Lo scorso 2 dicembre la Commissione europea ha adottato un nuovo e ambizioso pacchetto di misure sull’economia circolare per aiutare le imprese e i consumatori europei a portare a termine la transizione verso un modello economico dove le risorse vengano utilizzate in modo più sostenibile, rafforzando la competitività e creando nuovi posti di lavoro.
Sono, infatti, circa quattordici le tonnellate di materie prime consumate in un anno da ogni cittadino europeo, il quale produce anche cinque tonnellate di rifiuti: cifre allarmanti in un mondo in cui le risorse si stanno esaurendo. Ma una soluzione a questo problema è già disponibile: si può estendere il ciclo di vita dei prodotti grazie a:
Le proposte della Commissione riguardano l’intero ciclo di vita: dalla produzione e il consumo fino alla gestione dei rifiuti e al mercato per le materie prime secondarie. La transizione sarà finanziata da 650 milioni di euro provenienti da “Orizzonte 2020” (il programma di finanziamento dell’UE per la ricerca e l’innovazione), da 5,5 miliardi di euro dei fondi strutturali per la gestione dei rifiuti e mediante investimenti nell’economia circolare a livello nazionale.
Si tratta di misure a 365° che non si concentrano unicamente sulla fase di fine vita e sottolineano la precisa ambizione della Commissione di far emergere modalità innovative e più efficaci di produzione e di consumo. L’economia circolare ha le potenzialità per creare numerosi posti di lavoro in Europa, preservando nel contempo risorse preziose e sempre più scarse, riducendo l’impatto ambientale legato al loro impiego e iniettando nuovo valore nei materiali di scarto.
In particolare, le nuove proposte legislative sui rifiuti definiscono obiettivi chiari in materia di riduzione dei rifiuti e stabiliscono un percorso a lungo termine ambizioso e credibile per la loro gestione e riciclaggio.