Emobility, dalle bici alle moto l’offerta è completa e il trend in crescita

Bici, scooter, ciclomotori e persino moto da corsa: l’emobility passa in buona parte dalle due ruote come confermano dati di vendita e le novità viste a Eicma
emobility harley davidson

L’emobility viaggia sulle due ruote. Se guardiamo al panorama produttivo e al mercato, le auto elettriche sono decisamente più di nicchia rispetto a ebike, ciclomotori e moto elettriche. Quanto visto a Eicma, al Salone del Ciclo e Motociclo non fa che confermare questa realtà.

Emobility a due ruote, parlano i numeri

Innanzitutto, l’industria italiana delle due ruote tradizionali è una realtà decisamente in ottima salute. Con circa 20mila dipendenti diretti e più di 5 miliardi di euro di fatturato si propone all’attenzione del mondo industriale italiano. se poi aggiungiamo che a livello produttivo, tra biciclette (2,3 milioni di unità) e motocicli (300 mila unità) occupa saldamente il primo posto a livello europeo il quadro è completo. Segnala Confindustria ANCMA: “Nel nostro Paese operano nel settore circa 5.000 punti vendita e, complessivamente, il commercio di bici, moto, ciclomotori, scooter, componenti e accessori, tenendo conto anche dell’indotto, dà lavoro a circa 60.000 persone.”

L’incremento, in termini di immatricolazioni è confermato dai primi dieci mesi del 2018: fa segnare, infatti, un +6% sul 2017.

Arriviamo così all’elettrico: se, a livello europeo sono stati immatricolati 34.722 motoveicoli elettrici nel 2017, corrispondenti al 2,3% del mercato endotermico (1.313.000 unità), l’Italia con il 7,2% del mercato continentale, rappresenta una realtà solida, con 2.500 veicoli venduti.

Ma è la crescita anno su anno che fa capire come i veicoli elettrici a due ruote stiano cominciando a svilupparsi nel Belpaese, specie per quanto riguarda le e-bike: con 148mila pezzi venduti nel 2017, la crescita rispetto al 2016 è del 19%. Positivo è anche il dato di crescita riguardante l’import di bici a pedalata assistita (+21% rispetto al 2016). Ma è la produzione italiana di e-bike che conferma una tendenza in atto: nel 2017 si è arrivati a 35mila veicoli, rispetto ai 23.600 del 2016, con un rialzo del 48%. Sempre secondo i dati di Confindustria ANCMA anche le esportazioni di e-bike sono positivi: si è passati, infatti, da 8mila unità nel 2016 a 19mila nel 2017.

Dal trial al racing, l’emobility è servito

Ma è il panorama dell’offerta a evidenziare che ormai le differenze tra motori “a spina” è colmata rispetto ai corrispettivi a scoppio. Se poteva servire, l’Eicma ha messo in mostra svariati esempi. Persino la “tradizionalissima” Harley Davidson ha messo in risalto la sua nuova elettrica.

emobility a due ruoteTra i vari protagonisti, va segnalata la taiwanese Kymco, un’impresa che produce oggi un milione di esemplari l’anno, dagli scooter ai quad. L’azienda produce ogni parte, partendo proprio dal motore, e non fa eccezione l’emobility, ormai entrato nelle strategie aziendali.

La scorsa primavera ha presentato iONEX, un progetto dedicato, e proprio al salone italiano faceva bella mostra di sé un concept di moto da corsa, design made in Italy, un modello equiparabile a una 600 Super Sport: «il prototipo dimostra quanto sia importante la mobilità elettrica per Kymco», spiega il responsabile stampa Italia, Luca Paletti, segnalando che per avvicinare il piacere della guida alla versione tradizionale è previsto un sistema di cambio a 6 marce e persino la possibilità di generare un rumore che vuole ricordare il sound tipico del mondo racing.

Lo stesso afferma che la gamma “a spina” si sta ampliando considerando nel prossimo futuro proprio le supersportive. I numeri, per ora sono ancora, di nicchia, ma proprio a Taiwan, uno dei più promettenti mercati, con un milione di electric vehicle in circolazione, Kymco conta di raggiungere il 5% del mercato, quindi arrivare a 50mila esemplari, preannuncia Paletti.

Ma se non bastasse una grande realtà mondiale, c’è anche l’esempio della francese Electric Motion (EM) che propone moto da enduro e trial, con un modello anche in versione stradale. Per comprendere perché ormai si possano equiparare moto tradizionali ed elettriche l’esempio di veicoli come questi sono illuminanti: enduro e trial hanno bisogno di doti di accelerazione davvero importanti.

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Andrea Ballocchi

Giornalista freelance, si occupa da anni di tematiche legate alle energie rinnovabili ed efficienza energetica, edilizia e in generale a tutto quanto è legato al concetto di sostenibilità. Autore del libro “Una vita da gregario” (La Memoria del Mondo editrice, prefazione di Vincenzo Nibali) e di un manuale “manutenzione della bicicletta”, edito da Giunti/Demetra.
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