L’obiettivo 2050 è quello di raggiungere una società carbon neutral basata solo sull’uso di fonti di energia rinnovabile (FER) all’interno di un sistema di generazione adeguato in termini di dimensioni e sicuro in termini di continuità.
Per raggiungere questo obiettivo è però necessario riflettere sul sistema elettrico attuale individuandone i limiti e quindi le aree sulle quali intervenire, da qui alcuni obiettivi da mettere in atto entro il 2030. Secondo Italia Solare è necessario un vero e proprio processo di transizione ecologica del settore elettrico basata sulla piena integrazione delle fonti rinnovabili e dei sistemi di accumulo oltre ovviamente alla necessità di digitalizzare e rendere flessibile l’intero sistema. Per ribadire l’importanza di questa trasformazione, Italia Solare ha trasmesso al Ministro della Transizione Ecologica e al Presidente di Arera un position paper “Transizione ecologica e sistema elettrico”.
Un documento nel quale sono indicate le proposte e le azioni che l’Italia dovrebbe intraprendere per il taglio del 55% entro il 2030 delle emissioni di anidride carbonica come richiesto dall’Unione Europea e favorire la transizione ecologica nel settore elettrico entro il 2050 in Italia.
Il principale obiettivo è digitalizzare il sistema elettrico attuale per ottenere un monitoraggio costante e individuare i picchi di consumo e la capacità di fare fronte ad essi con le infrastrutture attuali. Le tecnologie digitali permetterebbero attraverso la raccolta di dati di rendere intelligenti i sistemi attuali modulandone la capacità produttiva senza sprechi o eccessi.
Senza attuare questo monitoraggio il rischio è per il 2030 di fare investimenti sovra dimensionati rispetto alla richiesta di mercato con spese eccessive per la collettività.
Questo significa modificare il concetto stesso di disponibilità di energia, passando dal concetto di fabbisogni di capacità di potenza e di infrastrutture basate sui picchi di consumo a produzione flessibile grazie alle smart grid.
Un altro obiettivo è garantire la flessibilità del sistema elettrico, non solo attraverso la lettura dei dati sui segnali di mercato, ma anche attraverso la realizzazione di una filiera avanzata basata su questi meccanismi:
Questi quattro meccanismi sono possibili solo ribaltando il paradigma della gestione centralizzata delle reti e passando a un meccanismo di interazione tra consumatori e infrastruttura.
Nella rivoluzione energetica 2030 giocano un ruolo fondamentale le fonti energetiche rinnovabili, in particolare quella fotovoltaica che richiede la presenza di impianti di grandi dimensioni a terra sfruttando le aree agricole, di medie e piccole dimensioni su tetti industriali o edifici residenziali per il consumo all’interno delle fabbriche o in casa.
Fondamentale promuovere l’autoconsumo dell’energia prodotta anche in ottica di condivisione e virtuale.
Un nuovo sistema di generazione distribuita che dovrebbe essere in grado di soddisfare la quasi totale richiesta del mercato, portando a una progressiva sostituzione delle centrali termoelettriche.
La diffusione della generazione distribuita richiederà un ruolo sempre più attivo dei distributori, anche in termini di bilanciamento locale delle reti con adeguati servizi e selezione delle risorse.
Per trasformare il sistema elettrico e dare il via al processo di transizione ecologica è necessario focalizzarsi su 5 aspetti chiave: