
BloombergNEF (BNEF) ha recentemente diffuso due importanti rapporti – “Power Transition Trends” e “Renewable Energy Investment Tracker” – che attestano entrambi gli importanti progressi globali nella produzione di elettricità da fonti energetiche pulite, con un ritmo di crescita che si può ormai considerare consolidato.
Una prima evidenza è che, per la prima volta in assoluto, le fonti a zero emissioni di carbonio hanno costituito oltre il 40% dell’elettricità generata nel mondo, un livello raggiunto nel 2023. In particolare, l’energia idroelettrica ha rappresentato il 14,7%, mentre l’eolico e il solare insieme hanno contribuito quasi altrettanto con il 13,9%, quest’ultima una percentuale record. La quota del nucleare è stata invece del 9,4%.
Ne consegue una decisa accelerazione nell’adozione dell’energia pulita, come confermato dal fatto che l’eolico e il solare hanno rappresentato quasi il 91% delle nuove aggiunte di capacità energetica netta nel 2023 rispetto all’83% dell’anno precedente, mentre la medesima rilevazione per i combustibili fossili indica un’aggiunta del 6%, il livello più basso di sempre.

BloombergNEF evidenzia poi come il settore delle energie rinnovabili sembra destinato a ripetere un’impresa simile anche nell’anno in corso, “poiché i progetti di energia rinnovabile hanno garantito 313 miliardi di dollari di nuovi investimenti nella prima metà dell’anno, in linea con quanto avvenuto nella prima metà del 2023”.
Nonostante un calo del 4% dovuto a attrezzature più economiche, BNEF sottolinea che la Cina continua a dominare i nuovi investimenti in energie rinnovabili. Gli Stati Uniti sono stati il secondo mercato più grande nella prima metà del 2024 e hanno visto “i livelli di investimento semestrali aumentare del 63% dall’approvazione dell’Inflation Reduction Act”.
L’importanza dei report BNEF è dovuta al fatto che Power Transition Trends costituisce la revisione più completa al mondo di dati sulla capacità energetica e sulla generazione di 140 mercati, capace di evidenziare “le tendenze nella transizione energetica e i progressi che le nazioni stanno facendo verso la decarbonizzazione delle loro economie”.
Quanto al Renewable Energy Investment Tracker, è il conteggio biennale compiuto da BloombergNEF dei nuovi investimenti nella capacità di energia rinnovabile a livello globale, oltre che del capitale che viene raccolto dalle società specializzate nel settore della transizione energetica.
“Abbiamo assistito a un cambiamento radicale nell’energia rinnovabile rispetto a qualche anno fa – afferma Sofia Maia, autrice principale dell’edizione 2024 di Power Transition Trends -. Non c’è più alcun dubbio che quella green rappresenta la più grande fonte di nuova generazione di energia, e questo ovunque tu vada”.
Tra i dati più significativi evidenziati nel Power Transition Trends, c’è quello della capacità globale di generazione energetica totale che ha raggiunto quota 8,9 terawatt nel 2023. Per quanto riguarda il comparto delle fonti rinnovabili, la sola energia eolica rappresenta ora 1 terawatt di capacità installata, un traguardo storico.
Ma il risultato del settore eolico viene “ridimensionato” dalle performance del settore fotovoltaico, con una capacità solare netta di ben 428 gigawatt che è stata aggiunta nel 2023, il che equivale ad un aumento del 76% anno su anno e porta la capacità solare installata globale fino a 1,6 terawatt.
Ed ancora, dieci economie hanno rappresentato quasi tre quarti della produzione totale di energia rinnovabile nel 2023. “La Cina – si legge – ha superato di gran lunga tutta la concorrenza, come ha fatto per un decennio, con quasi un terzo di tutta la produzione globale di energia rinnovabile lo scorso anno. Stati Uniti, Brasile, Canada e India hanno completato la top five, che ha rappresentato il 60% della produzione mondiale di energia rinnovabile lo scorso anno”.
Per quanto riguarda gli investimenti globali nelle energie rinnovabili compiuti nel primo semestre del 2024, il totale di 313 miliardi di dollari è in realtà inferiore agli investimenti registrati nei sei mesi precedenti, ma corrisponde, come detto, alle cifre della prima metà del 2023, il che indica che il settore nel suo complesso sta mantenendo slancio.
“Le major petrolifere potrebbero ridurre la loro attenzione sulle energie rinnovabili, ma questo non ha intaccato gli investimenti globali – spiega Meredith Annex, l’autrice principale di Renewable Energy Investment Tracker -. È chiaro che se ci sono progetti pronti e in grado di andare avanti, il capitale arriverà. L’attenzione dovrebbe comunque essere rivolta alla semplificazione dello sviluppo eolico e solare in tutto il mondo”.
In tema di investimenti la ricerca di BNEF mostra che l’energia solare e quella eolica finora stanno andando diversamente nel 2024. Infatti, gli investimenti solari sono rimasti in crescita anno su anno, raggiungendo i 221 miliardi di dollari. Gli investimenti eolici nella prima metà del 2024 hanno invece raggiunto i 90,7 miliardi di dollari, in calo dell’11% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso.
“L’eolico offshore, dove gli investimenti sono fortemente guidati dai calendari delle aste guidati dai governi, è stato particolarmente in calo – evidenzia BloombergNEF -. Nel frattempo, l’eolico onshore affronta frequenti sfide in merito ai permessi e all’interconnessione alla rete. I progetti eolici stanno ancora andando avanti, ma il settore ha faticato a raggiungere lo stesso cambiamento radicale avvenuto con l’implementazione dell’energia solare”.