Una partecipazione all’insegna della concretezza, di una visione innovativa dell’autoproduzione e dell’autoconsumo fotovoltaico e delle strategie per favorire la transizione energetica. Sono le “24 ore di sole” di Fronius in scena a KEY – The Energy Transition Expo: l’azienda ha infatti inaugurato il 2025 completando la proposta integrata per il fotovoltaico residenziale e commerciale con batterie proprietarie e soluzioni aggiornate in tema di inverter e ricarica dei veicoli elettrici.
“Stiamo portando avanti con impegno e passione il grande progetto, nato in tempi non sospetti, delle “24 ore di sole”. Quest’anno riusciamo a offrire un portafoglio completo, di prodotti interamente sviluppati e prodotti da Fronius, funzionale all’obiettivo”, racconta Matteo Poffe, Managing Director italiano dell’azienda. Se il lato tecnologico è pronto, più complesso si pone il tema della comunicazione e della promozione dell’energia solare nel volubile contesto economico e politico attuale.
“Non possiamo negare che, negli ultimi tempi, il tema della transizione energetica sia diventato spinoso. Per portare avanti il nostro lavoro dobbiamo anche noi essere pronti a cambiare pelle, almeno in fatto di leve comunicative, poiché la battaglia ideologica non ci porterebbe lontano – aggiunge Matteo Poffe -. Ciò che proponiamo, invece, genera occupazione, valore e opportunità, risparmi in bolletta alle famiglie e alle aziende, oltre al tema dei target climatici”.
Il messaggio, dal punto di vista privilegiato di Fronius sul mercato e sugli operatori italiani, va dunque aggiornato. “Il fotovoltaico non è solamente bello e pulito, ma fa bene all’economia e alla società. Questo linguaggio ci permetterà di raggiungere veramente tutti, anche chi non condivide le politiche green”, continua il manager. Un approccio che risponde alle esigenze dei clienti finali, forse più sensibili alla parola risparmio che alla parola sostenibilità. Mantenendo comunque saldi gli obiettivi di decarbonizzazione che hanno innescato la rivoluzione dell’autoconsumo fotovoltaico.
Tra le principali novità per il 2025, dunque, l’introduzione nella gamma per il fotovoltaico dell’accumulo Fronius Reserva. “Gli installatori hanno finalmente a disposizione tutti i componenti dell’ecosistema – spiega Matteo Poffe -. Continueremo a fornire anche soluzioni di terze parti, ma sentivamo il bisogno di creare un sistema proprietario per offrire ai nostri partner la possibilità di implementare impianti integrati con inverter, accumulo e ricarica EV del tutto targati Fronius”.
Il sistema di batterie per inverter ibridi Fronius Reserva, con certificazione CE021, rappresenta una soluzione di accumulo lato DC efficiente e performante, in grado di ottimizzare sia lo stoccaggio sia l’autoconsumo fotovoltaico. Il design modulare rende personalizzabile la capacità della batteria, rispondendo alle esigenze non solo del residenziale ma anche dei contesti commerciali e delle Pmi. Come anticipato nella presentazione ufficiale a KEY 2025, tra i plus operativi della nuova proposta c’è anche la gestione Fronius dell’assistenza post-vendita. Unita alla garanzia di 10 anni con l’80% di capacità residua.
Un ulteriore tassello dell’ecosistema Fronius riguarda la mobilità elettrica. “La ricarica EV ricopre un ruolo fondamentale nella transizione energetica, sia nelle applicazioni domestiche sia negli edifici e nelle aziende. Sebbene il mercato sia in stabilizzazione, dopo la fase iniziale di spinta, probabilmente eccessiva, Fronius ha aggiornato con successo la propria offerta adattandola alle esigenze del mercato italiano.
“Al tempo, la nostra wallbox con filo semovente non risultava del tutto allineata alle aspettative del settore. Oggi, Wattpilot Flex, in versione residenziale e commerciale, risponde efficacemente alle richieste, anche estetiche e funzionali, dei clienti italiani. Si tratta di un’infrastruttura fissa, con protezioni e cavo, integrata in modo ideale all’ecosistema di autoconsumo fotovoltaico Fronius e capace di ottimizzare in modo intelligente l’erogazione della ricarica”.
In sostanza, i professionisti italiani hanno a disposizione un unico interlocutore che fornisce assistenza remota su tutti i prodotti in campo e sulla loro interconnessione. Nonché un’unica piattaforma software che accompagna i loro progetti, dal commissioning al monitoraggio, sia per il cliente finale sia per l’installatore. Il tutto tenendo fede a uno dei cardini della strategia di Fronius: offrire soluzioni, hardware e software, semplici da installare, configurare e manutenere.
Particolarmente rilevante anche l’attenzione alla sicurezza informatica. “In questo momento storico offriamo un vantaggio enorme in termini di cybersecurity e trattamento dei dati. Fronius ha sede in Europa, produce in Europa e, soprattutto, mantiene i dati in Europa. Nel pieno rispetto della normativa vigente, certificato anche dalla compliance Iso”, precisa il Managing Director.
Infine, un cenno alla relazione, più solida che mai, con i partner italiani, coinvolti e supportati nell’ambito del programma Fronius System Partner. “Il programma riunisce almeno 800 realtà che credono negli stessi valori della nostra azienda. Erogando servizi di certa qualità, sia nel pre-vendita sia nell’assistenza post-vendita, e per cui vengono anche da noi ricompensate quando effettuano interventi sui prodotti in garanzia”, aggiunge Matteo Poffe. A livello di filiera di acquisto, Fronius Italia continua invece ad affidarsi al canale della distribuzione. Sia per questioni logistiche sia perché spesso gli installatori preferiscono acquistare i prodotti presso il rivenditore di fiducia.
L’azienda può comunque contare su un rapporto forte e reciproco con questi partner, coinvolti in percorsi di formazione e qualificazione e in diversi eventi nel corso dell’anno. Proprio per rafforzare questi legami, dopo le difficoltà della pandemia, “lo scorso anno abbiamo creato un evento itinerante che ci ha portato in tutta Italia, dove ci siamo ritrovati in carne e ossa con i nostri partner – conclude il Managing Director -. L’obiettivo del progetto era proprio quello di riattivare le relazioni umane con gli installatori del territorio, più che essere un’iniziativa di natura commerciale o tecnica. Nel 2025 torniamo a presentare ai nostri installatori novità tecnologiche molto attese. Continueremo ad accompagnarli nelle sfide professionali che quotidianamente incontrano”.
