Ripartenza: la fine del lockdown risuona di questo termine e lo lega con forza alla qualità dell’aria indoor. Per le aziende del settore climatizzazione, infatti, l’attuale “fase tre” si identifica con una vera e propria strategia che mira principalmente al comfort e alla salubrità degli ambienti interni, siano essi residenziali, pubblici o lavorativi. Senza tralasciare i target di risparmio energetico che contraddistinguono il percorso green del comparto.
Cosa chiede il mercato oggi e come affrontare le complesse sfide del futuro? Le opinioni dei principali player tecnologici italiani confermano la necessità di ricalibrare gli obiettivi, che restano tuttavia ancorati al concetto di benessere. Mentre i modelli di business ampliano gli orizzonti della comunicazione e del rapporto con installatori e clienti finali.
Insieme al comfort, le soluzioni devono garantire sicurezza. La relazione tra qualità dell’aria e coronavirus ha tenuto banco nel dibattito globale dei mesi passati: sebbene conosciamo ancora poco sulle modalità di diffusione e sulla sopravvivenza del virus nelle stanze, la corretta gestione degli impianti di climatizzazione può fare la differenza per limitare le occasioni di contagio negli ambienti chiusi. Lo conferma Marzio Quadri, senior product marketing manager di Daikin Italy: “il focus principale è la qualità dell’aria. Daikin è da sempre impegnata non solo sull’ambiente esterno, promuovendo sistemi 100% elettrici senza emissioni inquinanti locali, ma anche sull’ambiente interno”.
Pensando proprio al trattamento dell’aria interna, l’azienda punta sul nuovo purificatore d’aria. “È basato sull’azione 3C della tecnologia Streamer”:
L’attenzione alla vivibilità dell’ambiente non è una novità imposta dall’emergenza sanitaria, piuttosto un leitmotiv del settore climatizzazione. “Desideriamo favorire il benessere e l’armonia del vivere il proprio ambiente, che sia la casa o il luogo di lavoro. Garantire igiene e salubrità dell’aria indoor è un prerequisito essenziale per questo comfort”, spiega Paolo Caimi, marketing & service manager di Hitachi Cooling & Heating.
La tecnologia FrostWash, lanciata già lo scorso anno, rientra proprio in questa visione strategica: “grazie a questa innovazione si eliminano il 91% dei batteri e l’87% delle muffe presenti sulla superficie dello scambiatore del condizionatore”. Questa funzione, infatti, cattura, congela e lava via polvere, muffe e impurità garantendo una perfetta igiene del condizionatore e un ambiente sano.
Dalla tecnologia alla strategia, lo stop forzato di tutte le attività non sembra avere scardinato le strategie delle aziende del settore. Anzi, chi stava modificando e sviluppando il proprio business ha continuato a farlo, pur contestualizzando l’offerta nelle nuove esigenze del mercato. È questo il caso di Panasonic Air Conditioning, che dal 2016 sta attuando una progressiva trasformazione del proprio business, spostandosi su soluzioni professionali per il riscaldamento e il raffrescamento. “La nostra strategia di mercato non cambierà per effetto dell’emergenza Covid-19 – spiega il country manager Andrea Cetrone -. Puntiamo al raggiungimento graduale di un target di lungo termine; muteranno ovviamente le modalità di implementazione”.
Restano dunque costanti i focus dell’azienda e le tecnologie di riferimento:
Per molte realtà del clima, il post Covid-19 significa dunque riappropriarsi del tempo in sospeso, ribadendo con fiducia i cambiamenti già avviati.
“Il nostro approccio al mercato non è cambiato – conferma Attilio Verzilli, sales manager Italy di Carrier DX -. Stiamo lavorando per salvaguardare la marginalità tra grossista, installatore ed end user, senza creare confusioni distributive e con azioni mirare sui nostri clienti, che sul territorio hanno caratteristiche imprenditoriali differenti”.
L’obiettivo ora è ampliare la gamma residenziale: “l’inserimento di prodotti sempre più smart ci permette di dialogare e interagire con nuovi sistemi domotici come Alexa”.
Anche per Daniele Spizzotin, general manager di Toshiba, la parola d’ordine sembra essere continuità.
“Ritengo che la nostra strategia debba continuare a essere quella messa in atto negli ultimi anni. Ovvero gestione oculata della distribuzione del prodotto, attenzione e cura dei nostri clienti facilitandone il sell-out più che forzandone il sell-in, formazione incessante a favore di progettisti, installatori e rivenditori”.
In questi anni l’azienda ha sempre investito in Ricerca e Sviluppo per rispondere alle esigenze del mercato con soluzioni tecnologiche innovative caratterizzate da qualità, affidabilità e efficienza energetica.
Non possiamo chiaramente negare che il lockdown abbia cambiato il mercato della climatizzazione: timori e difficoltà, soprattutto da parte dei consumatori, frenano la ripresa.
“Per ripartire appieno stiamo impiegando diverse risorse che supporteranno sia la nostra rete di partner sia il consumatore finale – spiega Stefano Negri, marketing director di Mitsubishi Electric divisione climatizzazione -. A questo proposito abbiamo appena presentato la nostra nuova campagna di comunicazione a livello nazionale che si rivolge all’utente finale con il pay off “il piacere del clima ideale”, con un’estensione della garanzia del climatizzatore di 5 anni. Inoltre, supporteremo il nostro network di partner presenti su tutto il territorio nazionale con promozioni e incentivi riservati esclusivamente a loro”.
La ripartenza assume dunque le sembianze di nuovi percorsi promozionali legati alla fidelizzazione di clienti e partner.
“Solcando l’ottica di cooperazione creata questo periodo, siamo focalizzati sulla pianificazione degli asset e sull’integrazione delle strategie internazionali – aggiunge Stefano Magni, marketing manager di Midea Italia -. Con l’obiettivo di rafforzare la promozione delle nostre soluzioni e affermare la brand identity sul panorama italiano, stiamo affiancando agli investimenti in supporto ai clienti partner una campagna radio e digital che accompagnerà i nuovi lanci sul mercato”.
L’attenzione alla vivibilità dell’ambiente resta una costante del settore climatizzazione
Durante il confinamento, le aziende hanno studiato come approcciare questo mercato inevitabilmente cambiato. “Abbiamo creato misure per promuovere un modo nuovo di fare business e creare una diversa sinergia per affrontare il mercato” commenta Ettore Jovane, head of Air Conditioning Business di Samsung Italy.
Anche qui, la priorità è stata mostrare vicinanza al network, condividendo strategie e ipotesi di scenario, reinventando i principali asset e dedicandosi soprattutto a:
“Abbiamo anche investito su iniziative nazionali di Sell Trough per tutta la parte distributiva, soprattutto professionale. Inoltre, è stato implementato un programma di loyalty rivolto ai nostri installatori diretti”.
Qualità dell’aria ed efficienza, sul fronte tecnologico, vicinanza al network e promozione, nei modelli strategici. Il mercato italiano della climatizzazione riparte con le idee chiare e tanta voglia di fare la differenza.