Trecentocinquanta milioni di euro sono una bella cifra, ma a ben guardare il rendering del colossale impianto la cui costruzione contribuiranno a finanziare, ci si rende conto che non si tratta assolutamente di un investimento sovradimensionato. La cifra, sotto forma di prestito, è quella stanziata dalla Banca Europea degli Investimenti (BEI) a beneficio di Northvolt, l’azienda svedese che sta realizzando a Skellefteå, località nel nord del Paese scandinavo, la prima gigafactory europea per produrre celle a ioni di litio.
La stessa BEI aveva già finanziato Northvolt con 52 milioni di euro nel 2018 per realizzare una linea produttiva dimostrativa. Un’ operazione andata a buon fine industriale, con il laboratorio che ha iniziato a produrre le sue celle alla fine del 2019, e che ha fatto quindi da preludio al prestito attuale. In particolare, il finanziamento è supportato dal Fondo europeo per gli investimenti strategici (FEIS), il principale pilastro finanziario dell’Unione europea.
Del resto l’attenzione europea verso Northvolt si fonda su basi solide. Stiamo parlando di un’azienda che si è subito contraddistinta per progetti ambiziosi fondati sempre su una filosofia green, tali da renderla in poco tempo un riferimento per la futura industria europea dell’accumulo.
La gigafactory scandinava, denominata Northvolt Ett, è destinata dunque a divenire un riferimento mondiale nella produzione delle batterie al litio. Nel dettaglio lo stabilimento diverrà operativo nel 2021 e si occuperà della preparazione attiva dei materiali, l’assemblaggio delle celle nonché il loro riciclaggio una volta che saranno giunte a fine vita.
La road map prevede che per l’impianto una crescita produttiva graduale fino al raggiungimento della sua piena capacità. Nella sua fase iniziale la fabbrica produrrà batterie per 16 GWh di capacità all’anno, un risultato che verrà poi incrementato in una fase successiva fino ad arrivare ai 40 GWh che ne costituiranno la capacità annuale definitiva. Va ricordato che le batterie di Northvolt sono progettate per diversi utilizzi, dal settore auto allo stoccaggio della rete, dai dispositivi portatili alle applicazioni industriali.
La scelta di Skellefteå quale sede della gigafactory non è certo casuale. La località si trova infatti in una regione della Svezia che si caratterizza per la presenza di miniere e materie prime utili alla produzione delle celle, oltre a vantare una consolidata consuetudine nei processi di fabbricazione e riciclo. Inoltre, considerata la cospicua disponibilità di energia pulita dell’area geografica, il nuovo impianto di Northvolt potrà utilizzare il 100% di energia rinnovabile nei suoi processi produttivi.
Northvolt, fra l’altro, sta portando avanti il progetto di una seconda gigafactory, questa volta in joint-venture con il gruppo Volkswagen, che sorgerà a Salzgitter in Germania. La capacità produttiva di quest’ulteriore stabilimento sarà di oltre 20 GWh con l’avvio della produzione di celle al litio che è previsto per il 2024.
Il vicepresidente della Commissione europea responsabile dell’Alleanza europea delle batterie, Maroš Šefčovič, ha sottolineato come “la BEI e la Commissione sono partner strategici nell’ambito dell’Alleanza europea delle batterie, che lavorano a stretto contatto con l’industria e gli Stati membri per portare l’Europa alla leadership globale in questo settore strategico. Supportando e questo progetto all’avanguardia, confermiamo la nostra determinazione a rafforzare l’autonomia strategica dell’Europa nei settori e nelle tecnologie chiave”.
Quanto a Northvolt, il suo cofondatore e amministratore, Peter Carlsson, ha ringraziato la BEI che “ha svolto un ruolo fondamentale nel rendere possibile questo progetto sin dall’inizio. Siamo estremamente grati per il sostegno che abbiamo ricevuto da loro e dall’Unione europea. L’Europa deve costruire la propria catena di approvvigionamento per la produzione di batterie su larga scala e la BEI è un’autentica pietra angolare di questo processo”.