo mobile.
In alternativa, gli ospiti possono utilizzare un totem per il self check-in e ritirare la chiave RFID per accedere alla camera, evitando code alla reception.
Una volta entrati in camera, la domotica riesce a limitare il contatto con dispositivi e interruttori considerati “a rischio” ma necessari per la gestione di questo spazio. La via più semplice è il sensore di movimento, che rileva la presenza/assenza dell’ospite e abilita/disabilita i servizi in camera. In alternativa al classico sensore volumetrico, si può anche simulare la presenza dell’ospite in modo continuativo, così da abilitare tutti i servizi in camera fino al check-out.
Le tecnologie connesse diventano alleate degli albergatori per una riapertura sicura e responsabile
Altrettanto importante, individuare le altre superfici da mettere in sicurezza nell’avvicendarsi degli ospiti. Per minimizzare i rischi e trasmettere un maggiore senso di igiene, VDA propone l’impiego di pellicole monouso per telecomandi, interruttori e dispositivi di controllo in generale. Anche gli assistenti vocali rappresentano un valido alleato della domotica “contactless”. Tale integrazione, infatti, permette di attivare e gestire ogni funzione con la propria voce, evitando di toccare in modo diretto le superfici.
Anche il sistema di interazione tra responsabili della struttura e ospiti dovrà cambiare, trovando alternative al tradizionale contatto diretto o telefonico con la reception. Qui entra in gioco il sistema di Interactive TV: l’albergatore può condividere comunicazioni utili per gli ospiti e la loro sicurezza, mentre questi ultimi riescono a prenotare tutti i servizi offerti dall’hotel – compresi i pasti in camera – e a effettuare il check-out direttamente dalla propria stanza.
Mai come in questo momento, quindi, le soluzioni connesse sono al servizio delle persone e del mondo hospitality. Un intero comparto pronto a ripartire garantendo sicurezza e comfort ai propri ospiti.