
A un giorno dall’apertura della prima edizione de Le giornate dell’Installatore Elettrico, qual è l’opinione delle principali associazioni di categoria sul settore e sugli eventi correlati?
Ilario Lisei, Presidente ANIE CSI, ha toccato alcune delle tematiche di maggiore interesse per installatori, system integrator e produttori.

Per parlare del 2023 dobbiamo necessariamente accennare anche al 2022 e al 2021. – spiega Lisei – Veniamo da due-tre anni molto particolari, molto positivi devo dire, influenzati ovviamente da numerosi fattori, tra cui pandemia, situazione geopolitica ma anche il sistema incentivante sugli edifici, quindi parliamo di 110, ma non solo.
Partendo da questo ultimo punto, sebbene l’impianto elettrico sia stato al traino nell’ambito dell’edilizia, sta beneficiando delle ristrutturazioni così come il comparto degli installatori dove il mercato è ancora effervescente.
E allo stesso modo, il blocco del 110, giusto o sbagliato che sia, ha prodotto anch’esso un significativo impatto. Escludendo questo però sono stati anni positivi per quanto riguarda il fotovoltaico: noi come associazione non trattiamo inverter e pannelli, che sono il cuore del sistema, bensì i componenti elettrici, quadri, interruttori, canaline, ecc. grazie ai quali il fotovoltaico funziona. Ed è qui che possiamo dire che la componentistica elettrica ha goduto, e in parte sta godendo, anche dell’exploit del fotovoltaico, sebbene incentivi e burocrazia abbiano il loro peso nel favorire le installazioni.
Non possiamo affermare che l’anno in corso stia andando male, sicuramente risente di questa curva di rallentamento che speriamo possa stabilizzarsi e non vada ulteriormente sotto un certo valore. Oggi ci riteniamo abbastanza soddisfatti nonostante non vi sia più il sistema di incentivazione, che era il motore dei lavori di ristrutturazione registrati negli anni passati.
Purtroppo l’attuale scenario geopolitico sta avendo un impatto negativo. – prosegue Ilario Lisei di ANIE CSI – Ci sono degli aspetti per cui, sebbene la componentistica sia costruita in Italia (ma anche in Europa), la materia prima e la relativa disponibilità hanno un peso enorme. Una parte consistente di componentistica elettronica e di materia prima vera e propria, quindi la parte base per realizzare i prodotti, risente degli sbalzi umorali internazionali. Vi è un aspetto positivo generato paradossalmente da un aspetto negativo: negli ultimi anni, a causa di pandemia, guerre e quant’altro, abbiamo preso le misure, modificando le filiere e riprogrammando lo stoccaggio. Ciò ha consentito di essere più resilienti sulle consegne e ottimizzare la distribuzione attraverso canali meglio strutturati garantendo una continuità. Sappiamo bene che, all’interno di una filiera internazionale, l’interruzione di uno qualsiasi dei canali di rifornimento o di produzione crea un danno economico di vaste proporzioni.
Mi sento di esprimere ottimismo pur restando realista. – aggiunge il presidente di ANIE CSI – Sebbene questo mercato sia in fermento, molto dipende anche dalla direttiva europea delle case green, per noi fondamentale, e dalle misure che il nostro Paese intenderà intraprendere. Mi riferisco alle opere di efficientamento e riqualificazione energetica. Gli edifici in Italia sono circa 12,5 milioni (fonte ISTAT 2021); la direttiva europea impone interventi di riqualificazione su almeno il 45%, indipendentemente dalla categoria (residenziale, pubblico o privato). Gli stati membri dovranno infatti introdurre misure di contenimento dei consumi energetici tali da determinare una riduzione della domanda di energia primaria del 16% entro il 2030 e del 22% entro il 2035. Finora grazie al Superbonus sono stati riqualificati circa 460 mila edifici, che corrispondono al 4% circa del totale. La mole di lavoro è ancora molta, considerando che occorre ancora eseguire opere sul restante 41%, senza tralasciare l’impatto economico. In questa direzione, bisogna considerare che l’importo del Superbonus ha consentito di effettuare non solo opere di efficientamento energetico che riguardano la parte elettrica, ma anche opere che includono le facciate, sebbene anch’essa rientri perfettamente nel processo di efficientamento.
Le Giornate dell’Installatore Elettrico sono una proficua occasione di incontro e condivisione, non solo una vetrina, un luogo dove vendere il proprio prodotto. – ha concluso Lisei – In precedenza ho messo in evidenza alcuni fattori che tanto hanno impattato e tanto possono ancora influire su questo comparto: Le Giornate dell’Installatore Elettrico è un evento dove condividere esperienze e impressioni, preparare quello che può essere il futuro dell’installazioni, comprendere in modo approfondito le varie tendenze e saper cogliere tutte le opportunità.
Altro aspetto fondamentale è il discorso della formazione e aggiornamento; la fiera favorisce la diffusione del sapere e la valorizzazione delle competenze. Lo spirito genuino di un evento non si limita soltanto agli aspetti commerciali ma tocca anche quelli umani e per noi di ANIE CSI essere a supporto dell’’installatore è fondamentale.
L’accesso a Le Giornate dell’Installatore Elettrico è gratuito per i professionisti del settore, previa iscrizione sul sito della manifestazione.