L’Intelligenza Artificiale permetterà lo sviluppo di innumerevoli applicazioni per la Smart Home in grado di generare nuove opportunità di business per le imprese e di fornire un supporto concreto alle persone nell’abitazione.
Secondo la ricerca sulla Smart Home dell’Osservatorio Internet of Things della School of Management del Politecnico di Milano sono tre i ruoli che l’Intelligenza Artificiale può giocare in questo mercato.
“Nei prossimi anni l’Intelligenza Artificiale giocherà un ruolo chiave in questo mercato – ha evidenziato Giovanni Miragliotta, Responsabile scientifico dell’Osservatorio Internet of Things -. Gli algoritmi di machine learning possono migliorare le funzionalità rendendo gli oggetti sempre più intelligenti. Inoltre, può migliorare il funzionamento e la capacità di comprensione degli assistenti vocali e si candida a diventare una vera e propria governante delle nostre abitazioni”.
1 – Oggetti sempre più intelligenti – gli algoritmi di machine learning possono agire “dentro” gli oggetti connessi, consentendo di migliorarne le funzionalità e di elaborare i dati direttamente in locale, senza che sia necessario passare dal cloud. La maggiore potenza computazionale a bordo dei dispositivi fornisce loro un’autonomia decisionale più elevata, portando verso il cloud solo informazioni pre-elaborate e riducendo di fatto la quantità di dati da gestire, con effetti positivi in termini di tempi di elaborazione e storage.
Pensiamo a una videocamera in grado di riconoscere i volti degli utenti in maniera autonoma, oppure a un irrigatore che in base alle condizioni del meteo e di decidere autonomamente quando irrigare.
2 – Gestione degli oggetti con la voce – migliorare il funzionamento e la capacità di comprensione degli assistenti vocali dando istruzioni in modo semplice e naturale, senza la necessità di utilizzare password grazie alla possibilità di riconoscere anche il timbro vocale.
3 – Governante della casa – abilitare servizi di valore: dalla gestione dell’energia alla vigilanza, fino al supporto nel realizzare acquisti. L’utilizzo del machine learning in questo scenario è sicuramente più rilevante: in generale, le tecniche di apprendimento e ottimizzazione alla base dell’Intelligenza Artificiale acquisteranno un ruolo sempre maggiore per affiancare ai servizi più tradizionali nuove logiche in grado di soddisfare – e in molti casi anticipare – i bisogni dell’utente.
Nei prossimi anni lo sviluppo del mercato Smart Home, e più in generale dell’Internet of Things, non dipenderà più solo dalla crescente diffusione di prodotti connessi, o delle loro “tradizionali” funzionalità, ma anche dalla possibilità di pensare ai prodotti come a un canale di vendita, anch’esso intelligente, attraverso cui portare al cliente servizi innovativi o addirittura funzionalità di prodotto avanzate.
“Anche in questo caso l’Intelligenza Artificiale potrà giocare un ruolo chiave: basti pensare a quante opportunità di business potrebbero aprirsi se gli oggetti connessi fossero in grado di arricchirsi di funzionalità acquistandole “in autonomia” (o suggerendone l’acquisto)” ha aggiunto Miragliotta.