In Italia risale tutto: il Pil, la domanda energetica e le emissioni…

L’analisi trimestrale dell’ENEA evidenzia i molteplici effetti della ripresa economica dopo lo shock del coronavirus. Utilizzo delle fonti fossili in forte ripresa
In Italia risale tutto: il Pil, la domanda energetica e le emissioni

Sulla ripresa economica in atto, nonostante la pandemia continui ad imperversare nel Paese, non ci sono dubbi. Un rimbalzo forte, sottolineato dal governo e dai media, testimoniato a livello generale dall’impetuosa risalita del Pil (+3,9% nel terzo trimestre) e della produzione industriale (+20,2%). Meno enfasi viene invece posta su altre dinamiche in atto che però non sono di minore importanza. Ci riferiamo al caro-energia che peraltro non sta frenando l’aumento dei consumi e delle emissioni di gas serra in Italia.

Dinamiche che non sfuggono all’Analisi trimestrale del sistema energetico nazionale dell’ENEA che per l’intero 2021 prevede una crescita complessiva dei consumi energetici superiore al 7%, purtroppo accompagnata da un incremento quasi analogo delle emissioni climalteranti, il che segnala anche un’insufficiente espansione delle energie rinnovabili.

Balzo della domanda petrolifera

Al riguardo, il report dell’ENEA evidenzia il cospicuo incremento dell’utilizzo delle fonti fossili: nei primi nove mesi del 2021 i consumi di energia sono cresciuti del 9% (+10 Mtep) prevalentemente per la forte domanda di petrolio (+10%, pari a +3,5 Mtep). Un incremento, quest’ultimo, principalmente legato alla ripresa del traffico stradale (+9%) e aereo (+22%).

In forte ripresa anche i consumi di gas naturale che nei primi nove mesi dell’anno appena concluso sono aumentati del 7% (+3 Mtep circa). Ancor più “dolorosa” la rilevazione relativa all’utilizzo del carbone con un incremento del 10% (+0,4 Mtep). A fronte del balzo delle fonti fossili, le rinnovabili sono invece progredite solo dell’1,5% (+0,3 Mtep), mentre le importazioni di energia elettrica hanno registrato un balzo del 66% (+3 Mtep).

domanda energia primaria per fonte- causa aumento emissioni

Domanda energia primaria per fonte – Analisi ENEA

La ripresa delle emissioni

In questo quadro non stupisce quanto registrato nell’Analisi trimestrale ENEA relativamente alle emissioni. Nel periodo gennaio-settembre 2021 sono cresciute di quasi l’8% per effetto, in prevalenza, della ripresa dei consumi nel settore dei trasporti, mentre minore è stato il peso dei settori civile e industriale, nonché marginale quello della generazione elettrica.

Un ritorno alla crescita delle emissioni che di fatto inverte la tendenza che si era messa in moto contemporaneamente all’esplodere della pandemia. Infatti, nei primi nove mesi dell’anno è stato purtroppo “recuperato” il 50% delle emissioni evitate nello stesso periodo 2020. Rimane però positivo il paragone con l’andamento del 2019, rispetto al quale i livelli di CO2 immessi nell’atmosfera restano del 7% inferiori.

Peggioramento dell’indice ISPRED

Una serie di dinamiche che hanno inevitabilmente portato a un netto peggioramento dell’indice ISPRED, con una flessione addirittura del 35%. Stiamo parlando dell’indicatore elaborato da ENEA per misurare l’andamento della transizione energetica nel nostro Paese sulla base di sicurezza del sistema, prezzi dell’energia e decarbonizzazione.

“L’andamento molto negativo del nostro indice – ha spiegato Francesco Gracceva, il ricercatore ENEA che cura l’Analisi – è legato principalmente all’incremento delle emissioni per il maggior utilizzo di fonti fossili soprattutto nei trasporti e negli edifici e mette in luce l’allontanamento dell’Italia dalla traiettoria di decarbonizzazione e dai nuovi obiettivi UE (-55% emissioni al 2030), con consumi ed emissioni che nel 2021 crescono più del doppio rispetto alla media degli aumenti nell’Eurozona”.

Indice di sicurezza energetica

Indice di sicurezza energetica, prezzo dell’energia e decarbonizzazione – Analisi ENEA

Forte accelerazione dei prezzi

Infine, sul fronte dei prezzi, il report ENEA mette in luce la forte accelerazione sui mercati all’ingrosso, fino a nuovi picchi storici del gas (+85% nel terzo trimestre sul trimestre precedente, +430% sul terzo trimestre 2020) e dell’elettricità (+67% e +194% rispettivamente, con un aumento superiore a quello degli altri paesi dell’Unione europea).

E sebbene questi aumenti siano arrivati solo in parte sulle bollette dei consumatori finali, grazie agli interventi di sterilizzazione decisi dal governo, nella seconda metà del 2021 i prezzi del gas sono stati superiori di oltre il 40% rispetto al 2020 per i consumatori domestici e di circa il 100% per le imprese. Nel caso dell’elettricità, i prezzi sono stati superiori di quasi il 50% per i consumatori domestici e di oltre il 50% per le imprese.

prezzo fonti energetiche

Prezzo fonti energetiche per consumatore – Analisi ENEA

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Marco Ventimiglia

Giornalista professionista ed esperto di tecnologia. Da molti anni redattore economico e finanziario de l'Unità, ha curato il Canale Tecnologia sul sito de l'Unità
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