Il fotovoltaico invecchia: perché fare revamping e repowering

L’età media del parco fotovoltaico italiano sale ed è importante intervenire per assicurare una crescita costante della potenza totale installata. Ecco cosa sono il revamping e il repowering fotovoltaici
Fotovoltaico: importante il revamping e il repowering per efficienza impianto

In Italia l’energia solare è molto diffusa e rappresenta una fetta importante nel mix energetico nazionale.

Allo stesso tempo, però, l’età media degli impianti fotovoltaici installati è in costante crescita, attestandosi su circa 8-10 anni. Il tasso di crescita del fotovoltaico oggi è più moderato, ma nei primi anni di diffusione, complici anche le politiche nazionali di incentivazione, la crescita è stata esponenziale. Tutti gli impianti installati proprio in quegli anni, ovvero durante il boom del periodo 2009-2011, iniziano ad invecchiare e alzano l’età media del parco fotovoltaico italiano.

La quota rappresentata dal fotovoltaico nel mix energetico nazionale non ne ha risentito per la continua installazione di nuovi sistemi fotovoltaici sempre più efficienti, ma rimane importante occuparsi della gestione e della manutenzione dei vecchi impianti, che perdono gradualmente potenza. Il decadimento è variabile, ma si attesta circa su perdite di efficienza dello 0,4-0,6 % all’anno.

Per assicurarsi di raggiungere gli obiettivi di produzione di energia da fonte rinnovabile dei prossimi anni, è importante intervenire sui vecchi impianti e favorire un aumento della potenza totale installata.

Scopriamo cosa sono  il revamping e il repowering fotofoltaico

Il revamping fotovoltaico è un processo che prevede la manutenzione dell’impianto fotovoltaico

Il revamping fotovoltaico: cos’è e perché farlo

Il revamping fotovoltaico è un processo che prevede la manutenzione dell’impianto fotovoltaico, con lo scopo di migliorarne l’efficienza. Si tratta di una sorta di “ristrutturazione” che serve a riportare le prestazioni del sistema fotovoltaico a un buon livello, se non alle prestazioni iniziali.

Per fare ciò, si possono eseguire diverse operazioni, a seconda delle problematiche e delle caratteristiche dell’impianto stesso. Ad esempio, talvolta si provvede a sostituire alcuni componenti danneggiati o a risolvere particolari criticità reversibili, se non addirittura a sostituire anche alcuni moduli.

Una delle cause che rende fondamentale il revamping fotovoltaico risiede anche nel fatto che, nei primi anni di diffusione del fotovoltaico, spesso venivano usati materiali e tecnologie peggiori rispetto a quelli attuali e si incontravano maggiori difficoltà tecniche in fase di installazione.

I moduli installati oggi, invece, sono tendenzialmente più affidabili e dovrebbero garantire maggior stabilità delle performance anche in futuro.

Con il passare degli anni, infatti, la tecnologia si è evoluta e si sono consolidate anche le tecniche di indagine sugli impianti esistenti, fondamentali per poter intervenire nel modo più appropriato ed efficace. Alcune problematiche che possono essere rilevate riguardano il surriscaldamento di alcune celle, il degrado dei materiali, le perdite di potenza o anche eventuali rotture del vetro del pannello.

Infine, anche l’inverter può essere oggetto di sostituzione, nel caso in cui i guasti o le interruzioni siano frequenti, provocando ripercussioni sulla resa dell’impianto installato. In ogni caso, le prestazioni dell’impianto possono essere tenute sotto controllo per un certo periodo, attivando un sistema di monitoraggio, in base al quale valutare se intervenire e in che modo.

Il revamping diventa necessario anche nel caso in cui l’impianto non sia più conforme alle norme di riferimento, se è necessario trasferire l’impianto o parte di esso o nel caso in cui ci siano scadenze di garanzie dei vari componenti.

Il repowering fotovoltaico: aumentare la potenza

Il repowering fotovoltaico ha lo scopo di aumentare la potenza nominale dell’impianto fotovoltaico installato e accrescere di conseguenza la produzione di energia. Per fare ciò si possono modificare o sostituire i componenti dell’impianto, evitando quindi di rimuoverlo e sostituirlo con uno nuovo.

In un certo senso, il repowering va oltre il revamping e si pone l’obiettivo di ottimizzare il più possibile il funzionamento dell’impianto, eventualmente superando le prestazioni iniziali. Questo processo permette di dare risposta anche ai cambiamenti di necessità degli utenti che possono verificarsi nel tempo.

Il GSE ha posto dei limiti per il potenziamento degli impianti e obbliga ad affidare a un tecnico specializzato il progetto dell’intervento.

Il repowering fotovoltaico, infine, è anche l’occasione per ammodernare l’impianto e inserire componenti attuali che migliorano le performance dei moduli installati. Si possono ad esempio aggiungere ottimizzatori di potenza o batterie di accumulo, per favorire l’autoconsumo.

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Gaia Mussi

Laureata in Progettazione Tecnologica e Ambientale, da sempre appassionata ai temi della sostenibilità e della tecnologia. Collabora come copywriter con portali, magazine e aziende per la creazione di contenuti inerenti il campo dell’edilizia, della sostenibilità e del risparmio energetico
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