Pompe di calore: protagoniste di efficienza energetica

Numerose le tecnologie applicabili per fare efficienza energetica: tra le più diffuse, la pompa di calore. Disponibile in diverse tipologie – aria-acqua, aria-aria, geotermica – è eclettica e assicura rese elevate

Tra le tecnologie in grado di fare efficienza energetica le pompe di calore hanno un ruolo di assoluto primo piano. Il calore rappresenta il 50% del fabbisogno europeo di energia finale. L’efficientamento del vettore termico diventa quindi una chiave essenziale nella strategia energetica da porre in atto per i prossimi anni.

C’è ancora molto da fare, in particolare per intervenire sugli edifici e per incrementare il ricorso alle rinnovabili nel settore termico.

L’energia di domani: il ruolo delle pompe di calore

Fernando Pettorossi, capo gruppo Italia – Pompe di calore di AssoclimaSe si guarda al settore civile – residenziale e terziario – le pompe di calore sono tra le tecnologie più conosciute e più applicate, in grado di garantire efficienza energetica, di generare un effetto di decarbonizzazione del paese e di combattere i mutamenti climatici. La forza della tecnologia sta in quello che Fernando Pettorossi, capo gruppo Italia – Pompe di calore di Assoclima, definisce “l’effetto moltiplicatore”.

“Sono macchine eclettiche” spiega “che si adattano e dialogano anche con altre tecnologie: dal fotovoltaico al solare termico, dagli impianti ibridi alle centrali di cogenerazione ecc. Con le pompe di calore abbiamo un’esaltazione della resa energetica dei sistemi”.

La risorsa del suolo

Le combinazioni possibili sono molteplici: “vi sono pompe di calore che sfruttano l’aria, prelevandone l’energia e trasferendola nel luogo di utilizzazione, oppure pompe che utilizzano il calore del suolo, sfruttando l’energia geotermica grazie a sonde che si spingono nel sottosuolo”.

A circa 150 metri di profondità la temperatura del terreno si mantiene naturalmente stabile attorno ai 15 °C in qualsiasi stagione. È qui, spiega Pettorossi, che avviene lo scambio termico del fluido interno alle sonde, che si carica di energia dal sottosuolo e riporta in superficie una temperatura di 15 °C, dove viene integrata facilmente dal sistema elettrico per colmare la differenza termica – in eccesso o in difetto in base alla necessità – e assicurare comfort all’unità immobiliare. È stato calcolato che “una pompa di calore geotermica ha una resa superiore del 25% rispetto alle altre pompe di calore. Di contro presenta però costi di installazione molto più elevati”.

Energia green e stabilizzazione della rete

La pompa di calore assicura quindi energia pulita, con anche un altro interessante vantaggio: fungere da stabilizzatore della rete elettrica.

Con il ricorso alla Smart Heat Pump – pompa di calore intelligente – “il sistema elettrico ha la possibilità di intervenire, attraverso chip installati sulle pompe di calore, per staccare l’impianto in caso di emergenza o di sovraccarico”. I picchi nella richiesta elettrica del paese – solitamente si registrano in luglio con una punta di richiesta massima di 60 milioni di kW, a fronte di uno zoccolo che si attesta, nell’arco della giornata, sui 24 milioni di kW, con un notevole surplus di kW di potenza – possono essere colmati da questi sistemi, senza la necessità del ricorso a nuove centrali o all’importazione di energia da altri paesi.

“La pompa di calore quindi ha più funzioni: non solo assicura elevata efficienza, riducendo di molto le importazioni di energia nel paese, ma risolve anche un problema ambientale e quello della stabilizzazione della rete elettrica”.

Perché scegliere le pompe di calore nelle abitazioni

classi di efficienza energeticaI vantaggi di questa tecnologia, dunque, sono svariati. Ma come comprendere quale sia meglio applicare alle proprie esigenze? Nel settore residenziale, continua Pettorossi, le tipologie di pompe di calore maggiormente utilizzate sono due: aria-acqua e aria-aria.

La pompa di calore aria-acqua in diversi casi può sostituire l’impianto con i radiatori esistente. “È sufficiente sostituire la caldaia dell’impianto, mentre il fancoil può essere posizionato al posto del radiatore. Vi è anche la possibilità, con pompe di calore ad alta temperatura, di utilizzare gli stessi radiatori; tuttavia questa scelta comporta una resa un po’ più bassa”.

La pompa di calore aria-aria è la tecnologia maggiormente diffusa, in quanto utilizzata soprattutto per la climatizzazione. In Italia, spiega Pettorossi, si calcolano 10 milioni di nuove installazioni di questo tipo di pompe di calore. “Vi si ricorre in particolare per generare raffrescamento estivo, mentre è meno usata per il riscaldamento invernale”.

Perché scegliere le pompe di calore nel terziario

Intervenire nel settore terziario è più semplice, “solitamente” prosegue Pettorossi “in questo comparto esiste un impianto già dotato di fancoil, alimentato generalmente da due sorgenti: una per il freddo, costituita da gruppi frigo, e una per il caldo costituita da caldaie di tipo tradizionale a metano ad alta potenza. Nel momento in cui si deve sostituire l’impianto, si opera a livello di centrale, eliminando tutti i gruppi frigo e sostituendo la caldaia con pompe di calore, senza ulteriori modifiche”. Il vantaggio è duplice: “oltre a migliorare l’efficienza dell’impianto si riducono i costi di manutenzione e gestione prima destinati alla caldaia”.

In definitiva, nel campo delle pompe di calore, le possibilità di scelta di quale tecnologia applicare alle proprie necessità sono ampie, “in ogni caso” conclude l’esperto di Assoclima “quando si affronta un investimento è importante rivolgersi a un professionista esperto che faccia un’analisi dettagliata di tutti i particolari e capisca costi e benefici di un eventuale intervento”.

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Raffaella Quadri

Giornalista freelance, lavora da anni nel campo della comunicazione, in particolare nei settori tecnico industriali – tra cui l'elettrico e il comparto delle tecnologie –, esperienza che le ha permesso di sviluppare un approccio multisettoriale.
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