Economia circolare, smartness e connettività degli elettrodomestici sono i temi che coinvolgono il settore degli elettrodomestici come sottolineato da Manuela Soffientini, presidente di Confindustria Ceced Italia.
Il mercato cambia e sono cambiati i bisogni dei consumatori: l’elettrodomestico non è più un apparecchio che svolge funzioni, ma ci accompagna e con la digitalizzazione è diventato intelligente e anticipa le esigenze.
“L’Italia – nella produzione di elettrodomestici – è posizionata subito dopo la Germania, è un settore fondamentale, importante per l’economia perché è strettamente legato a qualità e stile della vita degli abitanti. Non solo gli elettrodomestici hanno creato uno stile di vita sostenibile, ma grazie a importanti innovazioni tecnologiche sono dotati di nuove funzionalità, principalmente smartness e connettività, per fare vivere meglio” ha aggiunto Paolo Falcioni, direttore generale, Ceced Europa.
“Il settore degli elettrodomestici è un comparto strategico della Casa delle tecnologie ANIE. È un settore che ha fatto la storia dell’industria nazionale. Molti brand sono stati per anni il simbolo dell’italianità e, entrando nelle case e nella quotidianità degli italiani, hanno mostrato il volto “buono e bello” della tecnologia, integrando funzionalità e design” ha aggiunto Giuliano Busetto, Presidente di ANIE.
Gli elettrodomestici sono entrati in una nuova era, i modelli connessi sono oltre 2100 e ogni giorno se ne aggiungono di nuovi e con nuove funzionalità.
Ormai oltre all’efficienza energetica degli stessi – identificata dalla classica etichetta – si parla di frigoriferi che fanno la spesa, che identificano quali siano i prodotti nel frigorifero… Questo è solo un primo passo: nasceranno soluzioni in grado di valutare quando è più conveniente fare la lavatrice, ad esempio, e l’elettrodomestico in automatico provvederà a lavaggio.
Lo scambio di informazioni tra tutti i dispositivi consente di gestire l’utilizzo di energia, ottimizzandolo per approfittare di migliori tariffe energetiche o di utilizzare l’energia rinnovabile prodotta o accumulata.
La connettività degli elettrodomestici rientra nel nuovo paradigma della smartness, che significa uso razionale e consapevole delle risorse energetiche: dagli elettrodomestici alla smart grid, passando per l’edificio e la smart city.
“I produttori di elettrodomestici stanno puntando sulla facilità d’uso e l’interoperabilità universale della connettività per consolidare la nuova cultura di consumi sostenibili. È necessario lavorare su linguaggi e protocolli comuni e condivisi per supportare l’utente finale nella scelta. Ad oggi ci sono diverse piattaforme e alleanze, ma noi del Ceced stiamo lavorando per garantire che questa maggiore connettività non aumenti anche la complessità” ha aggiunto Manuela Soffientini.
È quindi un fondamentale passo in avanti per le case del futuro dove la tecnologia funziona senza problemi, aiuta nella quotidianità e consente di vivere in un modo più rispettoso dell’ambiente.
La connettività è uno strumento che può contribuire al successo dell’economia circolare e della società sostenibile.
Serviranno, però, maggiori responsabilità sia dei produttori di elettrodomestici, che avranno il compito di recuperare il materiale giunto a fine vita per produrre nuovi prodotti, sia dei consumatori che dovranno conferire correttamente i rifiuti.
I principi che costituiscono l‘economia circolare sono in discussione a livello europeo con la revisione della Direttiva Quadro sui Rifiuti e la Direttiva RAEE (Rifiuti Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche) con riferimento all’ecodesign, all’utilizzo delle materie prime seconde, al ricondizionamento, al riciclaggio e al trattamento del fine vita.
Sono necessarie politiche economiche, normative e incentivazioni per far si che l’innovazione in prestazioni, connettività, smartness possa portare a uno sviluppo dell’industria sostenibile.
Fare innovazione non basta: serve una società che assuma consapevolezza, una società che sia circolare.