Quella della decarbonizzazione è una strada a più corsie

La decarbonizzazione passa attraverso l’elettrificazione, ma non vanno dimenticati gli altri fattori in gioco, come la fattibilità tecnica ed economica e la consapevolezza degli utenti
Decarbonizzazione

Quello verso la decarbonizzazione è un vero e proprio percorso a ostacoli, fatto di opportunità e di sfide. Se da un lato l’obiettivo è chiaro, la strada definitiva non è stata ancora tracciata. L’elettrificazione resta un caposaldo, ma per essere applicata al meglio occorre una valutazione attenta delle tecnologie oggi disponibili e della loro corretta applicazione.

Di questi temi si è parlato in occasione della tavola rotonda “Policy Recommendations: commenti a confronto”, tenutasi durante Heat Pump Technologies 2025.

Oltre il semplice riscaldamento

Un dato su tutti: nel corso del 2024 a Milano la temperatura media è stata più alta di 2,8 °C rispetto agli anni ‘90. Parlare solo di riscaldamento invernale, quindi, significa ignorare una parte importante del problema.

“C’è poi il tema della produzione di acqua calda sanitaria, anch’essa una attività energivora” spiega nel proprio intervento Geert Vos, Managing Director di Daikin Air Conditioning Italia. “Quando facciamo i conti relativi al ritorno dell’investimento, dobbiamo considerare tutti i fattori. Se invece ci concentriamo sul riscaldamento, ricordiamoci che in Italia ci sono già circa 20 milioni di impianti aria-aria usati solo per il 20% durante la stagione fredda. È una opportunità sprecata per la decarbonizzazione. Infine, pur avendo un ruolo chiave per il futuro, il gas R290 non potrà rispondere a tutte le esigenze e pertanto andranno considerati anche altri gas refrigeranti, naturalmente nel rispetto delle normative e a basso GWP”.

Citare l’efficienza energetica viene naturale quando si parla di decarbonizzazione, e altrettanto logico è pensare all’elettrificazione per raggiungere questo obiettivo. Ma non bisogna ragionare in termini assoluti, soprattutto quando in gioco ci sono le esigenze di comfort e sicurezza delle persone.

Tavola rotonda Policy Recommendations HTP 2025

“Dobbiamo stare attenti a non prendere una posizione solo ideologica: l’elettrificazione non deve essere fatta a scapito dei cittadini” ha puntualizzato Alberto Montanini, Direttore Normative e Rapporti Associativi di Immergas. “Al centro di questo enorme cambiamento restano le persone. Pensiamo ad esempio a un edificio ben isolato, nuovo o riqualificato: questo non avrà effetto sulla richiesta di energia per la produzione di acqua calda sanitaria, che pure copre una quota significativa dei consumi totali lungo l’intero anno. Apparecchi ibridi Factory Made, nei quali una pompa di calore elettrica e una caldaia a gas a condensazione dialogano tra loro attraverso una centralina per ottimizzare i consumi, rappresentano al momento una soluzione in grado sia di migliorare il comfort, sia di ridurre le emissioni complessive. Ma si può e si deve andare oltre, ad esempio estendendo la connettività verso la rete per conoscere in qualunque momento i costi e la disponibilità dei diversi vettori energetici. Inoltre, lo stesso apparecchio ibrido Factory Made in futuro potrà essere alimentato con green gas quali biometano, bioGPL, syngas o idrogeno”.

Gli incentivi come chiave per sbloccare il settore

La progressiva dismissione del gas metano a favore di altre fonti più sostenibili e a basse emissioni di CO2 deve tenere conto, oltre che delle pompe di calore, anche di altre soluzioni. Come i sistemi mini VRF, che stanno prendendo sempre più piede in ambito civile e residenziale, oltre che nell’industriale.

“Si tratta di opportunità che toccano l’intera filiera: ovviamente per noi produttori di sistemi a espansione diretta alimentati tramite energia elettrica, ma anche per chi ne è coinvolto in maniera diretta” conferma Marco Bandera, HVAC Sales Director di Hisense Italia. “Penso al mondo della produzione da fonti rinnovabili, quindi il fotovoltaico e l’energy storage. Ma, indipendentemente dalla tecnologia, sarà importante poter contare sulle forme più opportune di incentivazione: abbiamo visto quanto possano spingere il settore e quanto, invece, possano rallentarlo se cancellate o ridotte. Attualmente ritengo che non siano adeguate per raggiungere i traguardi che la Comunità europea ci ha posto, e ci auguriamo che le istituzioni possano contribuire attivamente”.

Restando in tema di investimenti e di supporto dei governi, non si può ignorare una considerazione semplice quanto vera: una spesa importante come la sostituzione di un impianto tradizionale con uno a pompa di calore richiede una disponibilità finanziaria non trascurabile.

“Pensare che l’utilizzatore finale decida in tal senso solo per favorire la decarbonizzazione è utopistico” osserva Alfredo Meazza, Country Manager Italy Greece Malta Cyprus di Panasonic Heating & Cooling Solutions. “Il mercato residenziale è uno dei più importanti da questo punto di vista, e qui la pompa di calore ha ancora un tasso di penetrazione molto basso, dunque le potenzialità di crescita sono notevoli. L’industria negli ultimi anni ha spinto molto sul fronte dello sviluppo di nuove tecnologie, sia per i piccoli impianti autonomi che per quelli centralizzati, ma per favorire il cambiamento sono necessarie una maggiore continuità nella politica di incentivazione e una grande stabilità nei costi energetici. Oltre ai meccanismi di recupero dell’investimento nel tempo, sarebbe determinante prevedere forme di finanziamento diretto che possano realmente aiutare i consumatori a sostenere la spesa iniziale. Inoltre, l’introduzione di incentivi basati sull’efficienza, e non solo sul risparmio fiscale, potrebbe costituire un forte stimolo per il settore, favorendo una riqualificazione energetica diffusa”.

L’utente al centro

Mettere l’utente al centro può sembrare quasi uno slogan pubblicitario, eppure è la chiave di volta per ottenere il massimo da qualsiasi tecnologia, soprattutto durate una vera e propria rivoluzione energetica come quella che stiamo vivendo.

smart home

“Talvolta noi addetti ai lavori siamo molto concentrati sulla nostra filiera, sui prodotti che realizziamo e sulle tecnologie che proponiamo, ma dobbiamo essere in grado di far comprendere ai clienti finali quali siano i reali benefici della decarbonizzazione e come ottenerli” conferma Alberto Di Luzio, General Manager di Midea Italia. “Ad esempio, siamo molto concentrati sulle pompe di calore, però dobbiamo osservare il tutto da un punto di vista più ampio. Se ci concentriamo sul residenziale, il sistema-casa è composto da tanti prodotti che possono interoperare tra di loro, sfruttare al meglio le opportunità offerte dall’impiantistica e, magari, andare anche oltre il perimetro dell’abitazione verso la rete per conoscere il momento migliore per consumare o per immettere energia”.

Il cliente finale deve pertanto essere ben consapevole delle potenzialità delle nuove tecnologie che si stanno affacciando sul mercato e che in parte sono già presenti nelle case di molti. Ne è convinto anche Ettore Alfredo Jovane, Vice President, Head of HVAC Business di Samsung Electronics Italia, che nel proprio intervento ha presentato il proprio punto di vista sulla questione.

“Per rendere protagonista il cliente finale nella transizione energetica indispensabile per la decarbonizzazione dobbiamo usare la tecnologia. Un ecosistema digitale a supporto di tutti i sistemi presenti all’interno di un ambiente domestico, dove l’80% della domanda totale di energia è legato a riscaldamento, raffrescamento e produzione di acqua calda sanitaria, può fare una netta differenza in termini di comfort e consumi. La digitalizzazione permette di far dialogare tra loro tutti i sistemi presenti in casa coinvolgendo nel contempo l’utente attraverso il monitoraggio dei consumi, l’automazione, la creazione di routine programmate e la condivisione di report. L’Intelligenza Artificiale, apprendendo le abitudini del consumatore finale, contribuirà in maniera decisiva nell’adozione e nello sfruttamento ottimale di queste tecnologie”.

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Andrea Pagani

Giornalista tecnico, da 25 anni mi occupo della realizzazione di prodotti editoriali (carta, video, web) per vari settori applicativi: dal manifatturiero all'impiantistica, fino all'e-mobility.
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