Sicurezza residenziale: integrazione, convergenza, smart home

convegno sicurezza residenziale

convegno sicurezza residenzialeSecondo recenti indagini, la metà degli italiani non si sente sicuro a casa propria: nasce quindi la richiesta di garantire sicurezza di persone e beni.
Con queste parole Gianni Andrei, Presidente onorario di A.I.Pro.S (associazione italiana professionisti della sicurezza) ha aperto il convegno sulla “Sicurezza Residenziale” svoltosi presso il Palazzo della Cultura di Tecniche Nuove.
In Italia, negli ultimi anni, cresce il numero di reati e cresce di conseguenza l’esigenza di sicurezza, considerata fondamentale nel determinare la qualità della vita: vivere bene, vivere sicuri.
Il risultato è un mercato in crescita e in evoluzione sia per la sicurezza attiva, sia per quella passiva.
Il 25% degli italiani possiede un impianto antintrusione (antifurto, videosorveglianza e TVCC, sempre più spesso integrati con la domotica) mentre il 50% circa ha installato un sistema di protezione passiva (porta blindata, grate di sicurezza, cancelli ecc.).

Il 25% degli italiani possiede un impianto antintrusione, mentre il 50% ha installato un sistema di protezione passiva

Certo, il lavoro da svolgere per superare la percezione di mancanza di sicurezza è tanto, ma le aziende hanno a disposizione tantissime tecnologie innovative per supportare le richieste dell’utenza come sistemi d’allarme, videosorveglianza e sistemi di home e building automation.
In tutto questo, giocano un ruolo molto importante progettisti e installatori che possono raccogliere la sfida grazie a una corretta formazione e a competenze multidisciplinari. Ormai si parta di sistemi integrati che richiedono tecnologie e conoscenze diverse, ma l’installatore ha anche il compito di informare l’utente e consigliarlo verso le scelte più adatte.

È importante analizzare il contesto per realizzare un buon progetto e installare la giusta soluzione: è necessario valutare i rischi, le vulnerabilità e individuare le misure di difesa e di contrasto. La sicurezza è fatta di strumenti e disposizioni, quelle che io definisco misure passive perché creano un ostacolo, un ritardo; misure attive, cioè impianti in grado di rilevare un evento; misure organizzative, come il mantenimento in buona operatività degli strumenti (banalmente, anche la pulizia delle lenti delle videocamere di sorveglianza)” ha sottolineato Massimo Morocco, Presidente di A.I.Pro.S.
Questo significa installare soluzioni corrette ed efficaci, ma anche garantire la qualità della soluzione nel tempo attraverso la manutenzione preventiva.
convegno sicurezza residenzialeUn approccio corretto parte dal saper spiegare la tecnologia e il suo utilizzo, ma anche supportare i relativi vantaggi e benefici.
Gli impianti di sicurezza residenziale godono di sgravi fiscali: infatti la Legge di Stabilità del 2016 (attualmente in discussione la proroga per il 2017) prevede il bonus fiscale per le ristrutturazioni edilizie – comprese le spese sostenute per la protezione e la sicurezza, quindi relative all’installazione di un impianto d’allarme antintrusione e di videosorveglianza – nella misura del 50%.

 

Il bonus opera sotto forma di detrazione Irpef delle spese sostenute per interventi di ristrutturazione delle abitazioni, Casa Sicura, e delle parti comuni negli edifici residenziali, Condominio Sicuro. Come tutte le detrazioni è ripartita in dieci quote annuali, è necessario pagare con bonifico bancario, e si ha diritto all’IVA agevolata al 10%.

L’evoluzione della sicurezza

Ma quali sono le nuove tecnologie a disposizione per l’installatore? Le parole d’ordine sono intelligenza, integrazione, convergenza e connessione.
Tutte le aziende presenti – Risco Group, Daitem, Hikvision e TSec – hanno sottolineato che un sistema d’allarme va oltre la sicurezza. L’utente ormai richiede la possibilità di controllare e gestire la propria casa e i propri impianti, quindi al “vecchio tastierino” è subentrato il terminale touch multifunzione, mentre la gestione passa da semplice ricezione e verifica degli allarmi a vera e propria interazione.

Gestione totale degli impianti

handyapp risco groupSicurezza, video verifica, gestione energetica: tutto questo è possibile con Smart Home di Risco Group, la soluzione intelligente a 360° che include integrazione completa con tutti i sistemi di sicurezza Risco e i sensori di prevenzione, il controllo illuminazione, del comfort, la gestione elettrodomestici connessi e un sistema di video verifica che consente di visualizzare registrazioni e video in caso di eventi.
iRisco App consente di gestire in toto la propria casa, sia localmente sia da remoto: con un solo click è possibile collegarsi alle videocamere per vedere ciò che accade quando si è in ufficio, gestire i consumi e gli accessi alla porta di casa o al garage.

Da integrazione a convergenza

videosorveglianza hikvisionHikvision punta sulla convergenza e si propone al mercato come Total Solution Provider, fornitore di una soluzione completa, basata sulla convergenza dei sistemi: partendo dalla TVCC, passando per intercom e controllo accessi aggiungendo l’antintrusione.
Una vera e forte convergenza tra sistemi, tecnologie e piattaforme che riesce a dare una reale risposta di sicurezza.
La convergenza – di tutte le funzioni e di tutti gli apparati – significa garantire sistemi che parlano la stessa lingua, che dialogano, che si scambiano informazioni e che sono upgradabili contemporaneamente e in tempo reale.

Sicurezza senza fili

app daitemDaitem punta tutto sulla sicurezza residenziale wireless, economica, rapida e facile: questo perché garantisce un’installazione senza dover predisporre tracce nel muro o essere collegato alla rete elettrica.
e-nova, un antifurto per la casa wifi di nuova concezione, sviluppato mediante lo studio e la sperimentazione di nuove tecnologie brevettate, caratterizzato da un design essenziale e innovativo, funzionale alle performance del sistema.
Grazie al cloud proprietario e-Daitem e all’APP/Web è possibile verificare in ogni momento – attraverso uno smartphone o un tablet – quello che accade all’interno della casa o ricevere una notifica di allarme, visionare in tempo reale le immagini catturate dai rivelatori con fotocamera e per guardare le registrazioni delle videocamere di sorveglianza.

Sicurezza fisica

tsec magnasphereL’aumento dei furti in abitazioni e negozi ha messo in evidenza la vulnerabilità dei sistemi tradizionali, basati su sensori magnetici, facilmente neutralizzabili dai ladri. Proprio partendo dalla vulnerabilità dei sensori magnetici tradizionali, Tsec di Brescia ha progettato una innovativa generazione di sensori e sistemi, il cui principio di funzionamento impedisce che un malintenzionato possa influenzare il sensore magnetico dall’esterno dell’abitazione o del locale. Questi sensori si basano sulla tecnologia americana Magnasphere, in uso da 10 anni presso siti governativi USA.
Sempre nella protezione dei varchi è stata creata la CST (Coded Sensor Technology),
che consente al contatto passivo codificato di riconoscere il proprio magnete, risolvendo il problema di mascheramento del sensore dall’interno del perimetro protetto, anche a impianto spento. Il tutto senza alimentazione.

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Alessia Varalda

Ingegnere elettrotecnico con esperienza come Project Manager presso un'importante multinazionale attiva nel settore dell'energia e dell'automazione. La curiosità verso le tecnologie innovative e le soluzioni all'avanguardia nel mondo delle energie (tradizionali e rinnovabili) mi ha portata a lavorare per 14 anni presso un importante editore di riviste tecniche di settore scrivendo di home&building automation, illuminazione, comfort, efficienza energetica e sostenibilità.
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