Luci ed ombre: un’alternanza che se nella realtà condiziona la resa dei pannelli fotovoltaici, si rivela appropriata anche per definire la situazione del fotovoltaico nel nostro Paese, così come descritta nello studio illustrato in apertura del recente Forum di Italia Solare.
Cominciamo dalle luci, che sicuramente illuminano il settore a livello globale considerato che l’anno prossimo nel mondo il fotovoltaico passerà la soglia dei 1.000 GW di potenza installata. Un livello che nei quattro anni successivi è destinato ad andare oltre il raddoppio, con la stima che indica ulteriori 1.400 GW di potenza installata.
Colpisce anche il raffronto fra “il vecchio e il nuovo”, se è vero che nei prossimi cinque anni il 95% di tutta la nuova capacità elettrica globale arriverà da rinnovabili e più del 50% sarà rappresentata dal fotovoltaico. Il motivo di questi numeri è molto semplice, come ha spiegato Paolo Frankl, direttore Energie Rinnovabili nell’ambito dell’IEA (l’Agenzia Internazionale dell’Energia): il solare e l’eolico sono ormai le soluzioni più economiche a livello mondiale.
Luci che illuminano pure il settore del fotovoltaico italiano, ma sicuramente in modo meno pronunciato. Innanzitutto c’è da sottolineare l’ottenimento di un traguardo che ha anche e soprattutto un valore simbolico, ovvero il raggiungimento del primo milione di impianti fotovoltaici installati.
Per quanto riguarda il consuntivo di fine anno, la stima del rapporto indica una capacità fotovoltaica installata fra i 950 e i 1000 MW contro i 785 MW del 2020. Il che porterà la potenza complessiva disponibile nel Paese oltre i 22 GW e mezzo. Risultati, e iniziamo a parlare delle ombre, che però non devono suscitare alcun entusiasmo…
“Un milione di impianti – ha affermato il presidente di Italia Solare, Paolo Rocco Viscontini – rappresenta una cifra tonda importante che però non deve ingannare: siamo ancora molto lontani dagli obiettivi. A fine 2021 raggiungeremo i 22,5 GW totali, quasi un terzo della Germania che coi suoi quasi 60 GW garantisce al sistema energetico tedesco un significativo vantaggio, in termini di costi dell’energia, a favore delle imprese tedesche rispetto a quelle italiane”.
Nel corso del Forum è stato poi sottolineato come dal 2014 a oggi le nuove installazioni italiane di fotovoltaico, con una media annuale inferiore ai 500 MW di potenza installata, continuano a essere insufficienti per ridurre efficacemente la dipendenza dal gas e quindi per evitare o limitare gli aumenti dei prezzi dell’energia, quest’ultimi purtroppo all’ordine del giorno proprio in queste settimane.
Ed anche guardano alle dinamiche dell’anno che sta per concludersi, purtroppo i dati parlano chiaro e in modo molto negativo. Mentre in Italia (60 milioni di abitanti) nel 2021 si installeranno, come detto, 950-1000 MW, in Ungheria (9,7 milioni) si arriverà a 750 MW, in Belgio (11,5 milioni) 950 MW, in Francia (64,3 milioni) 1900 MW, in Polonia (38 milioni) 2.690 MW, in Spagna (46,7 milioni) 3200 MW, in Olanda (16,7 milioni) 3400 MW, in Germania (83 milioni) 5400 MW.
E fra i vari ostacoli a un pieno sviluppo del fotovoltaico, ce n’è uno davvero tutto italiano. “La tutela dell’ambiente e della salute non deve dipendere dalla tutela del paesaggio”, ha spiegato Rocco Viscontini con riferimento ai numerosi stop autorizzativi agli impianti disposti dalle varie sovrintendenze territoriali.
Si tratta di decisioni, sottolinea Italia Solare, che arrecano “danni giganteschi per tutti gli italiani e per il paesaggio stesso, che pagherà a caro prezzo (e in realtà già sta pagando) queste opposizioni, in termini di siccità e dissesti idrogeologici causati dai sempre più frequenti eventi climatici catastrofici”.