
Il settore degli impianti elettrici in Italia sta vivendo un periodo di evoluzione significativa, con una crescente attenzione alla qualità, sicurezza e innovazione tecnologica. Il rapporto CRESME, commissionato dalla Federazione ANIE e presentato oggi nel corso dell’evento “Tecnologie evolute per l’edificio”, illustra uno spaccato dello stato degli impianti elettrici presenti in Italia e delle attività degli installatori nel contesto residenziale e non residenziale.

L’analisi di mercato, realizzata a cavallo tra il 2023 e il 2024, è stata condotta intervistando i vari attori della filiera edile, dagli installatori elettrici, ai progettisti, passando per gli amministratori di condominio, nonché le famiglie e gli utenti finali. Sono state indagate e analizzate:
Secondo i dati raccolti, la maggior parte degli installatori elettrici ha un’esperienza significativa nel settore, con un’alta percentuale che lavora da oltre 20 anni. In particolare:
In termini di dimensioni aziendali, le imprese di installazione tendono ad essere relativamente piccole, prevedendo nel 65,3% dei casi meno di 5 dipendenti con un principale focus delle attività rivolto al settore residenziale (più del 62% degli interventi nel 2023).
Gli installatori segnalano che la funzionalità degli impianti elettrici nelle unità immobiliari residenziali e terziarie da loro gestite mostra una situazione abbastanza positiva, ma con ampi margini di miglioramento ed alcuni campanelli d’allarme che meritano molta attenzione.
Nello specifico, più del 10% degli impianti sembra non avere la Dichiarazione di Conformità (Di.Co.). Tra gli impianti dotati di Di.Co. (58%, con il restante costituito da utenti che non sanno se la possiedono), oltre il 50% non riporta la classificazione del livello e solo il 5,3% raggiunge il livello 3 (ossia il massimo standard di qualità e complessità tecnologica).

Inoltre, sebbene la funzionalità degli impianti di messa a terra e delle protezioni differenziali sia generalmente buona, presenta una non conformità del 7-8%. Sebbene questa percentuale possa sembrare modesta, in valore assoluto rappresenta un numero significativo di impianti potenzialmente pericolosi, sollevando preoccupazioni sulla sicurezza complessiva degli edifici.
Gli interventi sugli impianti elettrici nelle abitazioni nel 2023 sono stati, per più della metà dei casi, dei rifacimenti completi (51,4%), mentre per un terzo dei casi si sono effettuati rifacimenti parziali (nuovo impianto solo in alcune stanze/aree, esempio: bagni e/o cucina). Nel 35,8% dei casi sono stati fatti adeguamenti normativi, quali per esempio l’installazione/sostituzione del salvavita.
Il report CRESME evidenzia anche la percezione della dinamica tecnologica tra gli installatori. Le tecnologie tradizionali come le protezioni differenziali e l’illuminazione convenzionale sono ancora predominanti, ma c’è una crescente adozione di tecnologie evolute, quali i sistemi domotici e tutti i prodotti afferenti al settore energetico (fotovoltaico, sistemi di accumulo, colonnine di ricarica).
L’adozione di tecnologie innovative è comunque in crescita: l’installazione di impianti fotovoltaici e colonnine di ricarica è sempre più comune sia nel settore residenziale che in quello terziario. Questi interventi non solo contribuiscono alla sostenibilità ambientale, ma rispondono anche alle esigenze di efficienza energetica e riduzione dei costi di gestione.
Questi dati indicano che, sebbene ci siano progressi significativi nel settore, rimangono aree critiche che necessitano di miglioramenti per garantire una transizione sicura ed efficiente verso le tecnologie più avanzate.
L’indagine sulle famiglie italiane rivela importanti informazioni sulle dotazioni impiantistiche e le tecnologie innovative presenti nelle abitazioni. Il 76,7% delle famiglie vive in abitazioni di proprietà, con il 38,4% in edifici mono o bifamiliari; di tutte le famiglie intervistate, solo il 5% risiede in edifici “recenti” costruiti dopo il 2010.
Gli interventi di ristrutturazione sono stati dunque numerosissimi, coinvolgendo circa la metà delle abitazioni negli ultimi dieci anni, sulle quali, per più del 60% dei casi, sono stati rifatti gli impianti elettrici o, comunque, sono stati installati prodotti tecnologici in attività di rifacimento completo o parziale, adeguamenti normativi compresi.

Un terzo di tutti questi interventi sono stati “mossi” dagli incentivi fiscali di natura governativa. Dal censimento risulta, infine, che più di un terzo delle famiglie hanno all’interno delle proprie abitazioni dei sistemi e/o dei prodotti tecnologici evoluti, quali domotica/videocitofonia e termoregolazione connessa (ed altro), sinonimo di una forte penetrazione del mondo digitale anche a livello impiantistico.
Purtroppo, la consapevolezza sulle specifiche degli impianti elettrici è ancora bassa:
Questi dati indicano come il processo di ammodernamento del parco installato italiano ed il livello di consapevolezza degli utenti finali sia sicuramente a buon punto, ma preveda ancora ampi margini di miglioramento e, quindi, ottime opportunità di sviluppo e di crescita per tutto il settore elettrico.
I progettisti di impianti elettrici stanno riscontrando una crescente richiesta di soluzioni avanzate e di alta qualità, con un’attenzione particolare rivolta alla sicurezza, all’efficienza energetica e alla distribuzione dati.
La loro progettazione spesso include l’integrazione di tecnologie innovative come la domotica e i sistemi di gestione energetica, che offrono maggior controllo e ottimizzazione dei consumi. I progettisti cercano di rispondere alle esigenze dei clienti fornendo impianti che garantiscano non solo funzionalità avanzate, ma anche sostenibilità nel lungo termine e connettività.
D’altra parte, gli amministratori di condominio sottolineano l’importanza cruciale della manutenzione regolare e dell’adeguamento normativo degli impianti elettrici. Essi evidenziano come interventi mirati possano migliorare significativamente la sicurezza degli edifici e ridurre i consumi energetici, contribuendo così alla sostenibilità ambientale e al contenimento dei costi di gestione.

Particolare attenzione viene posta sull’installazione di sistemi di illuminazione LED e impianti fotovoltaici, che rappresentano soluzioni efficaci per aumentare l’efficienza energetica. Inoltre, gli amministratori si concentrano sulla necessità di aggiornare costantemente gli impianti per conformarsi alle normative vigenti, garantendo così la sicurezza e l’affidabilità delle strutture condominiali.
L’analisi dei dati del rapporto ANIE evidenzia un settore degli impianti elettrici in evoluzione, con una crescente attenzione alla sicurezza, alla qualità degli interventi e all’adozione di tecnologie innovative. Gli installatori italiani dimostrano un alto livello di professionalità e competenza, operando in un contesto che richiede sempre più interventi su tecnologie avanzate come il fotovoltaico e le colonnine di ricarica.
Gli utenti finali dimostrano una elevata accettazione e soddisfazione delle soluzioni evolute, quale la domotica, la videocitofonia e la termoregolazione connessa, il cablaggio strutturato, dimostrando una sempre maggior attenzione verso il mondo tecnologico.
Questi trend suggeriscono una necessità continua di formazione e aggiornamento per i professionisti, oltre a un’attenzione costante alla conformità normativa e alla qualità delle installazioni.
Il futuro del settore sembra orientato verso un mix di tecnologie tradizionali consolidate e nuove soluzioni tecnologiche avanzate, con un focus sempre maggiore sulla sostenibilità e l’efficienza energetica.
