
La transizione energetica è tra le sfide più complesse del momento, con obiettivi stringenti che richiedono soluzioni tecnologiche concrete ed efficaci: le pompe di calore hanno già dimostrato il loro valore, prova ne è anche il successo dell’evento Heat Pump Technologies 2025. Ma la filiera italiana del comfort, riunita a Milano il 2 e il 3 aprile, ha ribadito l’esigenza di fare di più. In termini di cultura dell’efficienza e dei suoi vantaggi presso cittadini e clienti finali, ma anche di formazione e qualifica degli installatori. Alzando l’asticella, poi, sui progettisti, figure consulenziali di “contatto” tra costruttori, professionisti e utenti.
Ettore Jovane, Vice President HVAC Business di Samsung Electronics Italia, ha condiviso alcuni aspetti di questa evoluzione. Una visione sistemica di un mercato che cambia, tra aggiornamenti tecnologici, Intelligenza Artificiale e diverse sensibilità da intercettare.
“Le pompe di calore sono entrate nella mentalità di tutti gli attori della filiera italiana. Non solo dei produttori come noi, che le proponiamo: progettisti, architetti, installatori hanno compreso che questa è la strada da percorrere – esordisce Ettore Jovane -. Non serve ribadire che lo scenario è propizio, soprattutto per quanto riguarda il mondo residenziale, dove produzione di acqua calda sanitaria, riscaldamento e raffrescamento coprono praticamente l’80% dei consumi. Le pompe di calore rappresentano una risposta concreta a una necessità impellente di efficienza e sostenibilità”.

Le dinamiche sanitarie, geopolitiche ed economiche degli ultimi anni hanno “risvegliato gli animi” della transizione energetica. Forse troppo, o perlomeno non incanalando in modo efficace gli incentivi all’elettrificazione degli edifici, nella foga di rispondere al susseguirsi di emergenze. “Ho maturato un punto di vista diverso nella valutazione del Superbonus, poiché penso sia troppo semplice criticare a posteriori. Riconosco invece che tutti noi, operatori del comfort e dell’edilizia, abbiamo potuto sfruttare questa occasione per fare cultura. Abbiamo creato un’abitudine nei clienti finali, parlando di una tecnologia assolutamente necessaria ma all’epoca sconosciuta ai più”, aggiunge.
L’accelerazione nell’adozione delle pompe di calore va dunque vista positivamente. Da nicchia a tecnologia universalmente riconosciuta, rappresenta oggi la chiave per cercare di raggiungere gli obiettivi climatici dettati dall’Ue. Un elemento interessante, secondo Jovane, emerge anche dal confronto con altri Paesi europei. Di certo, pur nelle conformazioni tipiche di ciascuno mercato locale, il processo di cambiamento è ben avviato.
La legislazione può essere un elemento di sostegno o di aiuto e potrà fornire al settore delle pompe di calore nel mercato italiano una loro maggiore diffusione? “Le normative green ci vengono chiaramente incontro, come produttori, ma gli obiettivi sono molto sfidanti – spiega Jovane -. Vogliamo affrontarli ancora una volta con ottimismo, poiché comporteranno un’ulteriore crescita. Un’estensione dei contesti applicativi delle pompe di calore e dell’efficientamento energetico di diverse tipologie di edificio”.
Da dove partire? Il Vice President HVAC Business di Samsung Electronics Italia detta alcune priorità. Dovendo mettere a terra gli obiettivi legati a consumi ed efficienza, riconosce il ruolo dell’EPBD IV, che già a breve termine si impone con urgenza. Inoltre, conferma la necessità di guardare anche alle strutture pubbliche e in particolar modo all’edilizia scolastica. Un tema molto interessante e nemmeno così inedito, sul quale l’emergenza covid aveva già acceso i riflettori. “Non ci siamo forse resi conto, lato policy maker, che si poteva ripartire da lì, dall’efficientamento del comfort nelle scuole. Ma possiamo ancora cogliere l’occasione della rinnovata spinta alla decarbonizzazione. Ne va del futuro delle nuove generazioni e della diffusione delle pompe di calore. Tuttavia, per ottenere risultati dobbiamo tornare a dialogare con la pubblica amministrazione”.
La strategia si basa sulla creazione di esempi virtuosi. Anche nel mondo del comfort, secondo Ettore Jovane, valgono le regole di un vecchio e celebre saggio di Seth Godin, “La mucca viola”. La comunicazione massiva funziona sempre meno, mentre la differenziazione è vincente. “L’obiettivo è influenzare il target creando elementi di emulazione. Nel nostro caso, sistemi efficienti ed eccellenti che le persone possano apprezzare e, dunque, desiderino installare. Gli edifici pubblici sono terreno fertile per questo approccio strategico”, spiega.
A questo punto, impossibile non soffermarci sulle competenze della filiera. “Parlando con gli operatori del settore ci siamo resi conto che serve accrescere la cultura del progetto. Quella dell’affidarsi al progettista che supporta tecnicamente imprese edili e installatori. Un consulente termotecnico per l’integrazione e l’elettrificazione degli impianti – continua Jovane -. Figure che aiutino la filiera a non vanificare gli sforzi messi in campo, sempre con l’obiettivo di non minare la soddisfazione e la fiducia del cliente finale”.
Samsung ritiene consulenza e formazione asset fondamentali per chi fa impresa, a maggior ragione in un settore ad alto livello tecnologico come quello delle pompe di calore. “Noi produttori abbiamo la responsabilità di spingere con più determinazione sull’approccio consulenziale di un tecnico esterno che possa sostenere i professionisti e i clienti nella scelta delle tecnologie più adatte. Vogliamo farlo continuando a formare la filiera in modo diversificato e capillare, in presenza e in digitale”. Va in questa direzione anche il progetto di delocalizzare il centro di formazione Samsung, l’Aircon Academy, ora a Cernusco sul Naviglio (MI). L’obiettivo è quello di capillarizzare la formazione in collaborazione con i partner Samsung, per raggiungere tutti i professionisti sul territorio italiano.
L’utente, tuttavia, deve rimanere il focus di ogni strategia e attività. Gli elementi fondamentali per creare consapevolezza seguono due direzioni. La prima è l’informazione: le persone che fruiscono degli impianti devono sentirsi parte integrante dell’evoluzione ecosistemica verso le pompe di calore. Soprattutto, devono essere nelle condizioni di monitorare, controllare e gestire gli impianti.
L’elemento di differenziazione è proprio nella connettività e Intelligenza Artificiale “Per fare un esempio, avere un’applicazione che consente, con un click, di rimettere in rete la produzione in eccesso del proprio impianto fotovoltaico è qualcosa di assolutamente straordinario. Così come lo è l’integrazione dell’Intelligenza Artificiale sia sull’hardware sia sul software, che può modificare l’operatività delle macchine dopo aver appreso le abitudini dell’utente”.

Le pompe di calore EHS di Samsung, con wi-fi integrato ed ecosistema di gestione intelligente SmartThings, rispondono proprio a questa esigenza di coinvolgimento. Quest’app gratuita permette inoltre una gestione e un monitoraggio del sistema di riscaldamento semplice e intuitivo. Inoltre, con il programma SmartThings Energy è possibile monitorare i consumi energetici e la modalità AI Energy mette in campo l’Intelligenza Artificiale per ottimizzare i consumi e migliorare il comfort automaticamente.
Il secondo aspetto riguarda invece gli installatori, gli “influenzatori” del mercato. “Sono tantissimi, decine e decine di migliaia, e non tutti sono installatori di pompe di calore. Alcuni, molto preparati, hanno già fatto di questa competenza l’elemento di differenziazione del proprio business, la ‘mucca viola’ per avere successo. Ma c’è chi deve ancora cogliere l’occasione di allargare gli orizzonti imprenditoriali e non può certamente improvvisare”.
Quanto potrebbe essere auspicabile una certificazione per i professionisti di questo settore? Samsung si mostra aperta a considerare l’ipotesi di una certificazione per l’installazione degli impianti a pompa di calore. Le aziende produttrici ne potrebbero divenire promotrici, fornendo corsi di preparazione al conseguimento della certificazione, un po’ come accaduto in passato con il patentino dei frigoristi. “Non dimentichiamo che la qualità dell’installazione è determinante. Le tecnologie sono già sicure ed efficienti, l’esperienza ci dice che quando si verificano dei problemi nella maggior parte dei casi la causa va ricercata in un’installazione non perfetta. Il nostro compito è proprio accompagnare i professionisti perché possano cogliere nel modo più corretto e proficuo le opportunità della transizione energetica”.
La pompa di calore, dunque, non è una macchina da installare e basta. È un nuovo paradigma del vivere gli impianti negli edifici, anche non residenziali. Si può personalizzare in fase di configurazione, oppure la macchina stessa si riesce ad adattare alle necessità delle persone. La tanto citata differenziazione sta proprio qui, nell’avvicinare la tecnologia all’utente. “Le pompe di calore vanno proposte con una mentalità più aperta rispetto al passato. Chi sceglie di installare tecnologie Samsung ha un vantaggio competitivo che nasce da una lunga e lungimirante tradizione. Mi piace ricordare che siamo stati i primi a introdurre il condizionatore con Wi-Fi integrato, già nel 2013. La spinta all’integrazione delle pompe di calore nell’ecosistema impiantistico continua, puntando alla realizzazione di sistemi aperti e interoperabili”.
Una filosofia che ha già convinto 230 milioni di utenti, i veri protagonisti degli ecosistemi smart. “Abbiamo esteso il concetto di comfort a tutte le tecnologie che riguardano il benessere della persona, grazie alla nostra tecnologia di climatizzazione unica e brevettata, WindFree™. I climatizzatori WindFree sono gli unici con 21.000 microfori e nessun getto d’aria diretto, per garantire il massimo comfort. È fondamentale guardare ai bisogni inespressi di ogni potenziale cliente: cerchiamo di individuarli, di capire anche quelli che oggi non sa di avere, e di semplificargli la vita”.
