Per giocare una partita, nel caso in questione quella della green economy, bisogna innanzitutto conoscere le regole del gioco. Ebbene, dalla recente indagine dell’Ipsos “L’Economia circolare in Italia”, i cui risultati sono stati presentati nel corso di EcoForum 2020, emergono due elementi: da un lato aumentano i cittadini che possono effettivamente “scendere in campo”, ma dall’altro non sono ancora abbastanza.
Una prima importante evidenza dello studio, che ha coinvolto un campione di mille intervistati a rappresentanza della fascia d’età fra 16 e 70 anni, consiste, appunto, nella conoscenza della materia. Infatti, circa il 76% degli interpellati ha saputo dare una definizione corretta del concetto di sostenibilità anche se soltanto il 36% ha dimostrato di possedere una conoscenza approfondita dell’argomento.
Meno positivi i riscontri relativi alla comprensione dell’economia circolare, un ambito dove negli ultimi due anni il bacino dei conoscitori non si è allargato. In particolare, se attualmente 4 italiani su 10 dimostrano di conoscere le dinamiche che caratterizzano l’economia circolare, soltanto 2 su 10 sanno collocarle in questa categoria.
Dall’indagine Ipsos risulta poi che l’83% del campione è disposto ad adottare almeno un comportamento che vada a vantaggio dell’economia circolare, nella maggior parte dei casi con un maggior impegno nello smaltimento dei propri rifiuti. Ma ci sono anche coloro che in nome del riutilizzo delle risorse si dichiarano disponibili ad accettare dei prodotti meno belli esteticamente, seppur non rinunciando alla loro efficacia e performance.
Un capitolo importante della ricerca riguarda il rapporto degli italiani con le istituzioni europee in tema di crescita sostenibile. Ad esempio, su un tema di stretta attualità come il Recovery Fund il 72% degli intervistati ha affermato di ritenerlo importante per un rilancio green dell’economia all’insegna della circolarità, della sostenibilità e della lotta alla crisi climatica.
Per quanto attiene il ruolo giocato dall’Europa nell’indirizzare l’Italia verso uno sviluppo sostenibile, sia dal punto di vista ambientale che sociale, il 61% dei cittadini intervistati lo ritiene importante. Ed ancora, circa la metà del campione ammette di conoscere poco o per nulla il Green Deal europeo. Più dell’80% di coloro che invece si sono fatti un’opinione sull’argomento esprime una valutazione positiva sul Green Deal.
Spostando il focus sulle imprese, con il suo Osservatorio l’Ipsos evidenzia l’esistenza di un interesse diffuso sulla sostenibilità da parte della maggioranza delle aziende italiane. Nel dettaglio, il 60% delle imprese effettua degli investimenti in tal senso mentre il 34% ha deciso di non farlo.
Un dato, quello delle aziende che investono, che però diventa meno positivo andando a scorporarlo. Infatti, soltanto il 24% delle aziende italiane investe sulla sostenibilità “in modo convinto da diversi anni”. Il restante 36% delle imprese lo fa invece con una strategia limitata ad alcuni ambiti o soltanto da poco tempo.