Un efficiente e innovativo sistema ibrido oltre a ottimizzare il clima domestico dimezzando i consumi di energia, riducendo di oltre un terzo la bolletta e di quattro quinti le emissioni inquinanti, può diventare un vero “Personal Energy Manager”, ma per ottenere risultati in linea con aspettative e potenzialità sono necessarie regole semplici in tema di incentivi, informazione e comunicazione sulle novità tecniche orientate al risparmio e all’efficienza per utenti finali, installatori e progettisti.
“Nelle case e nei condomini italiani l’85% dei consumi energetici dipende da climatizzazione e produzione d’acqua calda sanitaria. Le tecnologie ci sono, l’efficienza è nel nostro Dna e il quadro legislativo delineato dalla nuova Strategia Energetica Nazionale può essere un’occasione da non perdere per gettare le basi di una vera modernizzazione delle nostre realtà abitative e di lavoro” ha osservato Alberto Montanini, presidente di Assotermica.
Il presidente di Enea Federico Testa ha sottolineato che “Enea sta lavorando con le piccole e medie imprese del settore per sviluppare ulteriormente questa tecnologia, però a livello di politica industriale occorre programmare in maniera equilibrata un processo di transizione che consenta da un lato di non perdere nessuna occasione tecnologica, e dall’altro di pianificare gli investimenti necessari in modo ordinato e con prospettiva realistica e sostenibile in tutti i sensi, anche in quello economico”.
“Gli incentivi in ambito efficienza energetica e riduzione delle emissioni vanno riformulati a fronte delle difficoltà economiche. Una strada è fare in modo che le incentivazioni siano proporzionate al reddito, siano esse per un’auto, una caldaia o la coibentazione di un edificio” ha detto la senatrice Laura Puppato.
In Italia ci sono oltre 19 milioni di caldaie obsolete, 7 milioni di queste non hanno nemmeno il certificato CE, “occorre fare un uso migliore dei soggetti che già abbiamo, i manutentori, che sono in grado di calcolare e informare i cittadini su quanta energia sprechino e quanto inquinino le loro vecchie caldaie”.
“In Europa ci sono 120 milioni di impianti di riscaldamento, di cui il 65% è inefficiente, quindi, è fondamentale portare al 40% l’obiettivo europeo, vincolante, di miglioramento dell’efficienza energetica al 2030, rispetto al 27% attuale, lasciando ai Paesi membri la scelta delle modalità attraverso cui raggiungere questo target,” ha aggiunto l’Europarlamentare Patrizia Toia.
I sistemi ibridi per riscaldamento, raffrescamento e produzione di acqua calda sanitaria integrano due tecnologie: la caldaia a condensazione e la pompa di calore gestite da una centralina digitale che garantisce il funzionamento “intelligente” in grado di scegliere di volta in volta quale dei due apparecchi usare e quale fonte energetica è più conveniente: il gas, l’elettricità con grande attenzione alle fonti rinnovabili come il solare termico e il fotovoltaico.
“Immergas da tempo lavora sui sistemi ibridi partendo dalle caldaie a condensazione per arrivare alle più innovative soluzioni compatte che riscaldano, raffrescano e producono acqua calda come Magis Combo – spiega il presidente di Immergas Alfredo Amadei – ma servono certamente nuove formule di incentivi unite a una massiccia informazione sulle novità tecniche orientate al risparmio e all’efficienza per utenti finali, installatori e progettisti”.
Immergas – per partecipare alla campagna di informazione ed educazione ai consumi più consapevoli – mette in campo la sua rete di oltre 600 Centri Assistenza Tecnica e programmi di formazione tecnica.
