
L’European Market Outlook for Battery Storage 2025-2029, realizzato da SolarPower Europe, è il report che studia l’andamento del mercato europeo delle batterie e dei sistemi di accumulo e, considerate le unanimi stime di una grande espansione, è facile prevedere l’importanza crescente che assumeranno le analisi di questo tipo.
L’evidenza più importante che scaturisce dal documento è che nel 2024 sono stati installati in Europa 21,9 GWh di sistemi di accumulo di energia mediante batteria (BESS), segnando l’undicesimo anno consecutivo di installazioni record e portando la flotta di batterie totale europea a 61,1 GWh. Tuttavia, il tasso di crescita annuale ha rallentato vistosamente, attestandosi su un +15% nel 2024, dopo tre anni consecutivi nei quali si era addirittura assistito a dei raddoppi della capacità aggiunta.
Un rallentamento della crescita che ci porta al quadro contrastato che l’Outlook presenta per i prossimi anni, con il mercato BESS in Europa che è sì destinato a crescere più rapidamente, ma non ai livelli necessari. In particolare, nello scenario più probabile per il 2025, in Europa saranno installati 29,7 GWh di sistemi di accumulo a batterie, con una crescita annua del 36%. Entro il 2029, poi, il rapporto prevede un aumento di sei volte, raggiungendo quasi 120 GWh, e portando la capacità totale a 400 GWh.

Tuttavia, come detto, questo dato rimane ben al di sotto dei livelli necessari per soddisfare le esigenze di flessibilità in un sistema energetico basato sulle energie rinnovabili. Secondo un altro studio di SolarPower Europe (Mission Solar 2040), la capacità BESS dell’Unione Europea a 27 Paesi deve raggiungere i 780 GWh entro il 2030 per supportare pienamente la transizione energetica.
Walburga Hemetsberger, CEO di SolarPower Europe, sottolinea che “se l’Europa è già entrata nell’era dell’energia solare, l’era dell’accumulo di energia tramite batterie è appena iniziata. Con l’integrazione dell’energia solare in tutto il continente, è giunto il momento per i decisori europei di porre le batterie al centro di un sistema energetico flessibile ed elettrificato”.
Hemetsberger esorta “la Commissione europea a raddoppiare i suoi sforzi in questo ambito e a presentare un piano d’azione dell’UE per l’accumulo di energia, nell’ambito di un più ampio pacchetto sulla flessibilità del sistema energetico. La recente interruzione di corrente nella penisola iberica è un duro promemoria dell’importanza di questo aspetto”.
Oltre all’analisi di mercato, SolarPower Europe formula una serie di raccomandazioni per raggiungere i livelli richiesti di batterie in Europa entro la fine del decennio:
Nel report non manca un approfondimento sulle dinamiche di mercato che stanno caratterizzando l’anno in corso: “La crescita dell’Europa nel 2025 dipenderà dai progetti di batterie su larga scala che entreranno in funzione nel corso dell’anno. Il segmento delle batterie su larga scala sta crescendo rapidamente e, per la prima volta, è destinato a rappresentare la maggior parte delle installazioni di batterie nel continente quest’anno”.
Per quanto riguarda le batterie per utilizzo domestico, che storicamente hanno guidato il mercato europeo dell’accumulo di energia, il 2025 segnerà invece un calo, occupando circa un terzo del mercato. “Con l’attenuarsi degli effetti della crisi energetica e dei relativi programmi di sostegno – si legge –, i cittadini europei sono meno propensi a installare batterie in casa”.
A livello geografico, nel 2024, i primi cinque mercati nazionali hanno aggiunto il 78% della nuova capacità di batterie in Europa. “La Germania ha mantenuto il suo ruolo di leader nonostante un calo delle installazioni residenziali e la lenta adozione di batterie più grandi. Anche il segmento delle batterie domestiche in Italia è diminuito, ma in questo caso l’aumento della capacità del segmento su larga scala ha portato il mercato a nuovi massimi”.

Ed ancora, il Regno Unito ha registrato un calo temporaneo a causa di ritardi nei progetti su larga scala, ma è rimasto comunque a un livello superiore rispetto alle “emergenti” Austria e Svezia, che hanno entrambe raggiunto per la prima volta la scala GWh grazie a una crescita molto forte nel mercato residenziale, commerciale e industriale.