Recovery Fund come spinta per la mobilità elettrica: le proposte di MOTUS-E

Supporto alla domanda, alle infrastrutture e all'offerta della filiera EV. Si articola su tre focus il pacchetto di proposte che MOTUS-E, associazione che promuove la mobilità elettrica, ha inviato al Governo per un uso ottimale degli stanziamenti del Recovery Fund
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Inserire la mobilità elettrica tra le priorità del Recovery Fund: è il suggerimento che MOTUS-E ha avanzato al Governo in un apposito documento, in rappresentanza dei principali stakeholder del settore E-Mobility nazionale. Le proposte, formulate per un utilizzo ottimale dei fondi comunitari, sono orientate alla decarbonizzazione del comparto trasporti, allo sviluppo industriale e alla creazione di nuove opportunità occupazionali.

Scopriamo in sintesi quali sono alcune tra le principali misure consigliate da MOTUS-E, la cui mission – ricordiamo – è di accelerare la transizione verso la mobilità elettrica nel nostro paese, agevolando l’abbattimento delle barriere che ostacolano la crescita dell’intero comparto.

Supporto alla domanda di veicoli elettrici

Il documento presentato da MOTUS-E agli organismi istituzionali focalizza innanzitutto l’attenzione sulla domanda di vetture elettriche.

Proroga dell’Ecobonus

Nel pacchetto di proposte, l’associazione evidenzia come l’Ecobonus sia una misura importante per il supporto tanto del mercato dei veicoli M1 elettrici quanto dell’abbassamento graduale del prezzo di acquisto degli stessi.

Politica fiscale per le flotte aziendali elettriche

MOTUS-E suggerisce di rivedere i meccanismi di deducibilità per le flotte aziendali e P.IVA a uso promiscuo e non esclusivamente strumentale all’attività di impresa, per leasing, acquisto o noleggio di un veicolo a zero (0-20gCO2/km) e basse emissioni (21-60gCO2/km), rispettivamente nella misura del 100% e dell’80% dell’ammortamento o del costo operativo del noleggio, alzando inoltre i costi massimi deducibili.

Super ammortamento

Nel documento si propone un super ammortamento per i mezzi elettrici esclusivamente strumentali all’attività di impresa. Più nello specifico, si suggerisce di introdurre un super ammortamento che premi i veicoli nelle fasce 0-20gCO2/km e 21-60gCO2/km, sia di categoria M1 sia N1, con un super ammortamento del 130% e del 110% rispettivamente. Si stima che le risorse stanziate andrebbero a sostenere l’acquisto nel triennio in esame di circa 120.000 veicoli M1 e di quasi 15.000 veicoli N1 e N2.

Altre proposte

Nel pacchetto MOTUS-E propone inoltre:

  • L’individuazione di uno schema di incentivazione nazionale per il potenziamento e il rinnovo delle flotte dei veicoli commerciali elettrici;
  • Il rafforzamento dei fondi per l’acquisto del parco mezzi del trasporto pubblico locale su gomma, da destinare esclusivamente a mezzi a zero emissioni;
  • La sostituzione progressiva dei veicoli in dotazione alla Pubblica Amministrazione con mezzi elettrici.

Sostegno alle infrastrutture per i mezzi di trasporto elettrici

Le misure indicate si spostano poi sul tema del sostegno alle infrastrutture necessarie per i veicoli elettrici.

Revisione e rafforzamento del PNire

E-MobilityNel documento di propone una revisione e un rafforzamento del PNire, ovvero del Piano Nazionale Infrastrutturale per la Ricarica dei veicoli alimentati a energia Elettrica.

Come consigliato, i fondi potrebbero essere indirizzati alla diffusione di:

  • Infrastrutture di ricarica di potenza al massimo di 22 kW in parcheggi di interscambio con servizi di trasporto pubblico all’ingresso delle aree urbane;
  • Un mix di infrastrutture di ricarica lente, quick e fast in corrispondenza delle stazioni ferroviarie, dove c’è disponibilità di potenza e dove avviene lo scambio modale dei pendolari;
  • Caricatori ad alta potenza in autostrada e sulle superstrade a scorrimento veloce insieme a una valutazione della localizzazione di un numero limitato di HUB di alta potenza nei Comuni con oltre 50.000 abitanti.

Altre misure

Ai fini di orientare la scelta del consumatore verso la mobilità elettrica, MOTUS-E suggerisce di migliorare l’agevolazione per le ricariche domestiche e sui luoghi di lavoro, adottando misure quali:

  • La riduzione dell’orizzonte temporale della rateizzazione della quota incentivabile dagli attuali 10 anni a 5 anni;
  • L’eliminazione del vincolo della potenza minima pari a 3,7 kW. La maggior parte delle wallbox domestiche hanno una potenza pari a 3,7 kW e non risultano quindi agevolate al momento;
  • L’estensione della possibilità di beneficiare del credito d’imposta previsto per le infrastrutture di ricarica domestica anche per le piccole e medie imprese.

Per favorire l’elettrificazione dei veicoli di logistica dell’ultimo miglio, l’associazione suggerisce anche di pianificare un sostegno alla infrastrutturazione di:

  • Nodi di Scambio logistici;
  • Stazioni;
  • Mercati ortofrutticoli;
  • Parcheggi delle aree commerciali appartenenti alla Grande Distribuzione Organizzata.

Supporto all’offerta

Nel documento inoltrato al Governo si sollecitano, infine, specifiche misure finalizzate al supporto dei grandi progetti industriali che ruotano intorno al mondo della mobilità elettrica. Tra le proposte più interessanti avanzate da MOTUS-E emergono:

  • La promozione di un bando per la costruzione di una Gigafactory nazionale per la produzione di batterie per mezzi elettrici (1 GWh);
  • La promozione di un bando per la realizzazione di un impianto sperimentale di riciclaggio e di riuso delle batterie per trazione, in ottica di economia circolare;
  • La riqualificazione delle competenze tecniche dei lavoratori addetti ai processi produttivi nel loro complesso.

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Evelyn Baleani

Giornalista e Web Editor freelance. Si occupa di contenuti per i media dal 2000. Dopo aver lavorato per alcuni anni in redazioni di società di produzione televisiva e Web Agency, ha deciso di spiccare il volo con un’attività tutta sua. Le sue più grandi passioni sono l'ambiente, il Web, la scrittura e la Spagna
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