
Allora, diciamo subito che l’incipit di un interessante articolo pubblicato sul sito di Ember ci ha lasciato, per così dire, perplessi: “Nell’anno il 98% dei giorni in Gran Bretagna è stato ventoso o soleggiato”. Perplessi, perché abbiamo un’altra idea del meteo Oltremanica, ma evidentemente il cambiamento climatico comporta anche sorprese del genere. Ma quel che soprattutto interessa, in questa sede, sono le conseguenze sulla transizione energetica che tale situazione atmosferica sta generando nel corso del 2025.
“Nella prima metà dell’anno – si legge – la bassa produzione eolica è stata compensata da una produzione solare da record. Infatti, i giorni con poco vento coincidono con quelli con poca energia solare soltanto nel 2% dei casi. L’energia eolica e quella solare sono ben bilanciate nel clima britannico, sia nei giorni che nelle stagioni. E così, mentre il 2025 è risultato fin qui un anno debole per l’eolico, è stato un anno eccezionale per il solare”.
In particolare, la produzione da energia solare in Gran Bretagna ha registrato un inizio da record nel 2025, con un aumento del 32%, per un ammontare totale di 9,91 TWh, battendo i record di generazione per cinque mesi consecutivi dal marzo 2025. Nel secondo trimestre dell’anno l’incidenza del fotovoltaico sulla generazione elettrica complessiva è stata superiore al 13%. Un ulteriore record è stato infranto l’8 luglio, con il livello più alto di sempre di energia solare immessa in rete, pari a 14 GW. A titolo di confronto, si tratta di un aumento del 44% rispetto a 5 anni prima, quando il picco solare del 2020 era stato di 9,7 GW.

“La continua installazione di nuovi pannelli solari – evidenzia Ember – ha permesso in uno degli anni più soleggiati mai registrati fino ad oggi di raggiungere livelli molto elevati di produzione energetica. Un aumento dell’installato fotovoltaico che consente previsioni molto ottimistiche: si stima che la capacità di energia solare aumenterà significativamente in Gran Bretagna fino al 2030 e oltre”.
Tradotto in cifre, l’obiettivo solare britannico per la produzione quotidiana da raggiungere nel 2030 ammonta a poco meno di 60 GW, come è stato recentemente confermato nella “Solar Roadmap”, una pubblicazione governativa che ha individuato 62 azioni per raggiungere l’ambizioso obiettivo di triplicare l’attuale capacità solare.
Il settore fotovoltaico sta registrando ottime performance soprattutto a livello domestico. L’analisi di Ember mostra che le installazioni domestiche medie hanno raggiunto il livello più alto da oltre un decennio, incentivate dal calo dei prezzi dei pannelli e dall’aumento delle bollette energetiche. Quest’ultimo è un fenomeno che sta spingendo molti cittadini a cercare di affievolire l’impatto del costo crescente installando, appunto, un impianto fotovoltaico.
Una tendenza, quella del sempre maggiore apporto domestico nella produzione fotovoltaica, che in Gran Bretagna è destinata a consolidarsi. Tutte le case di nuova costruzione saranno dotate di pannelli solari “per default” secondo le recenti normative governative – contenute nel “Future Homes Standard” –, normative che entreranno in vigore entro la fine del 2025.
Interessante il raffronto fra le due principali fonti energetiche green: in Gran Bretagna l’energia solare è più economica dell’eolico, con un prezzo inferiore a 72 sterline/MWh nell’ultima asta di sussidi rispetto alle 73 sterline/MWh registrate dall’eolico onshore e alle 78 sterline/MWh dell’eolico offshore (prezzi del 2025).
Nei primi mesi del 2025, la velocità del vento si è attestata al minimo dell’andamento tipico, con una notevole assenza di forti tempeste dopo gennaio. Tuttavia, dopo un’inversione di tendenza in primavera, la maggiore produzione eolica, unita ai citati risultati da record del comparto fotovoltaico, ha fatto sì che la produzione di energia pulita nel 2025 abbia quasi raggiunto i totali da record del primo semestre del 2024.
Confrontando la prima metà del 2024 con quella del 2025, la quota solare sulla generazione totale è aumentata di 2,4 TWh, contribuendo a compensare la riduzione di 2,8 TWh della quota eolica. “Il risultato dell’equilibrio tra eolico e solare è una riduzione di soli 0,4 TWh, destinata a migliorare man mano che la velocità del vento tornerà alle medie di lungo termine. Queste diverse fonti energetiche contribuiscono quindi a bilanciarsi a vicenda sia su base giornaliera che stagionale”.
Dunque, il confronto tra gli anni mostra quanto l’energia eolica e quella solare si completino a vicenda. “Mentre il 2024 è stato complessivamente più ventoso e meno soleggiato, l’inizio del 2025 è stato l’opposto, con l’energia eolica al limite inferiore dell’andamento tipico e l’energia solare che ha superato i record precedenti. Di conseguenza, la prima metà del 2024 è stata caratterizzata da un’elevata produzione eolica e da una bassa produzione solare, mentre nel 2025 si sono verificati molti giorni di elevata produzione solare in periodi di bassa produzione eolica”.
Tornando agli impianti solari domestici, nell’articolo di Ember si spiega che stanno diventando di maggiori dimensioni e capacità. Impianti più grandi che ora rappresentano la metà di tutta la nuova capacità solare domestica britannica, stimolando quindi l’aumento complessivo dell’energia solare domestica.
Questa crescita degli impianti fotovoltaici di maggiori dimensioni del resto non stupisce, perché si verifica dopo un lungo periodo dove lo Stato aveva invece favorito l’installazione degli impianti più piccoli. Infatti, il sussidio solare “Feed-in Tariff”, in vigore dal 2010 al 2019, prevedeva tariffe preferenziali per gli impianti più piccoli, ovvero quelli inferiori ai 4 kW di capacità.
“Ora le famiglie – spiega Ember – possono utilizzare lo spazio sul tetto indipendentemente dalle dimensioni del progetto. Nel 2015, la fascia 4-10 kW rappresentava soltanto il 5% della capacità installata inferiore a 10 kW. Dieci anni dopo, nel 2025, questa percentuale è salita al 50%”.
