Edificio integrato significa interconnessione di prodotti, tecnologie e soluzioni. Una digitalizzazione dell’operatività del building che porta indubbi benefici in termini di efficienza energetica, costi e benessere delle persone. Ma anche una contropartita legata alla cybersecurity.
A questa minaccia concreta, lo Smart Building Report 2021 dell’Energy & Strategy Group del Politecnico di Milano risponde con un’interessante analisi strutturale e strategica dell’evoluzione degli edifici intelligenti.
Vista la complessità che sottende la realizzazione dei “veri” smart building, partiamo da una premessa terminologica. Si parla infatti di un edificio nel quale gli impianti sono gestiti in maniera intelligente e automatizzata, attraverso l’adozione di una infrastruttura di supervisione e controllo. Questo al fine di minimizzare il consumo energetico e garantire il comfort, la sicurezza e la salute degli occupanti, assicurandone anche l’integrazione con il sistema elettrico di cui il building fa parte.
La struttura fisica di uno smart building comprende i dispositivi hardware e software che abilitano l’erogazione dei suoi servizi “tipici”.
In particolare, l’architettura si suddivide in 4 livelli:
Parallelamente, l’architettura digitale di un edificio è composta anche da una struttura logica di sette livelli (vedi grafica sottostante). A essi si associa un ottavo livello, la “connectivity”, che mette a disposizione degli altri layer i dati di campo e ne permette il transito.
All’interno di questo schema, i dati fluiscono in entrambe le direzioni. Nelle azioni di monitoraggio, i dati raccolti alla base della piramide fluiscono verso i livelli più elevati, mentre nel controllo il flusso parte dall’application layer per retroagire sui livelli inferiori. Esiste una corrispondenza le due strutture: la funzione logica “connettività” è assicurata dalla componente fisica “infrastruttura di rete”. Le funzionalità di “data collection & actuation” e di “data transformation” sono rese possibili dall’automation technology e, infine, le funzioni logiche superiori (a partire da “data computing”) sono assicurate dalla piattaforma di gestione e controllo.
Quanto alle tecnologie di connessione, all’interno degli smart building si distinguono principalmente 4 opzioni:
Tipicamente, il cablaggio è un elemento a sé, mentre alcuni protocolli di connessione wireless possono essere integrati nelle soluzioni installate (building devices and solutions e automation technologies).
A fronte di un’architettura così articolata e della crescita costante degli oggetti connessi negli edifici, è sempre più rilevante anche il concetto di sicurezza informatica.
Le strategie e le tecnologie della cybersecurity nascono per contrastare tre tipi di minacce:
Gli edifici intelligenti, lo abbiamo detto, si basano su sottosistemi di controllo fisico interconnessi e in rete. Parliamo per esempio di impianti di riscaldamento e condizionamento, ascensori, rilevatori di fumo, allarmi, controllo accessi, videosorveglianza, ecc. Questa interconnessione perenne rende gli smart building sempre più esposti a possibili attacchi informatici, con conseguenze costose e pericolose. Le intrusioni ben riuscite impediscono infatti agli edifici connessi di funzionare, e i danni riguardano soprattutto la perdita dei dati, i problemi operativi legati all’inattività dei sistemi e la sicurezza degli occupanti.
Come dovrebbero comportarsi i gestori o i proprietari di un edificio integrato? Gli analisti dell’E&S Group hanno individuato 6 possibili azioni per prevenire o mitigare gli attacchi informatici:
Quest’ultimi punto è fondamentale, in quanto consente al building di ripristinare le operazioni e le informazioni tornando alla capacità operativa pre-attacco.
Il panorama della sicurezza informatica è in continua evoluzione, ma è evidente la necessità di adottare un approccio olistico alla cybersecurity degli edifici intelligenti.
La filiera degli impianti e delle costruzioni è infatti chiamata a combattere una sfida globale che richiede consapevolezza, vigilanza e impegno a tutti gli attori coinvolti. Proprietari, progettisti, designer, operatori edili, integratori di sistemi, utenti e technology provider devono guardare nella stessa direzione sviluppando edifici sicuri per cittadini sicuri. Anche in questo caso, l’ambiente ringrazia.