Smart Energy e Energy Community: nuovi modi di gestire l’energia

Il sistema energetico, già oggi in mutamento, arriverà ad assumere una vera e propria nuova forma, in linea con la produzione diffusa da fonte rinnovabile e gli obiettivi di efficienza energetica
Smart Energy e Energy Community - nuovi modi di gestire l’energia

La digitalizzazione e l’innovazione che hanno coinvolto tutti i settori dell’attività umana, hanno gradualmente rivoluzionato anche quello dell’energia. Il cambiamento è stato relativamente veloce, in quanto negli ultimi anni il sistema energetico si è molto modificato.

L’energia intelligente e smart: si sta ripensando un intero settore

Tra i primi fattori che sono stati motore di questa “rivoluzione” c’è stata sicuramente la diffusione sempre maggiore delle fonti rinnovabili, che occupano un ruolo importante nella produzione energetica nazionale. Le rinnovabili, infatti, hanno trovato grande riscontro anche nel settore privato, con una forte crescita degli impianti domestici e hanno portato alla nascita dei prosumer.

Il sistema energetico, fondamentalmente, sta cambiando per rispondere a nuove esigenze, ovvero per rendere più efficiente l’integrazione di rinnovabili e rete nazionale, per ridefinire i ruoli degli operatori del settore, per garantire una sicurezza e un’efficienza sempre maggiori sia delle infrastrutture, che della distribuzione energetica. Nascono così le Smart Grid, nuovi contratti e modelli di business tra gli operatori, nuove tecnologie per gli accumuli e altre per il controllo e la gestione degli impianti.

La “rivoluzione” del settore è ormai cominciata e dato che non si tornerà indietro, non resta che sviluppare le migliori soluzioni possibili.

 

la diffusione delle rinnovabili ha cambiato il volto dell'energia

Che cosa sono le Energy Community

Il termine Energy Community viene utilizzato per identificare un insieme di utenze, che possono raggruppare soggetti privati, ma anche pubblici, che compiono scelte uniformi dal punto di vista energetico. Gli utenti che le compongono sono fisicamente distribuiti in precise aree di riferimento e collaborano, con operatori e progettisti, al fine di ottimizzare ed efficientare il soddisfacimento del proprio fabbisogno energetico, ricorrendo all’uso delle fonti rinnovabili e godendo delle innovazioni tecnologiche.

Le Energy Community nascono per dare il giusto rilievo a tutti i nuovi attori del mercato, come i privati, permettendo loro di occupare un ruolo sempre più importante nel comparto dell’energia. Una principale conseguenza della nascita delle Energy Community, infatti, è proprio la creazione di nuovi modelli di business, che andranno proprio a innovare e a riconfigurare il sistema energetico.

I vantaggi di questo nuovo paradigma sono diversi, sia economici, sia in termini di sostenibilità ed efficienza energetica.

Le Energy Community in alcuni paesi europei sono un fenomeno molto diffuso e in posti come la Danimarca o la Germania si è creato appositamente un sistema di finanziamento per incoraggiare i soggetti interessati e un quadro normativo chiaro per assicurare regole precise e informazione.

Lo sviluppo delle Energy Community in Italia

La diffusione e la crescita delle Energy Community dipendono, quindi, da diversi fattori, come la situazione normativa locale, la politica, le caratteristiche del mercato energetico, la diffusione delle tecnologie abilitanti e anche da aspetti socio-culturali, tra cui la sensibilità delle persone al tema della sostenibilità degli utenti. Per quanto riguarda l’Italia, sono presenti le condizioni perché le Energy Community si sviluppino, ma rimangono alcuni ostacoli.

Innanzitutto la quota di energia prodotta da fonti rinnovabili è in costante crescita e a marzo di quest’anno ha coperto quasi il 40% della richiesta di energia elettrica. Proprio la presenza di produzione distribuita, quindi, è il primo elemento abilitante per soluzioni di Energy Community, rendendo in questo modo più interessante anche l’investimento nelle rinnovabili stesse.

Inoltre, osservando la situazione in Italia, sembrerebbe che il maggior campo di applicazione possa essere quello residenziale. Ad incentivare lo sviluppo di questi nuovi sistemi energetici, ci sono anche alcuni vantaggi che si ripercuotono a livello nazionale.

Ad esempio Energy Community diventano un mezzo per raggiungere obiettivi di efficienza energetica, soprattutto se realizzate nel settore terziario, e le emissioni di CO2 verrebbero ridotte.

In conclusione, possiamo dire che il “profilo energetico” dell’Italia è adatto allo sviluppo delle Energy Community, ma è importante lavorare sugli ostacoli economici e normativi che ancora frenano la nascita delle comunità energetiche, per le quali si stima un potenziale di crescita molto elevato.

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Gaia Mussi

Laureata in Progettazione Tecnologica e Ambientale, da sempre appassionata ai temi della sostenibilità e della tecnologia. Collabora come copywriter con portali, magazine e aziende per la creazione di contenuti inerenti il campo dell’edilizia, della sostenibilità e del risparmio energetico
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