Il termine dell’anno rappresenta un’occasione naturale per fare dei bilanci e la cosa vale anche per il Superbonus. Tanto più che a facilitare il compito ci sono i dati forniti da ENEA che da qualche mese ha deciso di monitorare attentamente l’andamento della maxi agevolazione. Questo significa la quantificazione dell’ammontare economico dei lavori, la ripartizione per tipologia di immobile degli interventi effettuati nonché l’individuazione della loro dislocazione sul territorio nazionale.
Da pochi giorni sul sito ENEA sono quindi disponibili tutti i dati più significativi relativi all’andamento del Superbonus alla fine del 2021, numeri che fra l’altro evidenziano l’accelerazione dei relativi lavori nella parte conclusiva dell’anno scorso. Al 31 dicembre il totale degli investimenti che sono stati ammessi a detrazione ha raggiunto i 16 miliardi e 204 milioni di euro (contro i 5 miliardi e 685 milioni di euro al 31 agosto), mentre ragionando in termini di lavori già ultimati (il 69%) , il totale degli investimenti ammessi a detrazione risulta pari a 11 miliardi e 181 milioni di euro (3 miliardi e 910 milioni di euro al 31 agosto).
Se si guarda al numero di asseverazioni che sono state presentate, il totale nazionale è di 95.718 con la quota maggiore che riguarda gli edifici unifamiliari sebbene il corrispettivo economico prevalente spetti invece ai condomini. Infatti, le 14.330 asseverazioni presentate per quest’ultimi corrispondono ad un totale di 7 miliardi e 758 milioni di investimenti (4 miliardi e 894 milioni se si considerano i lavori già realizzati).
Le asseverazioni presentate per gli edifici unifamiliari sono state invece 49.944 per un corrispettivo di 5 miliardi e 424 milioni di investimenti ammessi a detrazione (4 miliardi e 21 milioni il corrispettivo dei lavori già realizzati). Nel computo vanno poi inserite le asseverazioni relative alle unità immobiliari funzionalmente indipendenti, che sono state 31.441 per un controvalore di 3 miliardi e 20 milioni di investimenti ammessi a detrazione (2 miliardi e 264 milioni il corrispettivo dei lavori già realizzati).
Fra i dati forniti da ENEA c’è anche la rilevazione riguardante la media dei singoli investimenti in regime di Superbonus a seconda della tipologia di abitazione. L’importo maggiore è comprensibilmente relativo ai condomini, con una media di 541.405 euro per intervento, cifra che scende a 108.602 euro per gli edifici unifamiliari mentre l’importo medio dei lavori compiuti sulle unità immobiliari indipendenti è di 96.076 euro.
Non manca un approfondimento geografico, con tutti i dati sopra citati che vengono specificati per ciascuna regione. Al riguardo, la prima considerazione riguarda la prevalenza, in termini assoluti, del Nord Italia nel ricorso al Superbonus, peraltro giustificata dalla presenza del maggior numero di edifici e di abitanti. Ciò non toglie che il ricorso alla maxi agevolazione fiscale risulta essere abbastanza diffuso anche sul resto del territorio nazionale.
Nello specifico, la regione che al 31 dicembre 2021 risulta avere il maggior numero di asseverazioni depositate è la Lombardia (14.385) seguita dal Veneto (12.646), dal Lazio (8.257) e dall’Emilia Romagna (8.204). Fra le regioni meridionali quella con il maggior numero di asseverazioni depositate è la Sicilia (6.307) che precede la Campania (5.488).
La leadership della Lombardia resta anche andando a considerare il valore degli investimenti ammessi a detrazione (2 miliardi e 622 milioni di euro), seguita dal Veneto (1 miliardo e 676 milioni) e dal Lazio (1 miliardo e 457 milioni). Nel Meridione il corrispettivo maggiore degli investimenti ammessi a detrazione riguarda invece la Campania (1 miliardo e 171 milioni di euro) seguita dalla Sicilia (1 miliardo e 48 milioni).