La decarbonizzazione passa dalle pompe di calore ecologiche

Puntare sulle pompe di calore ecologiche, soprattutto nella loro evoluzione con refrigerante R290 e versatilità capace di favorirne l’adozione su larga scala anche nelle riqualificazioni: ne abbiamo parlato con Davide Cremonesi di Mitsubishi Electric a Heat Pump Technologies 2025
Puntare sulle pompe di calore ecologiche per accelerare la diffusione del riscaldamento elettrico: intervista a Davide Cremonesi di Mitsubishi Electric

Transizione energetica, riduzione delle emissioni ed elettrificazione degli edifici sono aspetti strettamente connessi agli obiettivi dettati dell’Unione europea così come al contesto italiano: tra le tecnologie abilitanti, spiccano le pompe di calore ecologiche. L’ultimo aggettivo è d’obbligo, in quanto la ricerca e l’innovazione di questi anni consentono oggi di installare sistemi ancora più efficienti e sostenibili. Abbiamo approfondito questo percorso orientato alla decarbonizzazione dell’edilizia con Davide Cremonesi, Product Marketing Manager di Mitsubishi Electric in Italia.

“Diversi studi individuano proprio nella pompa di calore la soluzione capace di abbattere le emissioni degli edifici per raggiungere i target Ue. I sistemi aria-acqua, nello specifico, utilizzano molta meno energia primaria rispetto ai sistemi a combustione, contribuendo al netto taglio delle emissioni inquinanti degli impianti termici. Meno energia primaria consumata a livello globale e zero emissioni dirette a livello locale”, spiega il manager, incontrato a Milano in occasione dell’evento Heat Pump Technologies.

Elettrificazione degli edifici: come sta andando?

Residenziale, commercio, industria: la diffusione delle pompe di calore ecologiche è ormai avviata, ma con differenze tra i diversi ambiti applicativi. Nel comparto commerciale, conferma Davide Cremonesi, questa tecnologia risulta ampiamente affermata. Rappresenta ormai l’impianto “tipico” nei contesti di media dimensione, con soluzioni idroniche e VRF, ma anche nei contesti più ampi operano efficacemente le soluzioni ad alta potenza.

Pompe di calore ecologiche e strategie nel residenziale

Per quanto riguarda il settore residenziale italiano, si conferma invece la dicotomia tra nuove costruzioni e ristrutturazioni. “Le nuove abitazioni, nella quasi totalità dei casi, sono full-electric, mentre nelle riqualificazioni la situazione è più complessa. Gli impianti esistenti hanno determinati parametri sui quali serve intervenire per alloggiare la pompa di calore. Tuttavia, le aziende e il mercato si stanno evolvendo per proporre soluzioni adatte al retrofit”, conferma il manager.

Il principale ostacolo alla diffusione completa delle pompe di calore è ancora nell’investimento iniziale. “L’installazione del nuovo impianto deve risultare economicamente sostenibile per l’utente finale, che non può basare la decisione di acquisto esclusivamente sui vantaggi a lungo termine della pompa di calore. Per abbattere il costo servono sia il ripensamento degli incentivi governativi sia la revisione delle tariffe elettriche, da rendere idonee all’elettrificazione dei consumi domestici”.

HPT 2025: intervista a Davide Cremonesi di Mitsubishi sulle pompe di calore ecologiche
Davide Cremonesi, Product Marketing Manager di Mitsubishi Electric in Italia, a HPT 2025

Applicazione della direttiva Case Green

La direttiva europea Case Green potrebbe rappresentare un banco di prova per creare le condizioni dell’accelerazione di questo mercato. Purché se ne conoscano tutti i risvolti a livello italiano. “Naturalmente speriamo che possa incentivare e regolamentare l’ulteriore diffusione delle pompe di calore e del riscaldamento elettrico – commenta Davide Cremonesi -. Tuttavia, non è ancora chiaro a chi andranno gli oneri. Sarà il proprietario di casa a ottenere agevolazioni e sgravi? Come saranno gestiti? La spinta non mancherà, ma sarà importante vedere la declinazione operativa della norma. Per esempio, se le caldaie a gas, teoricamente bandite, dovessero rientrare dalla finestra, ci troveremmo a cambiare di nuovo prospettiva di valutazione”.

Competenze e sensibilità della filiera

Altro aspetto cruciale, la preparazione dei professionisti. Ovvero, delle figure che rappresentano il trait d’union tra fornitori di tecnologie e utenti finali. “Come Mitsubishi ci confrontiamo quotidianamente con diversi stakeholder, installatori idraulici ed elettrici, progettisti, architetti, imprese edili. Non possiamo dire che siano tutti pronti alla sfida”, afferma il manager, che comunque sottolinea i progressi degli ultimi anni. “Da nicchia delle nicchie, la pompa di calore è oggi molto più nota e apprezzata. Anche i costruttori edili ne riconoscono i vantaggi, e questa tendenza ci fa guardare con ottimismo al percorso verso un futuro elettrificato”.

Il perché non risiede solamente negli incentivi o negli adeguamenti normativi che spingono la domanda di pompe di calore. I benefici dell’elettrificazione del riscaldamento, lato professionisti, sono molteplici. Gli impianti risultano infatti meno onerosi in termini economici e di spazio occupato. Non servono più canne fumarie e verifiche di sicurezza legate all’antincendio. Inoltre, negli immobili full-electric si elimina completamente l’allacciamento al gas, con gli ulteriori vantaggi del caso.

Pompe di calore ecologiche con refrigerante R290

Veniamo al quid tecnologico di questa evoluzione. Mitsubishi Electric ha scelto l’appuntamento milanese per presentare Ecodan Packaged in R290 (PUZ-WZ). Queste pompe di calore ecologiche di ultima generazione combinano facilità di installazione, grazie al circuito frigorifero sigillato nell’unità esterna, e sostenibilità ambientale. In quanto utilizzano il propano come refrigerante a GWP (Global Warming Potential) virtualmente nullo. Il modello estende l’intervallo di funzionamento garantito fino a -25°C di temperatura esterna. Sfruttando le proprietà del refrigerante R290 per ottenere in modo efficiente temperature dell’acqua calda più elevate. Fornendo acqua calda ad alta temperatura, a 75°C fino a -15°C di temperatura esterna senza integrazioni elettriche, è ideale anche per le riqualificazioni impiantistiche.

La speciale geometria dello scambiatore di calore, con tubazioni di diametro ridotto a soli 5 mm, garantisce anche la riduzione della carica di refrigerante a meno di 1 kg. Aumentando di fatto la sicurezza del sistema. Inoltre, la pompa di calore integra uno speciale dispositivo degasatore ciclonico con valvola di sicurezza, che previene la miscelazione del refrigerante con l’acqua di impianto. La struttura compatta rende la macchina PUZ-WZ adatta a qualsiasi contesto abitativo.

Soluzioni integrate per climatizzazione e ACS

Tra le altre tecnologie in scena a Milano, anche Ecodan Multi Light. Una soluzione indicata per contesti climatici non particolarmente rigidi, dove bastano soluzioni di comfort ad aria e dove serve flessibilità. Il sistema è infatti composto da una pompa di calore multisplit, alla quale connettere fino a 4 unità interne a espansione diretta per riscaldamento e raffrescamento, e da un bollitore in acciaio inox da 200 litri per l’acqua calda sanitaria.

Associata a Ecodan Multi Light, un’ampia scelta di unità interne di climatizzatori ad aria, come la gamma Kirigamine Style. Grazie al 3D I-see sensor, queste unità ottimizzano la distribuzione dell’aria garantendo design raffinato e bassa rumorosità. La Linea Plus offre invece soluzioni versatili, con unità da parete, pavimento e controsoffitto. MSZ-AY si distingue infine per compattezza e funzioni avanzate come il Self Clean Mode e il sistema di purificazione dell’aria Plasma Quad Plus.

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Alessia Varalda

Ingegnere elettrotecnico con esperienza come Project Manager presso un'importante multinazionale attiva nel settore dell'energia e dell'automazione. La curiosità verso le tecnologie innovative e le soluzioni all'avanguardia nel mondo delle energie (tradizionali e rinnovabili) mi ha portata a lavorare per 14 anni presso un importante editore di riviste tecniche di settore scrivendo di home&building automation, illuminazione, comfort, efficienza energetica e sostenibilità.
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