
A vedere i numeri della capacità fotovoltaica delle nazioni comprese nell’Unione Europea, che segnano da anni un record dopo l’altro, si potrebbe pensare che il comparto solare goda di ottima salute nel nostro continente. Ed invece non è esattamente così. Anzi, nella visione delle due più importanti associazioni europee di settore non è assolutamente così. “Colpa”, come vedremo, non certo della domanda di pannelli, sempre sostenutissima, ma dell’offerta made in Europe che rischia seriamente di estinguersi.
Le due associazioni in questione sono l’European Solar Manufacturing Council (ESMC) e SolarPower Europe (SPE) ed hanno recentemente rivolto un appello congiunto ai leader dell’Unione Europea, esortandoli a sfruttare la prossima riunione ministeriale del 30 settembre 2025 per annunciare un piano d’azione concreto per la produzione di energia solare in Europa.
Nella missiva le due associazioni sottolineano l’urgenza di un intervento politico decisivo per garantire il futuro dell’industria fotovoltaica europea.
“Nonostante i forti impegni politici previsti dal Net-Zero Industry Act (NZIA) e dalla Carta Solare dell’Unione Europea del 2024 – si legge nella lettera –, la diffusione dell’energia solare in Europa è in stallo, mentre chiusure industriali e fallimenti aumentano lungo tutta la filiera. Il Net-Zero Industry Act punta ad almeno 30 GW di energia fotovoltaica prodotta nell’UE entro il 2030, ma questo obiettivo non può essere raggiunto senza un urgente sostegno politico e finanziario”.
Christoph Podewils, segretario generale dell’ESMC, spiega che “l’Unione Europea deve agire ora per preservare la propria sovranità solare. L’ambizione di raggiungere una capacità di 30 GW entro il 2030 non si sta concretizzando e il tempo stringe. I produttori non possono aspettare il prossimo quadro finanziario per vedere i risultati”. Gli fa eco Walburga Hemetsberger, CEO di SolarPower Europe: “L’industria solare europea è a un bivio. Senza un’azione immediata e coordinata, l’Europa rischia di perdere la sua base produttiva di energia solare residua. Invitiamo i leader dell’UE a trasformare in realtà l’ambizione del Net-Zero Industry Act”.
Il punto saliente della lettera inviata ai piani alti di Bruxelles sta nell’indicazione di cinque misure chiave che i leader dell’UE dovrebbero adottare – per supportare l’industria fotovoltaica europea – durante la prossima riunione ministeriale del 30 settembre.
Viene evidenziato che “la sola attuazione del Net-Zero Industry Act non è sufficiente. Senza un impegno coraggioso e immediato, l’Europa rischia di perdere la capacità di produrre tecnologie fotovoltaiche a livello nazionale, compromettendo sia i suoi obiettivi di neutralità climatica sia la sua sovranità strategica. Questo è un momento decisivo. L’Unione Europea deve dimostrare di essere pronta a preservare e ricostruire l’industria solare europea, prima che sia troppo tardi”.
