Trattamenti galvanici: quali vantaggi dalla digitalizzazione

I trattamenti galvanici toccano molti oggetti della nostra quotidianità, più di quanti possiamo immaginare. Occhiali, rubinetti, componenti automotive, elettrodomestici, schede elettroniche, arredamento, fibbie e oggetti preziosi: la galvanica (o galvanostegia) è un processo industriale che prevede il trattamento superficiale di oggetti mediante l’applicazione di un sottile strato metallico tramite azione chimica o elettrochimica.

Il risultato? Ai fini meccanici, i pezzi diventano più resistenti a usura e corrosione; in tema estetico e decorativo, la galvanica dona lucentezza ed esclusività ai prodotti. L’Italia, patria del design, della moda e del manifatturiero di qualità, non può sottrarsi alle sfide che toccano questa particolare filiera. Parliamo soprattutto di sostenibilità, trasparenza, efficienza e controllo dei processi. Obiettivi pienamente raggiungibili grazie alle tecnologie digitali.

Trattamenti galvanici: perché essere green conviene

Per quanto si tratti di una tecnica matura, la galvanica richiede processi complessi e dispendiosi, soprattutto in termini di risorse ambientali. In passato, l’impatto di queste lavorazioni era ancor più significativo: l’energia necessaria per riscaldare i prodotti chimici e la quantità di acqua da utilizzare rappresentavano un serio problema. Oggi è possibile consumare meno e recuperare buona parte delle risorse impiegate, secondo i principi dell’economia circolare.

Ma investire in sostenibilità fa bene, anche economicamente. Il rapporto GreenItaly 2020, realizzato da Symbola e Unioncamere su un panel di 1.000 imprese manifatturiere con 5-499 addetti, conferma che le aziende più green sono anche le più resilienti. Tra le imprese che hanno investito in sostenibilità, infatti, il 16% è riuscito ad aumentare il proprio fatturato, contro il 9% di chi non lo ha fatto.

Gestire materie prime, lavorazione e trasparenza

Non c’è solo l’ambiente, tra le sfide dei trattamenti galvanici. La composizione chimica dei bagni varia molto in base alla commessa. Inoltre, per ottenere lo spessore desiderato bisogna controllare accuratamente parametri quali temperatura, quantità di metallo e acqua, tempo di lavorazione e intensità di corrente.

Insomma, per ottenere risultati in linea con le attese e perfettamente replicabili, è fondamentale utilizzare il giusto mix di materie prime (agenti chimici, sostanze preziose e non, acqua). Bastano un piccolo errore o una banale interruzione per rovinare interi lotti di materiali in un colpo solo. In tema di tracciabilità, infine, conoscere l’origine e le lavorazioni prodotti è una leva strategica di competitività sul mercato, a maggior ragione quando si tratta di made in Italy.

Trattamenti galvanici con processi 4.0 

A fronte di questo industriale tutt’altro che semplice, cosa può fare la trasformazione digitale? Molto, soprattutto nel monitoraggio di tutte le fasi della lavorazione. Dalla tracciatura al processo vero e proprio, fino alla gestione energetica, Schneider Electric accompagna le aziende pronte a innovare con strumenti affidabili, flessibili e scalabili.

La piattaforma EcoStruxure per la fabbrica connessa offre soluzioni per:

Ai vantaggi ambientali, operativi ed economici si unisce l’opportunità del Piano Nazionale Transizione 4.0, ulteriore incentivo a digitalizzare anche il settore dei trattamenti galvanici.

Vitoclima di Viessmann: più comfort e qualità dell’aria

Nell’ambito delle soluzioni per la climatizzazione estiva, l’offerta di Viessmann è estremamente ampia e include dai sistemi mono e multisplit residenziali fino ai dispositivi con tecnologia a fluido variabile VRF per le applicazioni commerciali.

Le soluzioni Vitoclima si adattano con estrema praticità a spazi abitativi dalle differenti esigenze, coniugando la versatilità in termini di design, dimensioni del prodotto e potenzialità, a un’efficienza elevata. Pensiamo al modello lanciato lo scorso anno, Vitoclima 300-Style, chiaro esempio di tecnologia e design di Viessmann.

Vitoclima 232-S, ad esempio, è un modello monosplit capace di raggiungere la classe energetica A+++ garantendo bassi consumi energetici e un’ottima qualità dell‘aria all’interno dell’ambiente.

Aria climatizzata e purificata con Vitoclima

Viessmann Vitoclima

Le unità interne dei climatizzatori Viessmann consentono di ridurre le polveri e gli agenti patogeni – come batteri e virus – grazie all’utilizzo di tecnologie specifiche, come il sanificatore a plasma freddo, la funzione di microfiltrazione dell’aria, fondamentale per filtrare polvere, pollini e altre impurità presenti nell’aria, e quella di deumidificazione, per eliminare l’umidità in eccesso.

La distribuzione dell’aria è poi ottimizzata da funzioni specifiche, come quella dedicata al controllo della velocità della ventola, i programmi che mirano al funzionamento notturno e i sensori di presenza, che aumentano il comfort ambientale senza perdere valore in termini di silenziosità del sistema.

I climatizzatori Vitoclima sono dotati di controllo a infrarossi o a cavo di serie e di connessione WiFi integrata, che rende possibile la gestione e il controllo del funzionamento del climatizzatore da remoto, tramite app da smartphone e tablet.

Un configuratore per scegliere il modello più idoneo

Per aiutare nella scelta del climatizzatore ideale per la propria abitazione e per le proprie esigenze di comfort, Viessmann ha ideato un pratico configuratore online. Grazie a questo strumento, inserendo semplici dati relativi alle caratteristiche delle stanze da climatizzare, viene suggerito il modello più adatto tra le varie proposte. Il configuratore consente anche di inoltrare l’esito direttamente a un installatore Partner per l’efficienza energetica Viessmann per un sopralluogo e preventivo gratuiti.

Smart City e Data Driven: l’importanza dei dati per lo sviluppo delle città

Le città stanno cambiando, è un dato di fatto. I motivi sono molteplici, si modificano le abitudini e il modo di vivere delle persone, nascono nuovi bisogni, subentrano nuove problematiche da risolvere. Infatti, che si tratti di combattere i cambiamenti climatici o di innalzare il livello della qualità della vita delle persone, è inevitabile intervenire sui centri urbani, perché qui si concentrano la maggioranza della popolazione e delle attività umane. Questo significa che il tradizionale approccio alla progettazione urbanistica deve cambiare. Come? In questo momento la risposta è la tecnologia, vista non tanto come soluzione, ma come strumento per attuare nuove strategie. Oggi, se si parla di digital innovation in ambito urbano, si discute inevitabilmente anche di data driven.

Per essere intelligente, fornire servizi efficienti e gestire in modo avanzato le infrastrutture, una città deve necessariamente valutare necessità reali, dando risposte concrete. Per farlo, è fondamentale partire dai dati.

Data driven: l’importanza di raccogliere dati

Anche quando si parla di Smart City, ci si concentra spesso sulle azioni intraprese, sulle innovazioni tecnologiche o sui nuovi servizi introdotti, dando meno rilievo al perché si è arrivati ad una determinata conclusione. In realtà, in una città 4.0 l’approccio alla progettazione urbanistica e alla gestione urbana dovrebbe sempre essere data driven, ossia basato sull’analisi di dati e informazioni raccolti nello stesso centro urbano.

Prendere una decisione basata sui dati la rende teoricamente più efficace e rispondente alle necessità rilevate; allo stesso tempo l’analisi dei dati e l’uso di algoritmi avanzati permette di simulare situazioni attese o risultati altrimenti non prevedibili. I pianificatori delle città del futuro dovranno necessariamente avere confidenza con questi strumenti, al fine di valutare gli impatti di azioni e interventi in un sistema urbano sempre più complesso. Del resto, se le città cambiano è necessario che si evolvano anche gli strumenti urbanistici, nati in un momento storico differente da quello attuale e futuro.

Nel caso dell’approccio data driven, in realtà, si tratta di estendere l’analisi dei dati – già in uso – a situazioni più complesse. Infatti, siamo ormai tutti abituati a prendere decisioni in base ai dati disponibili, come ad esempio avviene quando si decide quale tragitto percorrere per raggiungere una certa destinazione in base all’analisi del traffico. Questa cultura di analisi e uso dei dati va estesa all’intera città e ai fenomeni che impattano sul suo funzionamento.

Riassumendo, quindi, le sfide delle amministrazioni e degli urbanisti sono l’estensione della cultura dell’approccio data driven, la capacità di analizzare grandi quantità di dati e sviluppare algoritmi e l’attenzione alla corretta gestione e protezione del dato.

Città evolvono in base al data driven

Come possono essere utili i dati?

Per favorire un approccio data driven è necessario ricorrere a tecnologie in grado di raccogliere e poi analizzare i dati. La raccolta dei dati può esser eseguita in moltissimi modi, ad esempio installando sensori sui lampioni e in corrispondenza delle infrastrutture urbane o negli edifici, anche se, potenzialmente, ogni oggetto o dispositivo connesso in rete diventa una possibile fonte di raccolta dati. Immaginando di realizzare una rete di sensoristica che copre l’intero territorio urbano, è poi possibile ragionare sui possibili risvolti utili e concreti.

Iniziando dal monitoraggio, ad esempio, potrebbe essere interessante la possibilità di mantenere sotto controllo in modo costante lo stato di salute delle infrastrutture urbane, come strade, rete fognarie e sistemi di distribuzione dell’energia. Raccogliere dati e analizzarli permette non solo di intervenire in modo immediato al momento in cui si riscontra una problematica, ma anche di prevenire guasti, malfunzionamenti o danni, grazie ad una manutenzione periodica ordinaria e mirata.

Altri fattori monitorabili tramite appositi sensori sono l’inquinamento atmosferico e acustico, così da fornire informazioni sufficienti per salvaguardare l’ambiente urbano.

Sensoristica e dati aiutano anche in caso di situazioni di emergenza, raccogliendo e diffondendo informazioni in tempo reale. Anche lo studio di nuovi servizi deve essere basato su un approccio data driven, ad esempio analizzando le abitudini dei cittadini, il loro modo di muoversi e di vivere la città. Nascono da qui una serie di possibilità in ambito trasporti, gestione del traffico, sicurezza, disegno e sviluppo di spazi verdi e pubblici. I dati possono aiutare anche in una gestione più efficiente dei sistemi energetici e idrici, distribuendo le risorse dove e quando servono, senza sprechi o malfunzionamenti.

In sostanza, si studia e governa la città dando risposte (basate sui dati) a domande come: dove vanno le persone? Come e quando si spostano? Che zone sono più o meno frequentate? Dove ci sono criticità in termini di sicurezza? Quali infrastrutture sono utilizzate? Cosa cercano le persone? Che strumenti utilizzano? Quali servizi sono poco usati e quali eccessivamente sotto pressione per le richieste? E così via.

Il servizio di noleggio panni Mewa prima si prova, poi si paga

Il servizio di noleggio panni offerto da Mewa è ormai molto conosciuto e apprezzato.

Offre diversi vantaggi, il primo dei quali legato alla sostenibilità: grazie ai panni riutilizzabili, offre un contributo significativo nei confronti della riduzione degli sprechi.

Ma non tutti hanno compreso le peculiarità di questo servizio o, semplicemente, non sono sicuri che sia adatto alle proprie esigenze. Per questo motivo Mewa ha creato un pacchetto di prova per chi desidera testare il sistema di gestione noleggio panni.

Come funziona il noleggio panni Mewa?

panni Mewa a noleggio

Grazie a questo particolare pacchetto prova, oggi i clienti Mewa possono testare il servizio completo di panni che comprende anche la consulenza e offre loro la possibilità di saggiare il servizio per quattro settimane.

I panni hanno un effetto positivo sul bilancio ecologico per diversi motivi: i panni riutilizzabili sono fino al 35% più efficaci dei materiali usa e getta. Realizzati con filati fini o robusti, a seconda delle tipologie, sono adatti per pulire diverse superfici e per rimuovere sporco di diversa entità. Il servizio di ritiro e consegna è anche particolarmente comodo per l’utilizzatore.

Durante le quattro settimane di prova, un consulente Mewa visita l’azienda cliente per valutare la fattibilità e i benefici e per uno scambio di esperienze. Se il servizio si rivela non adatto all’azienda, la società che sta effettuando il test può recedere dal contratto senza problemi. Se l’azienda è soddisfatta, il contratto viene prolungato.

Perché il noleggio anziché l’acquisto?

I panni Mewa si rivelano particolarmente comodi perché di qualità e sempre puliti. Rispetto a soluzioni usa e getta, si evita di acquistare, lavare, asciugare, sostituire e conservare il materiale. I panni Mewa possono essere riutilizzati fino a 50 volte, mentre le linee di lavaggio e di asciugatura e gli impianti per le acque reflue sono progettati con tecnologie che riducono il consumo di acqua, detergenti ed energia.

Soluzioni Rittal per il mercato energetico del futuro

Il settore energetico si sta trasformando da un modello centralizzato a uno decentralizzato. Le rinnovabili sono la chiave di questa trasformazione. Sono necessarie reti intelligenti, Smart Grid per una gestione dell’energia capillare formato da tanti piccoli impianti. Le aziende del settore devono adattarsi a questo cambiamento: soluzioni Rittal offrono una risposta a tutto questo.

Rittal offre prodotti in ogni settore dell’industria energetica, dalla generazione e trasmissione di energia al consumo. Infatti, le soluzioni Rittal si trovano nelle stazioni di trasformazione, nei quadri di bassa tensione, nelle infrastrutture di ricarica elettrica e nelle applicazioni di stoccaggio di energia.
La gamma si estende dagli armadi, ai sistemi di distribuzione di energia e climatizzazione, fino alle soluzioni per Infrastrutture IT e soluzioni software di Eplan per la progettazione e la pianificazione del sistema.

Per una distribuzione di energia sicura e flessibile Rittal propone i quadri di bassa tensione VX25 Ri4Power, il sistema di sbarre RiLine per applicazioni sia in corrente continua (DC), sia in corrente alternata (AC). Tra le soluzioni disponibili troviamo le unità di raffreddamento ad elevata efficienza energetica che riducono il consumo interno sia nella generazione di energia sia nella trasmissione.
Per semplificarne la progettazione, l’azienda offre tool di ingegneria intelligenti e configuratori.

Vaillant rende smart e connessi i climatizzatori climaVAIR exclusive

Un climatizzatore deve rendere un ambiente confortevole e sano, il tutto con la massima efficienza. Ma ormai siamo abituati anche a poterli controllare con un tocco sullo schermo dei nostri smartphone. Per questo Vaillant ha sviluppato il modulo WiFi per la linea climaVAIR exclusive, utile per gestire a distanza raffrescamento e riscaldamento di casa.

Climatizzatori efficienti e connessi

I climatizzatori Vaillant si basano sulla miglior tecnologia disponibile per assicurare elevate prestazioni e bassi consumi. Come i compressori di ultima generazione, ma anche il gas refrigerante R32, che offre una maggiore efficienza energetica, un minore impatto sul clima (Global Warming Potential – GWP= 675) e una minore quantità di carica necessaria rispetto ai climatizzatori che utilizzano il gas R410 A.

Ora, integrando il modulo WiFI a un climatizzatore climaVAIR exclusive di Vaillant, è possibile controllare e regolare il comfort della propria abitazione ovunque ci si trovi, in modo rapido e intuitivo.

La gestione avviene tramite Ewpe Smart (applicazione gratuita disponibile per sistemi iOS e Android) che consente l’accesso multiplo a tutte le unità presenti.

Il modulo WiFi Vaillant ha inoltre ricevuto il VDE Smart home label Certificates, certificazione che garantisce i criteri chiave di sicurezza e gestione dei dati dei sistemi connessi, per offrire il comfort più smart in totale sicurezza.

La linea climaVAIR exclusive di Vaillant

ClimaVair Exclusive Vaillant

La linea climaVAIR exclusive di Vaillant unisce comfort, purezza dell’aria e prestazioni: permette di raggiungere la temperatura desiderata in breve tempo grazie alla funzione Turbo e consente una distribuzione uniforme e senza fastidiose correnti dell’aria fresca. Merito dei due deflettori, orizzontale e verticale, che oscillano ed evitano la concentrazione del flusso d’aria in un solo punto.

Lo ionizzatore attivo (active ionizer) presente nell’unità interna purifica l’ambiente, mantenendolo fresco, privo di odori, batteri e spore di muffa.

Grazie al gas refrigerante R32, alla tecnologia inverter 3D e alla valvola di espansione elettronica è possibile raggiungere una classe energetica in raffrescamento fino ad A+++ (SEER fino a 8,5).

Quattro sono i modelli monosplit disponibili, con potenze in raffrescamento da 2,7 kW a 7 kW, caratterizzati da elevata silenziosità (24dB alla minima velocità del ventilatore) e da un design pensato per integrarsi con ogni genere di arredamento.
Combinando le unità esterne Dual, Trial o Quadri con le unità interne a parete, cassetta e console si può creare una soluzione di climatizzazione adatta per ogni abitazione.

Vestiti da lavoro per l’estate? Tanto cotone per il massimo comfort

L’abbigliamento da lavoro non è solo uno sfizio: al di là della questione della sicurezza, è importante indossare capi che siano comodi e adatti agli impieghi più gravosi anche in condizioni operative difficili.

Come in estate, quando il caldo si fa sentire e indumenti da lavoro leggeri e traspiranti rappresentano la soluzione migliore.

Per questo U-Power sviluppa soluzioni pensate per rispondere a esigenze di sicurezza, comfort e resistenza tipiche dei professionisti.

Completo U-Power

T-shirt Fluo, per il lavoro ma non solo

La T-shirt Fluo si distingue per i colori sgargianti e per la freschezza del tessuto. Realizzata in 100% cotone fiammato di alta qualità, ottenuto con fili di spessore variabile, è estremamente confortevole, traspirante e delicata sulla pelle.

Offre una vestibilità slim-fit, girocollo a coste e logo ricamato tono su tono, tanto da essere adatta anche da indossare durante il tempo libero.

I colori disponibili sono arancione, giallo, verde e rosa, adatti per creare outfit coordinati con i capispalla e i pantaloni U-Power.

T-shirt Fluo bermuda Mercury U-Power

Pantaloni Mercury, tanto spazio e comodità

Per combinare eleganza e praticità in estate, per esempio, la scelta ideale è il bermuda Mercury della linea Future. Realizzato in tessuto U-4 (U-Power 4 way stretch), garantisce una alta libertà di movimento.

I pantaloni Mercury sono morbidi sulla pelle e idrorepellenti, ma sono anche resistenti e si asciugano velocemente.
Dotati di elastico in vita, i bermuda Mercury sono completi di nastro reflex su passante tubolare posteriore.

Tanto lo spazio per portare con sé telefono, portafogli e piccoli utensili: sono infatti presenti due ampie tasche anteriori, una tasca laterale porta utensili (di tipo multifunzionale, con porta badge a scomparsa), due tasche posteriori (una con pattina e una con chiusura di sicurezza a velcro) e altre due tasche, chiuse con zip in corrispondenza del tascone laterale e della tasca frontale destra.

Sono disponibili in quattro varianti colore: black carbon, deep blue, asphalt grey e asphalt grey green. U-Power ha pensato inoltre alle professioniste, con la variante femminile con dettagli fucsia. Per chi sceglie il colore verde, infine, è possibile mixare l’insieme con la scarpa ultratraspirante Specter della linea Red 360, per un completo da lavoro coordinato.

Un modello da incasso da abbinare alla pompa di calore Aquarea

Per ottenere il massimo dell’efficienza nel riscaldamento, nel raffreddamento e nella produzione di acqua calda sanitaria è buona norma utilizzare una pompa di calore con bollitore, il tutto gestito da una valvola by pass tarabile.

Purtroppo spesso nelle ristrutturazioni non è possibile trovare sufficiente spazio per collocare questi dispositivi.
Per questo motivo Panasonic ha sviluppato un nuovo modello da incasso, compatibile con Aquarea, pensato proprio per interventi di efficientamento in costruzioni già presenti.

L’armadio contenitore richiede infatti un ingombro minimo di soli 36 cm di profondità, risultando così facile da installare in ogni ambiente, compresi negli spazi esterni, ed è compatibile con i sistemi di riscaldamento a pavimento, radiatori e fancoil.

Una soluzione in kit per ogni esigenza

Modello da incasso Panasonic AquareaIl nuovo modello da incasso viene offerto da Panasonic Heating & Cooling Solutions in diverse configurazioni, in base alle necessità.

La prima versione comprende l’unità interna della pompa di calore, un bollitore da 160 litri e la valvola by pass tarabile. In alternativa può essere aggiunto un puffer di acqua tecnica con una zona diretta.

Infine, per esigenze impiantistiche particolari, è disponibile un ulteriore kit che prevede una zona miscelata. Questo è molto utile quando si utilizzano due terminali a temperature differenti dell’acqua (radiante a bassa temperatura, termoarredi ad alta temperatura).

In funzione della classe energetica dell’abitazione, le potenze da 3 a 16 kWt permettono di soddisfare molteplici esigenze, dal monolocale al quadrilocale sino alla villetta. La soluzione da incasso è compatibile sia con Aquarea Alta Connettività che con Aquarea T-CAP.

Un modello da incasso installabile ovunque e comandabile con un clic

Come detto, il nuovo modello da incasso di Panasonic può essere installato in diversi posti in base alla disponibilità. All’esterno, incassato in un muro perimetrale dell’abitazione o al suo interno in un ripostiglio, in un corridoio, in corrispondenza di un balcone o in un locale tecnico.

Per “mimetizzarsi” alla perfezione, le ante dell’armadio possono essere verniciate dello stesso colore della parete in cui è incassato.

Così come avviene con l’intera linea Aquarea, ogni dispositivo può essere gestito attraverso le piattaforme Aquarea Smart Cloud e Aquarea Service Cloud. Si tratta di applicazioni riservate rispettivamente all’utente finale e al tecnico della manutenzione.

Con esse è possibile effettuare l’accensione e lo spegnimento dell’unità e impostare la temperature ambiente e quella di produzione dell’acqua calda sanitaria, oltre a monitorare eventuali malfunzionamenti e consumi energetici.

Lampada Troag, da Foscarini legno e Led per una illuminazione efficiente

Lo svedese è una lingua strana: chiunque si sia imbattuto in un prodotto Ikea sa di cosa parliamo. Non sorprende quindi che un tröag sia una ciotola di legno molto particolare, dalla forma simile a una canoa.

E proprio a questa “ciotola” si ispira la lampada Troag di Foscarini, da sempre attenta alle tematiche legate al design, pensata per abbinare le delicate linee di questo oggetto alle funzionalità pratiche di un sistema per l’illuminazione ad alte prestazioni per ambienti.

Legno e Led per la lampada Troag

Nata per dare più calore e familiarità a una illuminazione funzionale, pensata specialmente per i luoghi di lavoro, Troag ha recentemente beneficiato di un aggiornamento della parte illuminotecnica. Oggi Troag è disponibile in versione Led, utile sia per il risparmio energetico, sia per la praticità di utilizzo. È infatti possibile dimmerare l’intensità luminosa e collegarla a un impianto domotico eventualmente presente in casa o in ufficio.

Lampada Troag
Stop anche al fastidioso riverbero delle lampade omnidirezionali: la luce va esattamente dove serve. Il disegno di Troag permette infatti di sfruttare al meglio il fascio luminoso concentrandolo verso il basso.

All’interno un apposito diffusore contribuisce a una diffusione confortevole della luce e, nel contempo, nasconde le parti tecniche per un effetto estetico ancora più accattivante. Trattandosi di un sistema a sospensione, è possibile inoltre scegliere l’altezza voluta per migliorare l’effetto negli ambienti che si vuole illuminare.

La curvatura a caldo e la lavorazione sui bordi con fresatura a 5 assi esaltano le venature del legno.

Troag è a proprio agio nell’illuminazione di isole in cucina o di piani di lavoro in ufficio. La sua forma pulita e dinamica e l’uso del legno la rendono un oggetto trasversale, adatto a contesti domestici o lavorativi, oltre che agli spazi di home working, diventati una realtà sempre più diffusa. Si presta bene ad inserimenti anche in ambienti di gusto minimale, dove entra con discrezione, portando tutto il calore del legno.

 

99,98% di efficienza contro i virus per i purificatori d’aria Daikin

In base ai test condotti presso i laboratori dell’Institut Pasteur de Lille, i purificatori d’aria Daikin eliminano oltre il 99,98% del coronavirus umano HCoV-229E (appartenente alla stessa famiglia di SARS-CoV-2 responsabile della recente pandemia) in 2,5 minuti.

Non solo: è del 99,93% l’efficacia contro il virus H1N1, responsabile della influenza comune, il tutto in 2,5 minuti.

Perché è importante purificare l’aria

Purificatore d'aria Daikin MCK55WOggi più che mai ci si è resi conto che un ambiente sano contribuisce alla qualità della vita, all’esterno così come all’interno.

Oltre al tristemente noto SARS-CoV-2,ci sono molti altri fattori che influiscono sulla qualità dell’aria: le particelle PM2.5, gli allergeni, l’umidità dell’aria ecc.

Come funzionano i purificatori d’aria Daikin

Sono due gli elementi che hanno portato i purificatori d’aria Daikin a questi livelli: un filtro HEPA elettrostatico e la tecnologia brevettata Flash Streamer di Daikin.

Purificazione dell’aria e ventilazione sono fondamentali per ambienti interni sani: da questo punto di vista, i purificatori d’aria Daikin intercettano l’aria ambientale e la purificano facendola circolare attraverso diversi filtri e tecnologie di purificazione.

Una stanza media di 15 m2 contiene circa 50 m3 di aria. I purificatori d’aria Daikin sono in grado di trattare circa 330 m3/ora, cioè più di 6 volte l’intero volume d’aria contenuta.