
“Il 2024 si è chiuso in un contesto economico incerto, caratterizzato dal rallentamento della manifattura europea, da pressioni inflazionistiche e nuove barriere commerciali”. Situazione complicata, nella quale tenere botta non era affatto scontato, ed è dunque legittima la soddisfazione di Federazione ANIE che sottolinea come “in questo scenario i settori del comparto tecnologico rappresentati si confermano tra i più resilienti del panorama industriale italiano, con un profilo competitivo che trova uno dei suoi punti di forza anche nelle esportazioni verso gli Stati Uniti”.
Le principali risultanze relative all’andamento dell’anno scorso emergono dai preconsuntivi che sono stati recentemente diffusi, appunto, da Federazione ANIE, l’associazione aderente a Confindustria che rappresenta 1.100 aziende ad alta e medio-alta tecnologia, con circa 420.000 addetti, che sono attive nelle filiere dell’Elettrotecnica e dell’Elettronica.
Il segnale più forte evidenziato dai numeri è quello dell’andamento in positiva controtendenza mostrato dai comparti dell’Elettrotecnica e dell’Elettronica. Infatti, i dati indicano per il 2024, rispetto alla media negativa del manifatturiero italiano, un segno più sia con riferimento ai volumi di produzione industriale sia guardando al fatturato a valori correnti.
In particolare, nell’Elettrotecnica ed Elettronica la produzione industriale è cresciuta di un significativo 2,2% mentre la media manifatturiera nazionale ha registrato un arretramento pari al 3,7%. Per quanto riguarda il fatturato totale, nell’Elettrotecnica ed Elettronica è aumentato dello 0,9% a fronte della flessione del 3,5% nella media manifatturiera nazionale.
“Nella media dell’industria manifatturiera italiana – si legge nei preconsuntivi – la contrazione del fatturato è evidente sia sul mercato interno che su quello estero. Invece i settori ANIE, a fronte di una sostanziale stabilità registrata per la domanda interna, hanno visto nel 2024 in crescita la domanda internazionale (+2%)”.
Più nel dettaglio, l’industria Elettrotecnica mostra una dinamica equilibrata tra mercato interno (+2,7%) ed estero (+1,5%). Diversa la situazione per l’Elettronica, che evidenzia una marcata divergenza: da un lato un forte calo sul mercato domestico (-17,8%), dall’altro una crescita maggiormente sostenuta sui mercati esteri (+5,4%).
Nel documento ANIE ci si sofferma sulle principali tendenze che hanno caratterizzato il 2024 per il comparto tecnologico: “L’industria elettromeccanica ha continuato a crescere, grazie alla forte spinta derivante dagli investimenti per la transizione energetica. Il fatturato Italia ha registrato un incremento medio del 4,5% mentre le esportazioni sono aumentate del 7,8%”.

Ed ancora, sul fronte domestico, hanno guidato la crescita i comparti della trasmissione (+7,3%) e, soprattutto, della distribuzione elettrica (+25,1%), sostenuti dall’accelerazione degli investimenti nelle energie rinnovabili, che hanno visto un incremento del 25% nella nuova capacità installata sul territorio nazionale. In flessione, invece, le tecnologie per la generazione da fonti tradizionali (-3%) e quelle destinate all’industria manifatturiera (-1%).
Segnali complessivamente negativi sono invece giunti dall’edilizia, dove il rallentamento della filiera delle costruzioni ha condizionato l’evoluzione delle tecnologie rivolte a questo mercato. In particolare, il comparto dell’Illuminazione ha registrato in media d’anno una contrazione del fatturato a valori correnti del 7,5%.
Il trend in indebolimento ha riguardato anche i comparti Ascensori e Scale mobili, così come i Cavi. Ed in flessione, intorno al 2-3%, è risultata pure la domanda interna di Materiale da installazione. Fa eccezione il comparto Sicurezza e Automazione edifici, che ha mantenuto un trend positivo, pur con una crescita più contenuta rispetto agli anni precedenti.
Per quanto attiene le Tecnologie per l’Industria e i Trasporti, si può parlare di un bilancio d’anno contrastato. “Nel 2024 – si legge – le tecnologie elettroniche destinate all’industria manifatturiera hanno mostrato un andamento medio in flessione. I Componenti elettronici hanno registrato un calo della domanda interna (-6,6%), a fronte di una crescita sostenuta delle esportazioni (+5,4%), mentre l’Automazione industriale ha subito una contrazione marcata sul mercato italiano (-31%)”.
A pesare vari fattori, con l’incertezza sul Piano Transizione 5.0, l’elevato livello delle scorte e il rallentamento dell’economia tedesca che hanno rappresentato alcune tra le principali forze frenanti. In controtendenza l’industria ferroviaria, che continua a crescere in modo sostenuto: il comparto del Materiale Rotabile ha visto nel 2024 un incremento del fatturato del +16,1% sul mercato interno e del +39,7% all’estero.
Di stretta attualità il focus che Federazione ANIE ha dedicato ai possibili effetti delle politiche protezionistiche statunitensi. Innanzitutto, con un valore complessivo dell’esportato di filiera di quasi 4 miliardi di euro nel 2024, il mercato statunitense si è confermato nel 2024 il primo su scala globale per le tecnologie di area Elettronica e il terzo per l’Elettrotecnica (dopo Germania e Francia).

Uno scenario positivo messo ora in discussione: “Attualmente il 40% delle esportazioni di tecnologie elettrotecniche ed elettroniche verso gli USA è esente da dazi, il 16% ha dazi inferiori al 2%, il 30% ha dazi tra il 2% e il 3%. Con un’ipotesi di aumento medio al 20% dei dazi sulle tecnologie europee si avrebbe un impatto di circa 720 milioni di euro sulle esportazioni italiane del settore. I comparti industriali più esposti sono le tecnologie per il Sistema Edificio (livello medio dei dazi attuale, 2,36%) ed Energia (dazi attuali al 2,09%)”.
“I preconsuntivi 2024 confermano la vitalità e la resilienza delle nostre imprese, che continuano a operare con determinazione nonostante una congiuntura economica complessa – ha dichiarato Filippo Girardi, presidente di Federazione ANIE –. L’evoluzione delle politiche commerciali, in particolare quelle della nuova amministrazione americana, rappresenta un fattore di preoccupazione crescente per le imprese del settore.”
Questo scenario di particolare complessità, per il leader di Federazione ANIE, “pone sfide cruciali per le imprese, non soltanto in termini di operatività immediata ma anche nella pianificazione strategica a medio-lungo termine. Di fronte a tali dinamiche, un’Europa economicamente e politicamente unita rappresenta un valore imprescindibile per affrontare con efficacia le tensioni internazionali e garantire stabilità e prospettive di crescita per tutti”.
