Pompe di calore: ambiente migliore, più opportunità di lavoro

Oltre a fornire un innegabile vantaggio in termini di più elevata efficienza energetica degli impianti, le pompe di calore presentano una serie di altri benefici che passano spesso in secondo piano. Si parla di ambiente e di lavoro

Il ricorso alla tecnologia delle pompe di calore ha un impatto notevole sull’efficienza energetica degli edifici, in particolare nel settore civile – residenziale e terziario. Ma le pompe di calore sono anche altro: sono un incredibile vantaggio in termini di ambiente e persino di lavoro.

Le pompe di calore e l’effetto moltiplicatore

Fernando Pettorossi, capo gruppo Italia – Pompe di calore di AssoclimaLe pompe di calore assicurano un limitato consumo di energia fossile generando grandi risultati in termini di comfort. Fernando Pettorossi, capo gruppo Italia – Pompe di calore di Assoclima, spiega come il ricorso a questo tipo di tecnologia e la sua facile integrazione con altri impianti consentano di ottenere rese elevatissime, moltiplicando gli effetti del ricorso alle fonti rinnovabili. Nel contempo il suo utilizzo riduce le importazioni di energia in Italia, con percentuali che si stimano arrivare persino al 40%. “Questo significa non solo diminuire il consumo di energia fossile, ma anche ridurre i costi verso l’estero, generando occupazione sulle rinnovabili e migliorando l’ambiente. Inoltre si riducono le emissioni di CO2 e di particolati (pm10), creando una migliore qualità dell’ambiente che ci circonda”.

“La ricaduta non è solo microeconomica per le imprese” sottolinea l’esperto “ma macroeconomica sul sistema generale: attraverso una crescita dell’occupazione e della specializzazione e, aspetto spesso trascurato, un miglioramento della salute collettiva”. Ambienti climatizzati e con aerazione controllata migliorano, per esempio, molte malattie cardiocircolatorie o allergiche; “non è, dunque, solo una questione di risparmio energetico, bensì di miglioramento anche della salute complessiva della popolazione con effetti positivi sulla spesa sanitaria”.

La tecnologia della pompa di calore può contribuire alla decarbonizzazione del paese, a combattere i mutamenti climatici ed eliminare le particelle di PM10

Il ruolo dell’installatore: pedina per l’ambiente

In tutto questo qual è il ruolo dell’installatore? Certamente ha una funzione importante che va al di là dei meri compiti tecnici legati a installazione e manutenzione degli impianti. Non a caso, dice Pettorossi, “come Assoclima abbiamo costituito un tavolo di filiera coinvolgendo anche CNA (Confederazione nazionale dell’artigianato e della piccola e media impresa) e Confartigianato, al fine di disporre una grande azione formativa e comunicativa rivolta, in particolare, agli installatori. La formazione degli installatori termoidraulici, così come dei progettisti, è fondamentale affinché siano adeguatamente preparati in merito alle pompe di calore e alle altre possibili tecnologie innovative che dialogano con il settore elettrico”.

Molto spesso, spiega Pettorossi, si riscontra ancora una certa resistenza al cambiamento da parte degli operatori. “Mentre è importate fare capire loro dove si collocano, quale sia il loro quadro di riferimento e il loro valore come professionisti. Sono figure fondamentali, che possono contribuire a salvare l’ambiente, ad attuare il risparmio energetico, nell’ambito del Piano Energia e Clima voluto dall’Europa. Una missione importante che coincide con gli interessi del paese”. Un compito che va riconosciuto e valorizzato.

I professionisti installatori di domani

Le professioni di elettricista e idraulico resteranno separate, precisa Pettorossi. Tuttalpiù “potrà esserci una professione unica connessa all’installazione di macchine elettro-termodinamiche, come appunto la pompa di calore”. Inoltre non solo l’elettricista continuerà ad avere una propria formazione distinta – “ha caratteristiche e una conoscenza della fisica necessariamente differenti da quelle del termoidraulico” –, ma sarà anche importante che la mantenga. La diffusione nei prossimi anni di impianti da fonti rinnovabili cambierà anche le potenze in gioco e sarà necessario adeguare gli impianti elettrici esistenti, soprattutto nel residenziale, alle nuove richieste energetiche. E questo continuerà a essere campo di elezione dell’installatore elettrico.

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Raffaella Quadri

Giornalista freelance, lavora da anni nel campo della comunicazione, in particolare nei settori tecnico industriali – tra cui l'elettrico e il comparto delle tecnologie –, esperienza che le ha permesso di sviluppare un approccio multisettoriale.
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