Cosa sono le imprese energivore e che obblighi hanno

Le imprese energivore sono realtà che si contraddistinguono per un elevato consumo energetico, di conseguenza monitorate e sottoposte ad alcuni obblighi specifici
le imprese energivore devono rispettare diversi obblighi e normative

Le imprese energivore sono chiamate a rispettare una serie di obblighi, connessi proprio a temi quali la sostenibilità e il consumo di energia. Del resto, l’attenzione all’efficienza energetica e, più in generale, alla gestione responsabile dei consumi energetici, è aumentata notevolmente negli ultimi anni, soprattutto per affrontare la sfida del cambiamento climatico e ridurre l’impatto ambientale delle attività industriali e civili.

Sia l’Unione Europea, sia il Governo italiano hanno progressivamente orientato la normativa verso una riduzione strutturale dell’impatto ambientale, puntando a una gestione più sostenibile delle risorse energetiche e promuovendo politiche che incentivino l’uso di energie rinnovabili e l’adozione di tecnologie più efficienti.
All’interno di questo quadro normativo e strategico, un’attenzione particolare viene riservata alle cosiddette “imprese energivore”.

Che cosa sono le imprese energivore?

Le imprese energivore sono definite tali in quanto si caratterizzano per un elevato consumo energetico, dovuto proprio ai processi produttivi che vi si svolgono. La maggior parte di questi soggetti, infatti, ricade in specifici settori, come ad esempio quello dell’acciaio, del cemento o della chimica. La loro domanda di energia è costante e massiccia, soprattutto se rapportata a realtà produttive di altra natura.

Il MiSE e l’ARERA hanno stabilito specifici parametri per individuare quali sono le imprese energivore operanti sul territorio nazionale, che riguardano il consumo totale di energia e l’intensità energetica. Nel primo caso si è stabilita una soglia di consumo pari a 1 GWh all’anno, valido per tutte le imprese, al di là del loro settore di appartenenza. Nel secondo caso, invece, il parametro è relativo al rapporto tra il costo dell’energia e il valore aggiunto lordo (VAL), che deve essere superiore al 20% e il settore di appartenenza dell’impresa dovrebbe ricadere nell’Allegato 5 delle Linee Guida CE. In alternativa, l’impresa deve essere inclusa nell’Allegato 3 delle Linee Guida CE o negli elenchi delle imprese a forte consumo energetico di CSEA.

imprese energivore cosa sono

Queste imprese rappresentano chiaramente una sfida per il sistema di approvvigionamento, ma soprattutto sono responsabili di consumi elevati (anche di risorse non rinnovabili) ed emissioni in atmosfera. Un impatto ambientale che non si può trascurare e che ha richiesto di stabilire precise regole per queste industrie, pur ricordando che questi soggetti rivestono un ruolo molto significativo all’interno del sistema economico del Paese.

La normativa di riferimento

Il tema delle imprese energivore (o a forte consumo) è trattato a livello normativo, con definizioni, obblighi e regolamentazioni specifici per le realtà produttive che ricadono in questa definizione.

Tra i principali riferimenti c’è senza dubbio il Decreto Legislativo 102/2014, che recepisce la direttiva 2012/27/UE sull’efficienza energetica, che imponeva agli Stati membri di adottare specifiche misure per migliorare l’efficienza energetica in tutti i settori produttivi, con l’obbligo per le grandi imprese di effettuare audit energetici periodici. Il decreto italiano ha recepito quanto previsto dalla direttiva europea, introducendo proprio l’obbligo di diagnosi energetica e incentivando le imprese ad adottare sistemi di gestione dell’energia certificati secondo lo standard UNI EN ISO 50001. Il settore delle imprese energivore diventa, pertanto, un ambito significativo da monitorare, all’interno del quale il concetto di miglioramento è fondamentale.

Successivamente, il Decreto MISE del 21 dicembre 2017, in vigore dal 2018, ha abbassato la soglia per la classificazione delle imprese energivore da 2,4 GWh all’anno a 1 GWh, ampliando la platea di soggetti che ricadono sotto la normativa vigente.
Per queste imprese, poi, è stato definito un quadro di incentivazione e supporto per la spesa energetica, che è stato riformato a partire dal 2024.

Imprese energivore: obblighi e agevolazioni

Data la rilevanza delle imprese energivore sia dal punto di vista economico che ambientale, esistono una serie di obblighi normativi a cui queste aziende devono ottemperare, così come un sistema di supporto per l’acquisto di energia.

Prima di tutto, le imprese energivore sono chiamate ad effettuare una diagnosi energetica secondo quanto stabilito dal D.Lgs 102/2014 (e successive modifiche) e conforme alle norme tecniche UNI di riferimento. La frequenza di questi audit è fissata ogni 4 anni e lo scopo è quello di valutare e monitorare i consumi dell’impresa, individuando opportuni interventi di efficientamento. La redazione della diagnosi energetica deve essere effettuata da soggetti qualificati e i risultati vengono trasmessi al Ministero dello Sviluppo Economico.

Inoltre, le aziende sono anche obbligate a effettuare almeno un intervento di efficientamento energetico individuato a seguito della diagnosi, facendo opportuna comunicazione all’ENEA. Il mancato rispetto di questi obblighi espone l’azienda a sanzioni amministrative, che variano da 4.000 a 40.000 euro a seconda dei casi.

Oltre a questi obblighi, è previsto anche un sistema di agevolazioni per le aziende energivore, con meccanismi che sono stati recentemente rivisti, a seguito del DL 131/2023 e le successive variazioni, oltre al decreto ministeriale del MASE sulle condizionalità green del 2024. Le principali misure riguardano degli sconti sugli oneri che vengono pagati in bolletta, gestiti o direttamente dal fornitore sottoforma di sconto o una tantum annualmente, a seconda dell’azienda. Queste agevolazioni si calcolano in base al valore aggiunto e non ai consumi imputabili all’impresa.

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Gaia Mussi

Laureata in Progettazione Tecnologica e Ambientale, da sempre appassionata ai temi della sostenibilità e della tecnologia. Collabora come copywriter con portali, magazine e aziende per la creazione di contenuti inerenti il campo dell’edilizia, della sostenibilità e del risparmio energetico
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