Rinnovabili: consigli per la ripartenza dopo il lockdown

Da Elettricità Futura e Anev un manifesto per facilitare il raggiungimento degli obiettivi fissati dal Pniec e semplificare le procedure autorizzative
rinnovabili: impianto fotovoltaico ed eolico

Un Manifesto per il futuro, in buona parte ancora da scrivere, dell’energia rinnovabile nel nostro Paese, tanto più importante perché reso pubblico all’indomani di un avvenimento secolare dalla portata globale come il lockdown causato dal coronavirus. A presentare ed illustrare il documento sono stati Elettricità Futura e Anev, accompagnandolo con una puntuale analisi della diffusione delle rinnovabili in Italia e del complesso quadro normativo di riferimento.

Il Manifesto è intitolato “Come migliorare le procedure autorizzative e raggiungere gli obiettivi delle rinnovabili al 2030 – I 5 impegni che le Associazioni chiedono alle Regioni di portare avanti”. Un contributo prezioso per affrontare la transizione energetica del quale si è discusso durante un webinar che ha fra l’altro ospitato gli interventi del Ministro per la Pubblicazione Amministrazione, Fabiana Dadone, e del Ministro per gli Affari regionali e Autonomie, Francesco Boccia.

“Serve un provvedimento mirato alla semplificazione normativa”

Durante il webinar il Presidente di Anev, Simone Togni, ha chiesto espressamente “un provvedimento mirato alla semplificazione normativa, ciò di cui il settore eolico ha bisogno e che rivendica da tempo. È necessario che le procedure autorizzative prevedano un contemperamento dei diritti costituzionali ponendo al primo posto la salvaguardia della salute e poi l’ambiente e il paesaggio. Dare la possibilità al settore eolico di produrre energia pulita contribuendo al raggiungimento degli obiettivi del PNIEC e alla decarbonizzazione dell’economia significa salvaguardare il Pianeta Terra e mettere appunto al primo posto la salute pubblica”.

Simone Mori, Presidente di Elettricità Futura, ha invece sottolineato l’importanza del percorso già avviato dalla filiera industriale in un’ottica di sostenibilità: “Il nostro Paese ha un piano chiaro e condiviso di decarbonizzazione che può essere un fondamentale volano di rilancio per l’economia. Ora è il momento del fare: le imprese hanno le risorse finanziarie e tecnologiche necessarie per traguardare gli obiettivi previsti dal Piano Energia e Clima al 2030 in termini di crescita e occupazione. La vera sfida è quella di un’amministrazione che faciliti gli investimenti, che si assuma le responsabilità dello sviluppo sostenibile, implementando delle procedure autorizzative condivise”.

Gli obiettivi del PNIEC per le fonti rinnovabili

Il ruolo delle Regioni per conseguire i target delle fonti rinnovabili

Nel corso del webinar è stato anche presentato lo studio “Il ruolo delle Regioni nell’implementazione del PNIEC e nel raggiungimento dei target di produzione di energia elettrica da fonte rinnovabile”, curato da Marco Carta e Raffaele Tiscar di Agici. Un’indagine che è stata condotta su quattro regioni campione – Lombardia, Umbria, Lazio e Sicilia – analizzando in particolare tre aspetti:

  1. la dotazione infrastrutturale degli impianti da fonti rinnovabili (eolico e fotovoltaico), delle reti elettriche, dei sistemi di storage e le prospettive future;
  2. il quadro autorizzatorio nazionale e regionale per la costruzione delle suddette infrastrutture;
  3. gli strumenti attivabili per il superamento delle criticità relative alle procedure autorizzative e per il conseguente rapido sviluppo di impianti FER.
Osservatorio Rinnovabili - Le criticità infrastrutturali regionali

Dall’analisi della dotazione impiantistica e dei piani di sviluppo al 2030: le principali criticità emerse

Gli obiettivi PNIEC e le richieste delle associazioni

Ed Elettricità Futura e Anev si rivolgono proprio alle Regioni, sottolineandone il ruolo chiave nell’implementazione del PNIEC e nel raggiungimento dei target di produzione di energia elettrica da fonte rinnovabile, e chiedendo il loro impegno sui cinque aspetti chiave enunciati nel Manifesto.

Il primo punto è incentrato sul ” Rispetto dei termini e poteri sostitutivi”, con le associazioni che chiedono regole chiare e precise per garantire il rispetto dei termini dei procedimenti e la riduzione al minimo dell’impatto di potenziali ritardi o inefficienze, quali l’obbligo di indicare il termine previsto dalla norma vigente per lo specifico provvedimento, quello effettivamente impiegato e le ragioni del ritardo.

Poteri sostitutivi e silenzio/assenso contro le inefficienze burocratiche

E nel caso di inefficienza della Pubblica Amministrazione il Manifesto propone di introdurre dei poteri sostitutivi attribuiti a soggetti apicali in caso di inerzia, oltre che procedimenti disciplinari, risarcimento del danno causato dall’inosservanza dei termini, dolosa o colposa che sia. E anche di promuovere, in alternativa alla previsione di poteri sostitutivi, il ricorso a meccanismi di silenzio/assenso i quali permettano che decorsi inutilmente i termini per l’adozione di un provvedimento, quest’ultimo si intenda positivamente adottato.

Nel secondo punto si parla di “Semplificazioni autorizzative per tipologia d’area”. La ratio è quella di favorire l’individuazione di aree particolarmente vocate allo sviluppo di nuovi impianti rinnovabili, a partire da quelle nelle quali non siano presenti specifici vincoli. Ma laddove quest’ultimi esistano, è allora necessario verificare in tempi rapidi quali siano gli impatti diretti dell’opera sul vincolo e quali i criteri e le opere di mitigazione da introdurre per realizzare l’impianto.

Fasi e tempistiche autorizzazioni FER

Superamento dei pareri negativi e collaborazione rafforzata

Altro elemento del Manifesto sta nel “Superamento dei pareri negativi”. In pratica, si tratta di prevedere massima trasparenza e completezza nella comunicazione delle cause di un parere negativo e introdurre l’obbligo per le amministrazioni che esprimono parere negativo di indicare al proponente le modifiche necessarie a superare il diniego.

Il quarto punto consiste nel “Rafforzamento della collaborazione interna ed esterna”. Anche in questo caso l’attenzione è rivolta verso il funzionamento della Pubblica Amministrazione, alla quale si chiede di migliorare la collaborazione tra uffici e funzioni che si occupano di aspetti diversi, ma anche tra Regioni e Province, per garantire il corretto svolgimento dei procedimenti autorizzativi, evitando per quanto possibile la frammentazione e la segmentazione dei processi.

Digitalizzazione e dematerializzazione

Last but non least, il punto 5 del Manifesto, relativo alla “digitalizzazione e dematerializzazione”. Elettricità futura e Anev sottolineano la necessità di promuovere l’uso di tecnologie digitali che facilitino i rapporti tra imprese e pubbliche amministrazioni, migliorino la trasparenza e la socializzazione del patrimonio di informazioni. Inoltre, agli operatori del settore vanno resi disponibili modelli, check list e portali che guidino nella presentazione delle domande e scandiscano le tempistiche delle fasi dell’iter autorizzativo.

 

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Marco Ventimiglia

Giornalista professionista ed esperto di tecnologia. Da molti anni redattore economico e finanziario de l'Unità, ha curato il Canale Tecnologia sul sito de l'Unità
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