
Tornare a casa dopo una giornata di lavoro e trovare ogni ambiente alla temperatura perfetta, con la giusta quantità di luce naturale che filtra dalle finestre, il tutto consumando la metà dell’energia rispetto a un sistema tradizionale.
È quello che ipotizza una ricerca condotta dall’Università di Málaga insieme ad Airzone e che promette di trasformare il concetto di comfort domestico.
Il cuore è un algoritmo intelligente che lavora su tre elementi – climatizzazione, tapparelle e illuminazione – in tempo reale, adattandosi continuamente al variare delle condizioni nel corso della giornata.
Se il sole inizia a battere sulla finestra del soggiorno nel pomeriggio, le tapparelle si regolano automaticamente per evitare il surriscaldamento della stanza, semplificando il lavoro del sistema di climatizzazione.
La ricerca, presentata in occasione del congresso CLIMA 2025, ha messo alla prova questo sistema attraverso simulazioni dettagliate su abitazioni reali in tre città europee molto diverse tra loro: Milano, Barcellona e Parigi.
Uno degli aspetti più interessanti di questo approccio è l’autonomia di ogni singolo ambiente. Questo sistema tratta ogni stanza come un microcosmo indipendente, con le sue specifiche esigenze. La camera da letto esposta a nord avrà un comportamento diverso dal soggiorno con le grandi vetrate a sud.
I sensori monitorano costantemente tre parametri chiave: la temperatura interna di ogni ambiente, la quantità di luce naturale disponibile e l’intensità dell’irraggiamento solare diretto.
I risultati ottenuti sono impressionanti: un risparmio energetico che oscilla tra il 40 e il 50% rispetto ai sistemi di climatizzazione tradizionali.
Ma il beneficio non si limita al portafoglio. Il sistema ottimizza anche l’uso della luce naturale, favorendo l’ingresso del sole negli ambienti dove e quando serve. Questo non solo riduce la dipendenza dall’illuminazione artificiale, ma contribuisce anche al benessere psicofisico degli abitanti, dato che l’esposizione alla luce naturale è fondamentale per il nostro ritmo circadiano.
Quello che rende questa innovazione particolarmente interessante è la sua immediata applicabilità. Il sistema può essere infatti implementato utilizzando dispositivi già disponibili nei negozi specializzati. Come spiega Davide Truffo, Responsabile Business Development e Training di Airzone Italia, che ha partecipato attivamente allo studio, l’algoritmo può essere facilmente integrato nei sistemi domotici esistenti senza necessità di investimenti proibitivi.

Questa caratteristica rende la soluzione particolarmente attraente per la riqualificazione energetica di abitazioni già esistenti, un tema cruciale in un paese come l’Italia dove gran parte del patrimonio edilizio necessita di interventi di efficientamento. Non serve demolire e ricostruire: basta installare i dispositivi giusti e lasciare che se ne occupi un algoritmo.
