Confartigianato: 2,8 mln di italiani sono pronti a ristrutturare casa

Un’analisi di Confartigianato evidenzia che 2,8 milioni di italiani sono pronti a ristrutturare casa e che è necessario continuare con la politica di incentivi fiscali per rilanciare il settore
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Un’analisi di Confartigianato sull’utilizzo degli incentivi fiscali per le ristrutturazioni edili e il risparmio energetico rivela che sono 2.771.000 i proprietari di immobili intenzionati ad effettuare un intervento di manutenzione sulla propria abitazione nei prossimi 12 mesi.

Tra ottobre 2010 e luglio 2017 le famiglie italiane hanno speso 169,1 miliardi per ristrutturare casa e per renderla energeticamente efficiente. 

Dall’analisi emerge che sono aumentate le richieste di incentivi per gli interventi di efficientamento energetico: nel 2016 sono state presentate 408.032 domande, per una spesa complessiva di 3,4 miliardi e un aumento del 21,5% rispetto all’anno precedente.

Nel 2015 il valore delle detrazioni Irpef – relative al recupero del patrimonio edilizio e interventi di risparmio energetico – è stato di 5,8 miliardi e precisamente 4.703 milioni di euro per interventi di recupero del patrimonio edilizio e 1.071 milioni di euro per interventi di efficientamento energetico.

Gli incentivi per le ristrutturazioni sono fondamentali per contribuire ad attenuare le difficoltà delle imprese dell’edilizia” ha sottolineato il Presidente di Anaepa Confartigianato Edilizia Arnaldo Redaelli. 

Nel settore delle costruzioni operano 505.433 imprese artigiane pari al 60,2% delle aziende del settore ed è necessario continuare a supportarle in quanto ci sono solo timidi segnali di ripresa.
La produzione del settore nei primi sette mesi dell’anno ha registrato un calo dello 0,4% e nel secondo trimestre di quest’anno l’occupazione è diminuita del 2,1%.

“Per risollevare le imprese delle costruzioni – aggiunge il Presidente Redaelli – bisogna puntare su misure che favoriscano la manutenzione del patrimonio immobiliare. Per questo vanno rese permanenti le detrazioni fiscali per gli interventi di ristrutturazione ed efficientamento energetico degli edifici. Oltre a rilanciare le imprese delle costruzioni, si coglierebbero più obiettivi: riqualificazione del patrimonio immobiliare il 60% del quale risale a prima degli anni ‘70, emersione di attività irregolari e gettito per lo Stato, risparmio energetico e difesa dell’ambiente”.

Sul fronte sostenibilità emerge che gli interventi sostenuti dall’ecobonus hanno prodotto un effetto positivo: dal 2007 al 2016 hanno permesso un risparmio di energia di 12.886 Gwh. Tra le tecnologie che hanno influito maggiormente troviamo la coibentazione di superfici opache e sostituzione di infissi (49,1%) e l’installazione di impianti di riscaldamento efficienti (39,8%).

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Alessia Varalda

Ingegnere elettrotecnico con esperienza come Project Manager presso un'importante multinazionale attiva nel settore dell'energia e dell'automazione. La curiosità verso le tecnologie innovative e le soluzioni all'avanguardia nel mondo delle energie (tradizionali e rinnovabili) mi ha portata a lavorare per 14 anni presso un importante editore di riviste tecniche di settore scrivendo di home&building automation, illuminazione, comfort, efficienza energetica e sostenibilità.
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