
Se si intende rinnovare una casa o un immobile, un aspetto da considerare riguarda sicuramente le detrazioni fiscali per le ristrutturazioni e l’efficientamento energetico. La legge di Bilancio 2019 ha esteso a tutto il 2020 l’Ecobonus 65% o 50% (a seconda degli interventi) e bonus casa 50% per gli interventi sulle singole unità immobiliari e i bonus maggiorati per i condomìni. Se si vuole trasformare l’abitazione in casa domotica è possibile usufruirne. Vediamo come.
Sommario
Bonus casa
Tra le detrazioni fiscali per la casa domotica, possiamo ricordare anzitutto il cosiddetto Bonus per le ristrutturazioni edilizie o Bonus casa, che l’ultima legge di Bilancio ha rinnovato per tutto il 2020 nella misura del 50%.
Il Bonus opera sotto forma di detrazione dall’IRPEF (Imposta sul Reddito delle Persone Fisiche) delle spese sostenute per gli interventi, ripartita in dieci quote annuali costanti e di pari importo nell’anno di sostenimento delle spese e in quelli successivi.
Secondo le indicazioni dell’Agenzia delle Entrate, Il Bonus è riconosciuto sia per la sostituzione dell’impianto elettrico in generale (o per la sua integrazione per messa a norma) sia per una serie di interventi specifici tra cui:
- Citofoni, videocitofoni e telecamere (Sostituzione o nuova installazione con le opere murarie occorrenti)
- Interruttore differenziale (sostituzione o riparazione con innovazioni)
- Installazione apparecchi di rilevazione gas
- Installazione di sistemi di comunicazione, robotica e tecnologici più avanzati, per favorire la mobilità interna ed esterna per i disabili
Per poter usufruire del Bonus non è necessario inviare comunicazioni preventive, ma occorre pagare i lavori con bonifico cosiddetto parlante, inserire nella dichiarazione dei redditi i dati catastali dell’immobile interessato dall’intervento e conservare la documentazione rilevante per il caso di controlli.
Ecobonus
Questa detrazione riguarda (relativamente alla casa domotica) l’acquisto, installazione e messa in opera di dispositivi multimediali per il controllo a distanza degli impianti di riscaldamento, di produzione di acqua calda, di climatizzazione delle unità abitative ed è stata prorogata anch’essa dall’ultima legge di Bilancio a tutto il 2020.
In questo caso la detrazione opera non solo sull’IRPEF ma anche sull’IRES nella misura del 65% delle spese sostenute, sempre da ripartire in 10 rate annuali di pari importo.
Per poter fruire dell’agevolazione, non è necessario effettuare alcuna comunicazione preventiva all’amministrazione finanziaria, ma una volta conclusi i lavori occorre trasmettere all’ENEA una scheda informativa degli interventi realizzati, tramite apposito portale internet e conservare alcuni documenti, tra cui l’asseverazione di un tecnico abilitato che, nel caso dei dispostivi multimediali di cui sopra, può essere sostituita da una certificazione del produttore che attesti il rispetto dei requisiti tecnici di legge.
Detrazione per colonnine di ricarica
Ricordiamo anche la detrazione fiscale per le spese sostenute dal 1° marzo 2019 al 31 dicembre 2021 relativamente all’acquisto e alla posa in opera di infrastrutture di ricarica dei veicoli alimentati ad energia elettrica, ivi inclusi i costi iniziali per la richiesta di potenza addizionale fino ad un massimo di 7 kW.
La detrazione (IRPEF O IRES) va ripartita in dieci quote annuali di pari importo e spetta nella misura del 50% delle spese sostenute, su un ammontare complessivo non superiore a 3.000 euro.
Le modalità per poter fruire della detrazione sono analoghe a quelle del Bonus casa.

Articolo redatto da ANIE CSI, l’associazione che all’interno di ANIE Federazione, rappresenta l’industria dei componenti e sistemi per impianti