SpaceLogic KNX per ripensare la building automation

Smart building chiama, SpaceLogic KNX risponde. Se progettare, realizzare e vivere gli edifici intelligenti richiede oggi più flessibilità, la risposta tecnologica di Schneider Electric alle moderne sfide dell’automazione è nel design semplice e modulare dei nuovi dispositivi da quadro KNX.

Una famiglia di soluzioni smart che soddisfa anche i più complessi desideri dei clienti finali e accompagna la “rivoluzione” del Catalogo KNX 2021. Nel nuovo e pratico formato digitale dell’e-catalog, infatti, Schneider Electric offre tutte le informazioni disponibili sulla gamma Home & Building Automation.

SpaceLogic KNX: i prodotti per gli smart buildingAttuatori SpaceLogic KNX: sguardo al futuro

Entriamo nella nuova era dell’integrazione lanciata da SpaceLogic KNX con gli attuatori per luci e oscuranti. Funzionalità innovative, ma intuitive, arricchiscono gli impianti residenziali e commerciali con la flessibilità del concept “Master + Estensioni”.

Tutti i dispositivi hanno applicativi ETS chiari e facilmente collegabili ai sistemi di controllo dell’edificio. Ma non si tratta di soluzioni statiche: i professionisti possono intervenire in ogni momento per aggiornare il firmware e migliorare ulteriormente l’operatività. Tradotto, le nuove soluzioni KNX non sono solo veloci da implementare, ma anche orientate alle future necessità.

Luce flessibile con il Gateway DALI KNX Pro

Il Gateway DALI KNX Pro garantisce invece un controllo raffinato e dinamico dei sistemi di illuminazione, in conformità con lo standard DALI-2. Anche qui, il punto di forza è nella flessibilità di utilizzo. Ovvero nella possibilità di controllare la luce in ogni sua forma, con il set completo di comandi DT8 per colore e tunable white. Non solo, il gateway abilita anche l’integrazione con l’illuminazione di emergenza a standard DALI. Oltre al controllo di 64 ECG, la soluzione KNX supporta l’installazione di 8 sensori presenza e luminosità DALI-2 Multimaster.

Più potenza, meno distanza: alimentatori SpaceLogic KNX

Innovazione e praticità riguardano anche gli alimentatori. La nuova serie SpaceLogic KNX, nei modelli da 320 mA e 640 mA, permette ai professionisti di raddoppiare la potenza sulla linea. Come? Collegando due dispositivi uguali in parallelo, senza distanza. Insieme al modello da 1280 mA, le soluzioni sono in grado di alimentare più dispositivi KNX TP-256 rispetto ai normali 64 su un segmento di linea bus.

L’intero sistema, lo ricordiamo, può essere efficacemente ampliato senza modificare l’architettura KNX dell’impianto. Flessibilità nei progetti, semplicità nei cablaggi, sostenibilità ed efficienza energetica su tutti i fronti: così SpaceLogic KNX cambia il volto della building automation.

Sul canale Youtube di Schneider Electric, la playlist dedicata all’installazione e alle funzionalità dei dispositivi SpaceLogic KNX

Fotovoltaico in Italia, l’opinione di Fabrizio Limani di Panasonic Solar

L’Italia non solo è ben posizionata geograficamente per trarre il massimo profitto dal fotovoltaico: è anche uno dei principali mercati europei in tema di investimenti per lo sviluppo e l’ampliamento di questa tecnologia.

I moduli fotovoltaici Panasonic sono presenti sul mercato italiano da oltre vent’anni, durante i quali l’azienda giapponese si è posizionata come uno dei brand più affidabili relativamente a pannelli solari per il mercato residenziale e delle piccole imprese.
I moduli Panasonic Solar hanno infatti una produzione di energia al metro quadro fino al 20% superiore rispetto a quelli tradizionali e 25 anni di garanzia di prodotto, caratteristiche fondamentali per questo mercato.

Fotovoltaico in crescita, tra consapevolezza e incentivi

Fabrizio Limani, senior manager solar division Panasonic Solar
Fabrizio Limani, senior sales manager Europa di Panasonic Solar

Fabrizio Limani, senior sales manager Europa di Panasonic Solar, ha scattato per noi una fotografia di questo particolare momento storico.

“In termini generali, è stato un anno difficile per tutti: la pandemia ha inferto un brutto colpo all’economia e a tutt’oggi è difficile fare previsioni. Per il settore fotovoltaico la situazione è leggermente più rosea in quanto c’è una maggiore attenzione da parte dei cittadini rispetto alle energie rinnovabili. Non trascurabile nemmeno la spinta da parte dell’Europa che, nel supporto per la ripresa post Covid, prevede un sostegno concreto per la transizione verde. Questi sono elementi strutturali che ritengo daranno un grande aiuto allo sviluppo del settore fotovoltaico”.

Integrazione tra moduli fotovoltaici Panasonic solar e pompe di calore

Il bonus del 110% sugli interventi di riqualificazione edilizia può essere un’ottima occasione per installare un tetto fotovoltaico che, abbinato alle pompe di calore, fornisce una soluzione per migliorare il confort domestico, ridurre l’importo della bolletta e contribuire al miglioramento dell’ambiente.

Impianto fotovoltaico a tetto con moduli Panasonic Solar

Per valutare con maggiore precisione i vantaggi in termini di riduzione della bolletta, è stato analizzato in dettaglio il caso di un’abitazione in Belgio, che disponeva già di un impianto a pompa di calore, e che è stata dotata di pannelli solari HIT KURO Panasonic da 325 watt.

Il consumo di energia era di 12.000 kWh all’anno, abbastanza equamente suddiviso tra le tariffe diurne e notturne. Fra i requisiti di progetto è stato necessario tenere conto della particolare conformazione del tetto, sul quale un lucernaio e un camino riducono lo spazio disponibile per i pannelli. Per questo motivo sono stati scelti i moduli Panasonic che, con una produzione di energia al metro quadro fino al 20% superiore rispetto a quelli tradizionali, sono particolarmente adatti quando ci sono limiti di spazio.

Da notare che l’efficienza per metro quadrato dei pannelli solari è molto più importante della loro potenza nominale, in particolare in ambito in ambito residenziale dove l’indicazione dei Wp può essere fuorviante in quanto legata alle dimensioni dei moduli. L’evoluzione tecnologica e il calo del prezzo del silicio, infatti, hanno introdotto sul mercato moduli con potenza nominale sempre più elevata (pannelli da 500 Wp non sono più un’eccezione, e sono già apparsi quelli da 600 Wp), ma con dimensioni sempre maggiori.

I moduli sono stati installati sul tetto spiovente della casa con un posizionamento a 30 gradi Ovest e un angolo di 35 gradi. Con questa esposizione l’impianto ha una produzione energetica annua di 10.000 kWh, riducendo i prelievi di energia dalla rete di circa l’80%, con un evidente impatto positivo in bolletta.

I pannelli solari Panasonic HIT KURO da 325 watt si sono rivelati un’ottima scelta anche dal punto di vista estetico: hanno infatti un basso impatto visivo in quanto sia le celle che il backsheet e il telaio sono completamente neri.

TermON: la nuova promozione di HellermannTyton per l’isolamento

Dal 1° marzo al 31 marzo 2021 è attiva la promozione TermON di HellermannTyton dedicata alle guaine termorestringenti e agli accessori per isolare e proteggere le applicazioni elettriche. Presso i distributori di materiale elettrico – aderenti all’iniziativa – è possibile trovare nuovo espositore HellermannTyton con tutto ciò che occorre per un efficace isolamento: guaine con adesivo interno, guaine termorestringenti in pratici dispenser, adesivo termofusibile sempre pronto all’uso.

In cosa consiste TermON?

Recandosi dai distributori aderenti e acquistando almeno € 200,00 di termorestringenti tra le gamme disponibili – Tredux MA47 e His-Pack – si riceve in omaggio il riscaldatore a gas E4500, un dispositivo adatto per riscaldare termorestringenti anche in spazi aperti o dove non è disponibile una presa di corrente.
Pratico e compatto, E4500 viene fornito in un comodo kit, contenente una cartuccia a gas e due ugelli adatti guaine con diametro medio o piccolo.

Scopri in questo video i consigli per utilizzare riscaldatore a gas E4500.

Vuoi sapere sull’iniziativa TermON? Vuoi sapere quali sono i distributori aderenti? Consulta i dettagli della promozione!

Riscaldatore a gas E 4500 di hellermannTyton

Per maggiori informazioni è possibile visitare il sito HellermanTyton o scrivere alla email Marketing@HellermannTyton.it

Nuovo Würth Store nel cuore della città di Bolzano

400 m2, un assortimento di oltre 5.000 prodotti e servizi personalizzati: sono questi i numeri del nuovo Würth Store in pieno centro storico di Bolzano, in via Alto Adige 53. Sempre per parlare di numeri, questo è il 192° negozio Würth in Italia e il settimo in Alto Adige!

La scelta di Würth – azienda specializzata nella distribuzione di prodotti e sistemi per il fissaggio ed il montaggio – risponde all’esigenza di approvvigionare le aziende coinvolte nel progetto di ristrutturazione di Bolzano centro riducendo i tempi di consegna ed evitando le rotture di stock e quindi l’interruzione dei lavori.

Würth Store di Bolzano offre alle aziende e ai professionisti prodotti dei settori edilizia, ferramenta, impiantistica elettrica, idrotermosanitaria, ma anche articoli per falegnami e carpentieri. Tra servizi offerti dal nuovo negozio di Bolzano anche il servizio click and collect.

Questo nuovo punto vendita si inserisce nella strategia di Würth Italia che punta a servizi innovativi per i clienti con l’Automatic Store, il primo concept completamente automatizzato d’Italia che consente l’acquisto in loco e il ritiro degli ordini effettuati online, aperto 24 ore su 24, 7 giorni su 7.

Smart Home all’epoca del Coronavirus: il punto di vista del consumatore

Il 2020, annus horribilis segnato dall’emergenza sanitaria legata al Covid, è stato un periodo particolare per la Smart Home. Oltre ad aver avuto un inevitabile impatto sul mercato dei dispositivi connessi destinati alla casa intelligente, la pandemia ha influito sul comportamento dei consumatori italiani rispetto all’utilizzo di tali tecnologie. Del rapporto tra prodotti Smart per la casa e consumatori si è discusso in occasione del recente convegno “Stay at Home, stay in a Smart Home: la casa intelligente alla prova del Covid”. L’evento è stata l’occasione per presentare la nuova ricerca sulla Smart Home realizzata dall’Osservatorio Internet of Things della School of Management del Politecnico di Milano.

Entriamo nel merito di quanto emerso dai dati raccolti, scoprendo qual è l’attuale interesse dei consumatori nei confronti dei prodotti Smart a uso domestico.

Smart Home: cambia la sensibilità del consumatore italiano

L’utilizzo delle funzionalità Smart dei dispositivi connessi per la casa è aumentato nel corso dell’emergenza sanitaria. Analizzando i dati, emerge che a oggi il 67% dei possessori di prodotti Smart dichiara di utilizzarli spesso.

Alla base del crescente uso dei prodotti intelligenti per la casa si riscontra la convergenza di più fattori combinati. Come conseguenza della pandemia, si è innanzitutto assistito a una crescita della cultura digitale. Il consumatore italiano si è abituato a utilizzare sempre più spesso le tecnologie, come testimoniano i dati relativi ai canali Home Banking, agli acquisti online nonché ad altre attività precedentemente realizzate in presenza.

Siamo inoltre di fronte a un consumatore che ha riscoperto il valore della casa. Tendenzialmente, gli italiani si sono mostrati sempre più sensibili rispetto ai cittadini stranieri sul tema “casa”. La pandemia ha tuttavia contribuito ad accrescere il trend, come riscontrabile da un’aumentata quota di consumatori che sta facendo o ha in programma di eseguire interventi finalizzati a migliorare la vivibilità della propria abitazione.

Nel contempo è incrementato il numero di attività lavorative o del tempo libero svolte tra le mura domestiche. Molte di queste attività vengono ora supportate dall’uso di oggetti Smart. Un dato interessante riguarda ad esempio gli Home Speaker, utilizzati sempre di più per interagire con gli oggetti connessi della casa.

La prospettiva del consumatore

Rimane sostanzialmente costante il livello di conoscenza dei dispositivi connessi a uso domestico: a fine 2020 il 69% dei consumatori dichiara di aver sentito parlare almeno una volta di Smart Home o di “casa intelligente” (68% nel 2019, 59% nel 2018). Sono soprattutto i più giovani, con età compresa tra i 18 e i 34 anni, a conoscere maggiormente la Smart Home (82% vs 61% dei consumatori, compresi tra i 55 e i 74 anni), insieme a coloro che hanno una maggiore familiarità con le tecnologie. Sulla spinta della crescente vicinanza al mondo digitale, in prospettiva si attende comunque un nuovo incremento nella conoscenza della Smart Home.

Anche la diffusione dei dispositivi connessi all’interno delle case italiane rimane in linea con gli anni passati, a indicazione di come il mercato sia spinto soprattutto da coloro che si sono già avvicinati alla Smart Home ed estendono la quantità di oggetti intelligenti in loro possesso. La quota di consumatori che possiede almeno un prodotto Smart nel 2020 si attesta infatti al 43%, in leggerissimo aumento rispetto ai due anni precedenti (42% nel 2019, 41% nel 2018).

Smart Home: prospettiva del consumatore
Smart Home: prospettiva del consumatore – Osservatorio Internet of Things della School of Management del Politecnico di Milano

Dai dati si rileva inoltre l’esistenza di una fetta cospicua di consumatori che ha già acquistato oggetti Smart, capendone il reale valore. Nel contempo si riscontrano però svariati utenti che sono tuttora inconsapevoli di aver acquistato un prodotto Smart e che di conseguenza non ne utilizzano le funzionalità.

Motivi che spingono all’acquisto di oggetti Smart

Nel ventaglio delle motivazioni che spingono i consumatori ad acquistare oggetti Smart, ai primi posti si confermano bisogni quali la sicurezza e la comodità. Cresce contemporaneamente l’interesse rivolto al controllo dei consumi, quindi all’efficienza energetica.

Impatto del Covid sull’acquisto di prodotti Smart

La pandemia non ha inciso tanto sulla priorità che i consumatori danno all’acquisto di oggetti Smart (solo per il 14% è diminuita, mentre per il 70% è rimasta uguale allo scenario pre-Covid), quanto sul budget da dedicare: oltre il 25% degli italiani ha diminuito la propria capacità di spesa per queste finalità.

Impatto del Coronavirus sulla Smart Home
L’impatto del Covid sulla Smart Home – Osservatorio Internet of Things della School of Management del Politecnico di Milano

Motivi alla base del mancato acquisto

Sul fronte delle motivazioni che spingono al non acquisto di oggetti Smart si riscontrano invece:

Dall’analisi emerge perciò con chiarezza che in molti casi il consumatore non riesce ancora a comprendere pienamente il valore delle soluzioni Smart.

Nuovi servizi per la Smart Home

Nonostante nel mercato sia riscontrabile una maggiore offerta di nuovi servizi associati agli oggetti Smart, solo una percentuale minima di utenti (8%) li ha già attivati. I consumatori si dimostrano tuttavia sempre più interessati all’idea di fruirne. Oltre il 60% evidenzia infatti una propensione all’acquisto di nuovi servizi in futuro.

Entrando nel dettaglio, i servizi che riscuotono maggiore interesse tra i consumatori sono:

Privacy nella Smart Home

Un altro dato significativo emerso nel corso del 2020 rispetto agli anni precedenti si trova in una diminuzione dei rischi percepiti dagli utenti in termini di violazione della privacy. Mentre nel 2019 la quota di consumatori restii a condividere i propri dati personali con le soluzioni Smart per la casa si attestava al 54%, nel 2020 la percentuale scende al 45%. Un segnale positivo che pone ulteriormente in rilievo la crescente confidenza degli italiani con le soluzioni della Smart Home.

Caleffi Code: il riscaldamento è su misura

Cosa significa installare Caleffi Code? Gestire il riscaldamento di casa via app, in poche e semplici mosse. Controllare e programmare, ovunque ci si trovi, la temperatura di ogni ambiente. Aggiungere alla nostra smart home un nuovo tocco di sostenibilità e design.

Il sistema di termoregolazione smart multizona risponde efficacemente alle esigenze di una nuova quotidianità. Quella dello smart working, della ridistribuzione degli spazi, del trascorrere molto più tempo tra le mura domestiche. E, in contropartita, dei rinnovati bisogni di risparmio energetico e benessere delle persone.

Perché puntare sul comfort?

Cambia dunque il rapporto con la propria abitazione, crescono la “cultura digitale” e la voglia di investire in soluzioni intelligenti. Qui, il comfort gioca un ruolo fondamentale. Secondo l’ultima ricerca dell’Osservatorio Internet of Things del Politecnico di Milano, infatti, i termostati, le caldaie e i climatizzatori connessi, insieme alla spinta sostenibile da Superbonus ed Ecobonus, guidano l’evoluzione della smart home nel 2020. Un mercato che cresce del 15% rispetto al 2019, in piena pandemia, non può che confermare un percorso ormai avviato. Sempre più italiani conoscono e vogliono sperimentare i benefici del riscaldamento intelligente.

Termoregolazione smart con l'app di Caleffi Code

Ma per farlo, servono soluzioni complete, integrate e semplici da utilizzare. Ecco perché la nuova divisione Caleffi dedicata all’IoT ha lanciato Caleffi Code. Un mix connesso di tecnologia, sostenibilità e design progettato per semplificare la vita domestica.

Caleffi Code: il clima bello, facile e smart

Come creare il clima ideale con Caleffi Code? Quattro componenti si integrano in un unico “cervello” wireless, che controlla la temperatura di ogni ambiente domestico in modo indipendente.

Il sistema digitale è composto da:

Facilmente integrabile nei sistemi di building automation, Caleffi Code aggiunge alle performance e al risparmio energetico uno stile tutto italiano, nel minimalismo delle finiture black e white.

Tutta la flessibilità che serve

Il sistema offre diverse funzioni per “trovare” il clima perfetto in ogni ambiente. Con la programmazione giornaliera guidata dal Wizard, per esempio, si possono creare scenari in base alle abitudini degli utenti. La funzione Holiday evita poi di scaldare l’abitazione mentre i proprietari sono in vacanza. La protezione intelligente, invece, è dedicata alle stanze dei bambini: i genitori possono escludere direttamente via app i comandi manuali del Comfort Control. Infine, una serie di interventi “rapidi” consente di alzare o abbassare le temperature in determinati ambienti senza modificare la programmazione impostata.

Ottenere il massimo del comfort nelle zone più utilizzate e risparmiare nei locali dove il riscaldamento serve meno

Anche sul fronte installazione, Caleffi Code è la soluzione ideale per case, appartamenti e condomini. Il gateway, infatti, può gestire fino a 256 dispositivi e 64 zone contemporaneamente. Attraverso il protocollo MODBUS, poi, l’impianto si integra facilmente ai sistemi di building management preesistenti. In ottica normativa, Caleffi Code rientra tra i sistemi di termoregolazione di categoria VIII, secondo la Direttiva ErP.

Ecco come funziona questa nuova idea di riscaldamento intelligente che conviene a tutti, dagli installatori ai clienti finali, con un occhio di riguardo per l’ambiente.

Specialisti dei moduli Vetro-Vetro: intervista con Paolo Lusiani di Solarwatt Italia

Solarwatt è un brand di riferimento sul mercato europeo per i moduli vetro-vetro ed è uno dei maggiori fornitori di batterie per l’accumulo di energia solare con oltre 50.000 KWh di sistemi venduti a livello globale.

Per quanto riguarda l’Italia, in un anno come il 2020 caratterizzato da una pandemia che ha stravolto le normali dinamiche di approccio al mercato, Solarwatt Italia ha registrato un incremento del 90% delle vendite dei sistemi di accumulo MyReserve 25 rispetto al 2019.

Una strategia ambiziosa: triplicare il business

Paolo Lusiani direttore commerciale Solarwatt Italia

Paolo Lusiani, direttore commerciale di Solarwatt Italia

“Solarwatt Italia ha sviluppato e definito un piano quinquennale di crescita progressiva e strutturata, accompagnato da una rinnovata strategia e un’evoluzione del proprio business model che si concentrerà sempre di più a veicolare le gamme di prodotto attraverso il canale della distribuzione specializzata e non. – spiega Paolo Lusiani, Direttore Commerciale di Solarwatt Italia – Il Company Project è stato presentato al mercato nel mese di maggio 2020 ed è stato denominato GoToMarket: abbiamo ambiziosi obiettivi di espansione nel medio lungo periodo. La valorizzazione dei nostri Partner sarà il fulcro di ogni nostro progetto. La sfida è quella di triplicare la cifra d’affari, ampliando e investendo nell’organico”.

Moduli vetro-vetro, la forza di Solarwatt Italia

I pannelli fotovoltaici realizzati con moduli Vetro-Vetro, costruiti da Solarwatt in Germania, sono caratterizzati da celle inserite tra due lastre di vetro.

Si tratta della soluzione top di gamma per Solarwatt, tanto che i moduli hanno una garanzia di 30 anni sia sulle prestazioni, sia sulla qualità del prodotto: è infatti inclusa l’assicurazione Protezione Completa.

I moduli Vision Vetro-Vetro, oltre a essere altamente performanti, sono estremamente resistenti contro gli agenti atmosferici. Sono leggeri come i tradizionali moduli Vetro-Lamina e facili da installare. Tutta la gamma Vision ha ottenuto la certificazione classe A antincendio, secondo lo standard IEC 61730-2 (UL 790).

Modulo Vetro-Vetro Vision 60M SolarwattOltre ai test standard, i moduli Solarwatt vengono sottoposti a ulteriori test per valutare la risposta in una situazione reale come lo stress sotto carico diagonale. I pannelli vengono quindi posti sotto carichi assimetrici: viene applicato, ad esempio, un peso di compressione più elevato sul bordo inferiore del modulo per simulare lo scivolamento della neve verso il basso.

La composizione dei pannelli Vetro-Vetro Solarwatt ha inoltre la funzione di protezione contro le sollecitazioni meccaniche. I moduli sono in grado di sostenere il peso di un adulto che li calpesti, senza che le celle subiscano un minimo danno.

La nuova generazione di moduli Solarwatt dal design moderno e di alta qualità ha inoltre superato i test di resistenza alla grandine. Il pannello è stato sottoposto alla caduta di chicchi di grandine di diametro 25 mm alla velocità di 83 km/h: la cella non ha subito alcun danneggiamento.

I materiali utilizzati sono inoltre adatti ad affrontare condizioni estreme come la salsedine: i test hanno verificato che le celle non vengono scalfite.

I modelli Vision Vetro-Vetro sono disponibili in due versioni: Vision 60M e Vision 60M Style.

La versione 60M è caratterizzata da un telaio in alluminio e backsheet bianco: il pannello è composto da 60 celle in silicio PERC ad alte prestazioni, mentre il backsheet bianco massimizza i rendimenti.
La versione 60M Style ha invece il telaio in alluminio color nero e il retro translucido. Il pannello è composto da 60 celle in silicio PERC ad alte prestazioni di vetro temperato.

Entrambi dotati di vetro temperato da 2 mm, risultano esteticamente attraenti: un’ottima soluzione per rendere visivamente più elegante l’intero impianto.

Il fotovoltaico raddoppia in Germania. E in Italia?

La riforma della legge EEG (Erneuerbare Energien Gesetz) proposta dal ministro tedesco dell’Energia, Peter Altmaier, riconosce per la prima volta l’obiettivo della neutralità dei gas a effetto serra entro il 2050 (nel solo settore elettrico), e si inserisce in un contesto europeo di forte attenzione alle misure atte a ridurre le emissioni di gas serra.

Lo scorso 11 dicembre, infatti, i capi di Stato e di governo dell’Unione Europea hanno concordato di ridurre le emissioni di CO2 nei Paesi dell’UE almeno del 55% entro il 2030, rispetto all’obiettivo precedente che era del 40%. Questo è ciò che più di 190 Paesi si erano impegnati a realizzare al vertice delle Nazioni Unite sul clima di Parigi cinque anni fa.

Questo accordo, tuttavia, non rappresenta ancora la soluzione definitiva per la riduzione del riscaldamento globale entro la fine del secolo. A corredo dell’approvazione servirebbero infatti interventi concreti e risolutivi da parte degli stati membri.
Anche per questo motivo, la Germania ha deciso di passare entro il 2030 da circa 50 GW a 100 GW, puntando a raggiungere il 65% di fonti rinnovabili elettriche promuovendo il fotovoltaico nelle sue diverse forme (residenziali, commerciali e grandi impianti).

Il fotovoltaico in Italia

Casa con impianto fotovoltaico

Secondo i dati di SMA, l’Italia è tra i pochi paesi nei quali il livello delle installazioni annue resta al di sotto di 1 GW di potenza; in confronto, nel 2020 la Germania ha installato 4,8 GW, la Spagna 2,6, i Paesi Bassi 2,4 e la Polonia 2,2. Tra le cause, il fatto che i grandi impianti sembrino essere ancora un tabù in Italia.

Inoltre, è necessario favorire in maniera decisa la convivenza tra il fotovoltaico e l’agricoltura con soluzioni che possano facilitare lo sviluppo congiunto dei due settori anche attraverso il revamping e repowering degli impianti esistenti.
Senza contare che il fotovoltaico rappresenta una scelta promettente anche per i suoi risvolti occupazionali: secondo Confindustria Energia, in Italia tra il 2018 e il 2030 la progettazione, la costruzione e l’installazione in questo settore genereranno un’occupazione temporanea media di circa 135.000 unità di lavoro annue dirette, indirette e indotte.

Mercato fotovoltaico alla luce del Superbonus 110%

Per chi ha sempre guardato con interesse al fotovoltaico, il Superbonus – introdotto con il Decreto Rilancio – offre un’opportunità: installare pannelli fotovoltaici e sistemi di accumulo sfruttando la maxi-detrazione fiscale del 110%. Ovviamente è necessario valutare con attenzione gli interventi, poiché non è così facile sfruttarlo dato che ci sono diverse condizioni da rispettare.

Bonus ristrutturazioni e Superbonus 110%

Fino a luglio 2020, l’unica forma di incentivazione per chi desiderava installare un impianto fotovoltaico era il Bonus ristrutturazioni, l’agevolazione per gli interventi di ristrutturazione e manutenzione straordinaria che consente di beneficiare di una detrazione del 50% delle spese relative a numerosi interventi fino a un massimo di 96.000 euro complessivi. Il rimborso è suddiviso in 10 rate di pari importo.

Dal 1° luglio 2020 è possibile usufruire del Superbonus 110% che consente di ottenere una detrazione del 110% dei costi per l’installazione di un impianto fotovoltaico e dei sistemi di accumulo. In questo caso il rimborso è suddiviso in cinque anni ed è convertibile in sconto immediato in fattura da parte del prestatore delle opere.

Installazione fotovoltaica residenziale con pannelli Solarwatt

Installazione fotovoltaica residenziale con pannelli Solarwatt

Condizioni per accedere alla maxi detrazione al 110%

Ci sono però delle condizioni: il fotovoltaico è un intervento trainato e quindi è necessario effettuare uno dei tre interventi trainante:

Inoltre è necessario che gli interventi realizzati portino a un doppio salto di classe energetica certificato dall’APE – Attestato di Prestazione Energetica. La Certificazione deve dimostrare l’intervento migliorativo.

Terza condizione per accedere al maxi incentivo del 110% è che l’impianto sia connesso alla rete elettrica e che l’elettricità non auto-consumata istantaneamente o stoccata nelle batterie sia ceduta al Gestore dei Servizi Energetici (GSE).

Superbonus 110%: impatto sul settore del fotovoltaico?

Per approfondire l’argomento abbiamo chiesto ai protagonisti del settore – FIMER, Fronius Italia, Panasonic Solar, Solarwatt, SMA Italia – di raccontarci come si stanno muovendo sul mercato alla luce del Superbonus 110%.

Protagonisti tavola rotonda Fotovoltaico e accumulo superbonus e mobilità elettrica

“Il Superbonus ha suscitato un notevole interesse, ma ha portato anche confusione e incertezza nel mercato: la burocrazia e la complessità del processo hanno, infatti, ostacolato la rapida diffusione dello strumento su tutto il territorio – sottolinea Matteo Poffe National Sales Manager di Fronius Italia -. Fronius Italia si è attivata fin da subito per fornire linee guida e strumenti utili sia agli operatori del settore sia ai clienti finali, così da aiutarli a fare chiarezza sulle opportunità legate non solo a questo incentivo, ma anche all’efficientamento energetico complessivo”.

Difficoltà di approvvigionamento di componenti

“I primi effetti del Superbonus 110% si sono visti a partire dalla fine del 2020. È pertanto prematuro fare un bilancio al momento, ma possiamo sicuramente dire che è partito molto forte. Il successo dell’iniziativa è testimoniato da evidenti segnali lanciati dal mercato – Marco Vergani, Head of Sales Italy di FIMER -. Ad esempio, si registrano già le prime evidenze di uno shortage da parte di alcuni fornitori per specifici componenti. Nel nostro caso la produzione in Italia e la gestione locale del sourcing ci aiuta sicuramente a far fronte alla crescita esponenziale delle richieste ma si tratta, comunque, di un chiaro segnale che la domanda è in forte crescita rispetto alla media del periodo precedente all’entrata in vigore dell’Ecobonus”.

Cresce la domanda di interventi

“Sul Superbonus non possiamo ancora fare un bilancio chiaro, ma possiamo affermare senza dubbio che gli interventi legati a questo incentivo statale stanno crescendo sia in termini di domande sia di installazioni. Il Superbonus si sta quindi rivelando un vettore importantissimo per agevolare gli interventi di efficientamento e riqualificazione energetica con una ricaduta sul nostro settore positiva” aggiunge Paolo Lusiani, Direttore Commerciale di Solarwatt Italia.

Semplificare l’iter burocratico

“È ancora presto per fare un bilancio definitivo. Possiamo comunque confermare che abbiamo già ricevuto numerose richieste da parte dei privati che si stanno attivando, opportunamente indirizzati, a collaborare con i nostri installatori qualificati su tutto il territorio nazionale – dichiara Valerio Natalizia Regional Manager Sud Europa di SMA Italia -. In termini generali la concretizzazione dei progetti è vincolata all’iter burocratico che desta ancora qualche perplessità. Bisogna puntare alla massima semplificazione dei processi. Come SMA abbiamo concepito una soluzione che comprende, oltre a una parte hardware di eccellenza, una serie di servizi volti proprio a velocizzare i processi burocratici necessari a ottenere le agevolazioni fiscali”.

Ancora troppo presto per una valutazione

Tutti concordano sul fatto che è ancora troppo presto per fare un bilancio sul superbonus 110%, come sottolineato da Matteo Poffe di Fronius Italia “i maggiori risultati li vedremo tra la seconda metà del 2021 e prima metà del 2022”.

Dello stesso avviso Fabrizio Limani Senior Sales Manager Europa di Panasonic Solar che rileva che al momento ”è prematuro fare un bilancio. Il superbonus ad oggi ha generato grandi aspettative. Qualcosa si sta muovendo, ma i risultati concreti li vedremo, soprattutto per quanto riguarda il fotovoltaico, probabilmente alla fine dell’estate. Il processo autorizzativo, infatti, un po’ come i blocchi dovuti all’epidemia e la stagione, hanno rallentato lo sviluppo, che comunque vediamo positivo”.

RAEE di illuminazione: 2 miliardi di lampadine riciclate in Europa

2 miliardi di lampadine riciclate in Europa: è il traguardo raggiunto il 10 febbraio 2021 grazie all’impegno delle 19 organizzazioni di Eucolight, l’associazione europea dei sistemi di conformità per i RAEE di illuminazione.

Come ha contribuito l’Italia?

In Italia, Ecolamp ha raccolto circa 170 milioni di sorgenti luminose, pari ad oltre 20 mila tonnellate dal 2008 ad oggi: una quantità sufficiente a coprire 44 volte la superficie di Piazza San Pietro a Roma. Ecolamp conta circa 1.700 punti di raccolta serviti e gestisce ogni anno 3.500 tonnellate di RAEE (Rifiuti da Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche), in particolare sorgenti luminose, apparecchi di illuminazione e piccoli elettrodomestici.

Oltre a gestire la raccolta nelle isole ecologiche comunali, ha sviluppato servizi per installatori e professionisti, organizzando oltre 10 mila missioni all’anno e fornendo servizi a più di 5 mila clienti professionali. L’obiettivo è dare un importante contributo all’economia circolare

Logo Eucolight per 2 miliardi lampadine riciclateCome si è arrivati ai 2 miliardi di lampadine riciclate?

La strada che ha portato alla raccolta di 2 miliardi di lampadine è iniziata nei primi anni 2000, quando l’Unione Europea ha introdotto il principio di Responsabilità Estesa del Produttore (EPR) per i RAEE, ovvero la responsabilità che copre anche la fase post consumo dei prodotti immessi sul mercato. Da allora i produttori di lampadine hanno avuto un obiettivo chiaro: raccogliere e riciclare più lampadine possibile nel rispetto dell’ambiente.
La raccolta e il corretto smaltimento hanno consentito di ridurre l’estrazione di materie prime, vetro, metalli e plastica a supporto della transizione a un’economia circolare.

Consapevolezza per incrementare la raccolta

Per comprendere come i cittadini si pongono verso la raccolta differenziata delle lampadine è stata effettuata a inizio 2020 una ricerca da ricerca GfK Italia in diversi Paesi europei. Risultato? Il 62 per cento del campione italiano conosce i corretti luoghi per il conferimento dei RAEE di Illuminazione e altri apparecchi. In Europa si arriva fino all’88%. I risultati fanno ben sperare, ma ci sono margini di miglioramento.