
Parlare di ulteriore benzina messa nel serbatoio non è proprio il massimo, visto che stiamo sì parlando di risorse “pompate” nel sistema finanziario del nostro continente, ma trattandosi di fondi destinati ad agevolare la decarbonizzazione il paragone con un combustibile fossile non è decisamente il più appropriato. Resta il fatto che quanto accaduto pochi giorni fa con l’importante accordo siglato fra la Commissione Europea e la Banca Europea per gli Investimenti (BEI) merita la massima attenzione. La firma congiunta è stata apposta all’intesa per potenziare l’assistenza allo sviluppo dei progetti europei (Project Development Assistance, PDA) nell’ambito del Fondo per l’Innovazione. “L’obiettivo – si legge nel comunicato congiunto della Commissione Europea e della BEI – è quello di offrire un sostegno tecnico e finanziario rafforzato ai progetti di decarbonizzazione innovativa, in linea con il Clean Industrial Deal e con il nuovo assetto del sistema europeo di scambio di quote di emissione (ETS)”.
In particolare, il programma PDA è destinato ad accompagnare i progetti europei non selezionati nei bandi del Fondo per l’Innovazione o quelli che sono ancora in fase di candidatura. Grazie a questo accordo il programma sarà esteso fino al 2028 e potrà supportare fino a 250 iniziative. La dotazione finanziaria complessiva è stata portata da 24 a 90 milioni di euro, “consentendo una maggiore copertura settoriale e un processo di candidatura più snello”.
Wopke Hoekstra, Commissario europeo per l’Azione per il Clima, ha spiegato che “con l’assistenza allo sviluppo dei progetti fornita dal Fondo per l’Innovazione, la BEI sta offrendo un sostegno potenziato a progetti promettenti per la decarbonizzazione. Stiamo gettando le basi per una base industriale competitiva e innovativa, a sostegno degli obiettivi climatici dell’Unione Europea”.
A facilitare l’accordo per un potenziamento del programma PDA ci sono i risultati positivi della prima fase. Nel dettaglio, grazie al Project Development Assistance sono stati sostenuti 62 progetti, di cui 16 hanno poi ottenuto un finanziamento diretto dal Fondo per l’Innovazione, 7 hanno ricevuto risorse da fonti nazionali o altri programmi europei, e uno è stato riconosciuto come progetto di interesse comune dell’UE.
Tornando al recente accordo, prevede l’estensione del sostegno “a nuovi settori chiave per la neutralità climatica, come la mobilità a basse o zero emissioni – incluse le infrastrutture marittime, ferroviarie e stradali – e gli edifici. Sono stati inoltre introdotti nuovi indicatori di performance (KPI) per favorire l’equilibrio geografico e settoriale, promuovere progetti di piccola scala e supportare quelli in fase iniziale”.
Christoph Kuhn, vicedirettore generale del Dipartimento Progetti della Banca Europea per gli Investimenti, ha sottolineato che “con questo nuovo accordo, la BEI non solo consolida i successi precedenti, ma definisce un nuovo standard europeo per il sostegno alle tecnologie pulite e trasformative”.
Una delle novità principali previste nell’intesa riguarda la possibilità per i promotori di presentare direttamente richiesta di assistenza tecnica attraverso la piattaforma “Open PDA” della BEI, senza attendere i bandi del Fondo. Dopo una valutazione preliminare, i progetti ritenuti idonei potranno ricevere supporto, “con l’obiettivo di accrescerne la maturità e la probabilità di successo nei bandi europei”.
Come spiegato nel comunicato congiunto, “l’iniziativa rafforza l’impegno congiunto di Commissione Europea e BEI per sostenere lo sviluppo di progetti ad alto impatto in grado di contribuire alla transizione verso la neutralità climatica e alla crescita di una base industriale pulita e sostenibile in Europa. Il PDA si inserisce nelle priorità strategiche della BEI in materia di azione climatica e innovazione”.
Va infine ricordato che dal 2021 grazie al Fondo per l’Innovazione è stato possibile mobilitare risorse economiche per un ammontare di circa 12 miliardi di euro – provenienti dalle aste del sistema ETS – che sono state impiegate a sostegno di oltre 200 progetti innovativi sviluppati in tutto lo spazio economico europeo.