Mobilità sostenibile: un mondo nuovo che sta già cambiando

La recente Milano Digital Week è stata anche l'occasione per parlare degli attuali scenari e del possibile futuro della mobilità sostenibile
Mobilità sostenibile – Un mondo nuovo che sta già cambiando

Si è conclusa nei giorni scorsi la Milano Digital Week, la ormai consolidata kermesse meneghina dedicata alla creazione di conoscenza e all’innovazione attraverso il digitale. Un’edizione speciale, quella del 2020, che per l’emergenza Covid-19 si è tenuta in versione interamente online.

Fil rouge della manifestazione è stato il tema “La città trasformata”, declinato nelle sue svariate sfaccettature. Nelle gamma di chiavi di sviluppo delle attuali realtà urbane sempre più connesse e digitalizzate, si è focalizzata l’attenzione anche sulla mobilità sostenibile. Su questo argomento di grande attualità si sono incentrati vari appuntamenti della Milano Digital Week, tra cui la live conference “Mobilità sostenibile – Un mondo nuovo che sta già cambiando”, tenutasi mercoledì 27 maggio.

L’evento, organizzato da ABB, multinazionale elettrotecnica operante nella robotica, nell’energia e nell’automazione, ha visto la partecipazione di:

  • Andrea Galeazzi, Architetto e blogger;
  • Cristiano Fiorio, Chief Marketing Officer EMEA del gruppo automotive FCA (Fiat Chrysler Automobiles);
  • Salvatore Palella, CEO di Helbiz, società operante nel settore della micromobilità;
  • e Gianni Martino Falsitta, Managing Director di Share Now, compagnia specializzata nel Car Sharing.

A moderare il panel è stato Antonio De Bellis, Head of Sales di ABB Italia.

Muoversi nella città del futuro

Nel corso della live conference, il tema della mobilità sostenibile è stato affrontato in svariate angolazioni, a partire dai nuovi panorami che si potranno configurare a seguito dell’emergenza sanitaria dovuta al Coronavirus. Sul futuro che potrà interessare i trasporti urbani si è espresso Andrea Galeazzi, ipotizzando uno scenario olistico e multimodale.

Secondo quanto riferito, nonostante l’innegabile crescita nell’utilizzo di mezzi quali le bici elettriche e i monopattini, è impensabile che essi potranno rappresentare soluzioni adatte a tutte le fasce d’età. In ambito urbano si dovrà certamente penalizzare i veicoli inquinanti, favorendo l’intermodalità, ovvero la combinazione per gli spostamenti di due o più mezzi.

L’ipotesi è anche quella di provvedere a trasportare quante meno persone possibili puntando, quando fattibile, su eventi organizzati online, così da assicurare un netto vantaggio sul fronte dell’impatto ambientale. Il boom dell’e-commerce comporterà invece con ogni probabilità un aumento della movimentazione e della distribuzione delle merci. È verosimile che si vedrà circolare un quantitativo maggiore di furgoncini in città. Non è però escluso che in futuro per le consegne saranno utilizzati altri mezzi, come ad esempio i droni.

L’icona 500 nella nuova mobilità sostenibile

Anche secondo Cristiano Fiorio, la dimensione degli spostamenti è destinata a subire una grande trasformazione. Molte attività si potranno svolgere da remoto, senza la necessità di usufruire di mezzi impattanti, come ad esempio gli aeroplani. Si tratterà di un aspetto rilevante anche per decongestionare il traffico urbano, contribuendo a rendere gli agglomerati cittadini più sostenibili.

In quest’ottica, il Chief Marketing Officer si augura che anche la Fiat 500 sarà in grado di offrire una nuova dimensione nell’ambito della mobilità, trattandosi di un’auto piccola, ideale per la Urban Mobility.

Sul fronte della sostenibilità urbana, la nuova 500 elettrica rappresenta anche una soluzione che sa rispondere alla nuova percezione scaturita nei consumatori a seguito dell’emergenza Covid-19, ovvero alla necessità di tutelare il Pianeta. In piena armonia con gli attuali paradigmi del mercato automotive, la vettura si dimostra inoltre iperconnessa e dotata di sistemi tecnologici d’avanguardia nonché di servizi che riescono a soddisfare i bisogni delle persone, tramutandosi in una sorta di prolungamento della rispettiva vita quotidiana.

Gli sviluppi della micromobilità

MicromobilitàCome sta evolvendo, invece, la micromobilità? Dalle parole di Salvatore Palella è emerso che nel nostro paese l’introduzione di questa modalità di trasporto non è stata semplice ma, dopo un momento iniziale di difficoltà, è comunque riuscita a prendere avvio. Un ulteriore impulso a questo segmento della mobilità cittadina è provenuto proprio dalla pandemia di Covid-19. A seguito dell’emergenza è infatti cresciuto il numero di Comuni che hanno aperto le porte a soluzioni quali il monopattino elettrico o la bici elettrica.

Nella sua fase iniziale, l’affermazione della micromobilità è stata complessa anche sul fronte dell’utilizzo da parte degli utenti. Ma gli ostacoli sono stati pian piano oltrepassati. Allo stato attuale, difatti, si contano oltre 750 mila persone che ogni giorno utilizzano le flotte fornite da Helbiz alle città italiane aderenti ai suoi programmi di micromobilità.

Un altro dato significativo emerso in seguito alla pandemia si riferisce alla crescita dei tragitti effettuati con le soluzioni di micromobilità. Rispetto al passato, i mezzi non vengono più usati per percorrere esclusivamente “l’ultimo miglio” ma anche per distanze più lunghe.

Quello della micromobilità, insomma, è un segmento in effervescenza in cui si prospettano interessanti innovazioni.

Le novità del Car Sharing

La sfida che si trova attualmente ad affrontare il comparto del Car Sharing è tutt’altro che banale, ha puntualizzato Gianni Martino Falsitta. La prima e più pressante questione riguarda l’offerta di una garanzia di sanificazione agli utilizzatori desiderosi di usufruire dei mezzi in condivisione.

Contrariamente a ciò che si potrebbe supporre, non si è comunque manifestata una disaffezione da parte degli utenti dei servizi di sharing. Con l’avvio della Fase 2 post lockdown, le persone sono tornate a utilizzare i mezzi condivisi indicativamente come lo facevano prima dello scoppio dell’epidemia. In base ai primi dati raccolti, ci si può persino attendere una crescita dovuta alle misure di distanziamento sociale che in questo momento fanno sentire il loro peso nel trasporto pubblico.

Da parte degli utilizzatori si stanno verificando continue richieste di informazioni riguardo la sanificazione delle vetture. Un’esigenza che Share Now aveva accolto fin da prima che iniziasse il lockdown, intensificando gli interventi di pulizia sui mezzi. La compagnia sta ora studiando una serie di presidi capaci di consentire una sanificazione automatica, a cui si affianca l’adozione di apposite tecnologie che spaziano dall’ultravioletto all’ozono.

Lo stato dell’arte della mobilità sostenibile

Come sottolineato da Antonio De Bellis, alla luce di quanto emerge al momento, la mobilità sostenibile, appare quindi, “come un ecosistema che si sta formando, costituito soprattutto da persone che hanno determinate necessità e che grazie al digitale possono beneficiarne appieno”. Si tratta di una sfida molto complessa, finalizzata nel contempo a escogitare soluzioni che risultino il meno impattanti possibili. Una prova ardua in cui l’Italia può tuttavia dimostrarsi in grado di fare la differenza, grazie alla sua innata creatività.

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Evelyn Baleani

Giornalista e Web Editor freelance. Si occupa di contenuti per i media dal 2000. Dopo aver lavorato per alcuni anni in redazioni di società di produzione televisiva e Web Agency, ha deciso di spiccare il volo con un’attività tutta sua. Le sue più grandi passioni sono l'ambiente, il Web, la scrittura e la Spagna
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