Studio Deloitte: nel 2030 egemonia delle auto elettriche

Prevista la vendita di 31,1 milioni di auto non inquinanti: vince il full electric, mentre i modelli plug-in saranno meno del 20% del totale. La Cina avrà quasi la metà del mercato, Europa al 27%

In questo periodo di assoluta incertezza è divenuto più difficile guardare oltre il breve orizzonte temporale. Per fortuna, però, c’è chi continua a farlo con esperienza e professionalità, fra l’altro aggiungendo capitoli importanti nel futuro della green economy. Un’attività, ad esempio, svolta da Deloitte con la sua ricerca dal titolo “Electric Vehicles, Setting a course for 2030” nella quale si delinea l’andamento del mercato dei veicoli non inquinanti (tra auto totalmente elettriche o full electric e ibride plugin) e lungo il prossimo decennio.

Ribaltamento delle posizioni

Molti gli spunti presenti nell’indagine, a cominciare dalla previsione di un autentico ribaltamento delle posizioni all’interno del comparto occupato dalle auto dotate di un sistema elettrico di propulsione. Infatti, Deloitte stima che entro il 2030 le auto totalmente elettriche (Bev) costituiranno oltre l’80% di tutti i veicoli elettrici venduti, quindi a scapito delle auto dotate sia di propulsione elettrica sia di motore a combustione interna (Phev), quest’ultime conosciute anche come vetture plug-in.

Auto totalmente elettriche: nel decennio crescita annua del 29%

Tradotto in numeri di mercato, questo significa una previsione di 25,3 milioni di auto totalmente elettriche vendute nel 2030 (81,7%) contro i 5,8 milioni di vetture plug-in (18,3%). Si giungerà a questi risultati in virtù di un trend di crescita del comparto molto sostenuto, con una media di un +29% annuo. Nel dettaglio, se nel 2020 il totale delle vendite “elettriche” dovrebbe essere pari a 2,5 milioni di veicoli, si arriverà ai 31,1 milioni del 2030 (Bev + Phev) passando per gli 11,2 milioni di auto vendute nel 2025.

Grafico con andamento auto totalmente elettriche e ibride

L’andamento dei veicoli a combustione

C’è da dire che a questo andamento non farà da contraltare un’altrettanto uniforme decrescita dei tradizionali veicoli con motore a combustione interna (Ice). Anzi, dopo il drastico calo nell’anno in corso a causa della pandemia, la ricerca indica che la vendita di quest’ultimi dovrebbe sostanzialmente risalire fino al 2026, portandosi così poco al di sotto (81,7 milioni di vendite annue) dei livelli pre-coronavirus. Soltanto allora inizierà la decisiva discesa dell’auto a combustione provocata dall’impetuosa espansione del comparto dei veicoli elettrici.

La supremazia della Cina

Un’altra parte interessante dell’indagine effettuata da Deloitte è relativa alla futura diffusione dell‘auto elettrica per comparti geografici. Una previsione che verrà smentita assai difficilmente dai fatti è quella che vuole la Cina assoluta leader del mercato globale. Infatti, la supremazia del gigante asiatico viene indicata in modo schiacciante, con la metà (49%) dell’intero parco mondiale di veicoli elettrici che circolerà sul suo territorio al termine del decennio. Un altro dato importante, questa volta relativo al mercato interno cinese, indica che nel 2030 praticamente la metà delle auto vendute (il 48%) avrà propulsione elettrica.

vendita auto elettriche aree geografiche

Il ruolo dell’Europa

E il nostro continente? Seppur non a livello della Cina, le previsioni per il 2030 effettuate da Deloitte appaiono comunque lusinghiere. In particolare, si stima che per quella data l’Europa deterrà una quota globale dei veicoli elettrici venduti pari al 27%, quasi doppia rispetto a quella che sarà ottenuta dagli Stati Uniti, il 14%. Situazione non dissimile nella stima relativa alle quote interne di mercato, considerato che nel 2030 viene previsto un 42% di veicoli elettrici venduti in Europa a fronte del 27% negli Stati Uniti.

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Marco Ventimiglia

Giornalista professionista ed esperto di tecnologia. Da molti anni redattore economico e finanziario de l'Unità, ha curato il Canale Tecnologia sul sito de l'Unità
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