L’economia circolare nell’eolico, seconda vita alle pale

Da Elettricità Futura e Anev un position paper sulle attività necessarie per garantire la gestione sostenibile e circolare delle pale eoliche una volta giunte a fine vita

Qualsiasi apparato, qualsiasi oggetto assemblato dall’uomo prima o poi esaurisce il suo compito e deve quindi essere eliminato o riciclato. Accade, naturalmente, anche alle grandi pale degli impianti eolici nonostante, a vederle lassù, suggeriscano una sorta di immortalità. Ed allora Elettricità Futura e ANEV, in collaborazione con Assocompositi, hanno pensato bene di predisporre un position paper sulle attività compiute dalle aziende del settore eolico per garantire la gestione sostenibile e circolare delle pale eoliche a fine vita e favorire il rinnovamento degli impianti esistenti in ottica Green Deal 2030.

Risultato di un lavoro di gruppo

Un position paper – la cui messa a punto è stata coordinata da Enel, ERG, Vestas ed Enercon – che rappresenta il risultato del lavoro di un gruppo interassociativo a cui hanno partecipato oltre quaranta aziende del settore. Ad ispirarlo una semplice ma efficace considerazione: il parco eolico italiano è sempre più a rischio di obsolescenza, considerando che i primi impianti sono stati costruiti a cavallo tra la fine del secondo e l’inizio del terzo millennio

Nel documento si sottolinea come la maggior parte dei componenti degli impianti eolici italiani sono già conformi all’approccio circolare, tuttavia alcuni apparati e nello specifico le pale delle turbine eoliche, per caratteristiche dimensionali e costruttive, implicano attualmente una gestione di tipo lineare del proprio ciclo di vita.

Impianti eolici: previste dismissioni in aumento

Da qui l’appello delle associazioni del settore, che ritengono indispensabile costituire una filiera del trattamento, ridimensionamento, riciclo e soprattutto riuso economicamente sostenibile dei materiali derivanti dalla dismissione delle pale eoliche. Dismissione che si prevede in incremento nei prossimi anni, sia per il termine della vita utile delle pale, sia per consentire gli investimenti di repowering dei parchi eolici esistenti.

Su questa base il position paper afferma “l’esigenza e l’opportunità che il settore si prepari – insieme altri attori della filiera e agli stakeholders istituzionali – ad affrontare la circolarità di questi materiali compositi. E per centrare l’obiettivo l’intero processo deve essere supportato da un impianto normativo che semplifichi e, ove necessario, supporti anche economicamente la gestione virtuosa dei materiali: grande importanza riveste in tale ambito la definizione del processo per cessazione della qualifica di rifiuto (End of Waste) dei materiali compositi costituenti le pale eoliche, in particolare la vetroresina”.

dismissione impianti eolici

Impianti eolici: pale eoliche in dismissione in Italia nel prossimo decennio stimabile nell’intervallo tra le 30.000 e le 40.000 tonnellate

Gli approcci delle aziende del settore

Per quanto riguarda la sua strutturazione, il position paper è articolato in capitoli attraverso i quali, dopo una descrizione del contesto di riferimento, vengono illustrate le prospettive di dismissione degli impianti eolici più vetusti e le sfide da affrontare oggi per gestire la fine vita delle pale, un periodo che vedrà il tema divenire dimensionalmente rilevante per il numero degli impianti coinvolti.

Ed ancora, dopo un inquadramento normativo nazionale ed europeo sulla gestione dei rifiuti, nel documento vengono descritti gli approcci che le aziende del settore adottano o si prefiggono di adottare per rendere più innovativa e circolare la fine vita delle pale eoliche, anche attraverso la promozione e l’attivazione di call for ideas e sperimentazioni sul trattamento delle pale dismesse.

Vengono altresì illustrati i passi che gli operatori ritengono necessari per la gestione organica del tema, “che non può prescindere da un approccio sinergico tra aziende, associazioni ed istituzioni accomunate dall’obiettivo di chiudere il ciclo dei materiali compositi e delle grandi pale eoliche in particolare”.

grafico dismissione materiali compositi

Il problema della gestione dei materiali compositi a fine vita non riguarda solo il settore eolico, ma coinvolge anche altri settori industriali che li utilizzano nella catena produttiva

 

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Marco Ventimiglia

Giornalista professionista ed esperto di tecnologia. Da molti anni redattore economico e finanziario de l'Unità, ha curato il Canale Tecnologia sul sito de l'Unità
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