Impianti rinnovabili, la burocrazia è un macigno sulla strada dello sviluppo

Fra le cose che, come poche altre, uniscono gli italiani c’è il lamento contro la burocrazia, con tutte le complicazioni, gli ostacoli e i ritardi che essa comporta. Lasciamo perdere la scontata obiezione che stiamo parlando di una sciagura che ci siamo costruiti noi stessi, in questa sede è importante sottolineare come la burocrazia impatta, e non poco, anche sul settore delle rinnovabili. Esattamente ciò che sottolinea il recente studio “Il disegno del sistema autorizzativo per decarbonizzare e rilanciare gli investimenti”, presentato Elettricità Futura, associazione delle imprese elettriche italiane, e realizzato in collaborazione con Althesys.

A rischio i target della decarbonizzazione

Un’indagine la cui conclusione principale, ma sarebbe meglio parlare di allarme, è che il nostro Paese è in ritardo rispetto al target di decarbonizzazione fissato al 2030, un obiettivo che, ai ritmi attuali di realizzazione delle rinnovabili, non potrà essere raggiunto. Tra le principali ragioni di questa situazione vi sono, appunto, le complessità e la durata eccessiva dei processi autorizzativi che hanno frenato o addirittura bloccato molti progetti.

Lo studio di Elettricità Futura indica, come esempio più recente, gli ultimi esiti deludenti delle aste ex D.M. FER 1. È vero che la nuova Direttiva europea Rinnovabili, che dovrà essere recepita in questi mesi, stabilisce il rispetto del limite di due anni per le procedure degli impianti rinnovabili. La realtà, però, è ben diversa ed anche il D.L. “Semplificazioni”, in vigore da luglio 2020, pur avendo consentito di fare un passo avanti si è rivelato largamente insufficiente per sbloccare gli investimenti necessari nel settore delle rinnovabili.

Non realizzato il 46% dei progetti presentati

L’indagine sottolinea che il ritardo medio delle autorizzazioni nel nostro Paese raggiunge quasi i 6 anni, che si vanno ad aggiungere ai 2 anni, come detto, previsti dalla legge. Anche per questo le imprese italiane sostengono i costi più alti d’Europa per ottenere l’autorizzazione di un impianto rinnovabile. Un contesto nel quale finisce col non sorprendere che il 46% dei progetti presentati non viene poi realizzato.

le tempistiche della burocrazia italiana per rinnovabili

E per non farci mancare nulla riportiamo il dettaglio dello studio di Elettricità Futura relativo alla burocrazia e alle varie fasi della procedura autorizzativa, con relativi ritardi, per la creazione di un impianto rinnovabile.

Burocrazia: le fasi autorizzative per le rinnovabili

1) Valutazione preliminare – Si tratta del cosiddetto “pre-screening” VIA. Il proponente ha la facoltà di richiedere la valutazione preliminare del progetto al fine di identificare la procedura più adatta da avviare.

2) Verifica di assoggettabilità – Lo screening VIA che permette di valutare i potenziali impatti del progetto. Nella prassi spesso non si affianca ma segue la richiesta di un preventivo per la connessione alla rete.

3) PUA – Nel caso di impianto di competenza statale, se lo screening indica la necessità di VIA, il proponente la richiede per ottenere il Provvedimento Unico Ambientale. I tempi variano tra i 325 e i 505 giorni. In caso diverso, si passa direttamente all’Autorizzazione Unica (Regione).

4) PAUR – Nel caso di competenza regionale, si chiede un Provvedimento Autorizzatorio Unico Regionale. Come il PUA, contiene sia la VIA positiva, sia i restanti titoli ambientali. Ha tempi tra i 235 e i 385 giorni.

5) Concessioni – Gli impianti offshore e idroelettrici necessitano di una concessione. Questo aspetto, non espressamente incluso nell’iter autorizzativo unico, contribuisce a sua volta ad allungare le tempistiche.

Il tutto senza dimenticare che in parallelo all’iter per ottenere tutti i permessi necessari si svolge anche la procedura per la connessione alla rete di trasmissione o di distribuzione, con ulteriori rischi di complicazioni e ritardi.

Sono in gioco 100 miliardi di euro

Insomma, un’autentica giungla burocratica che necessita tuttora di un radicale “disboscamento”, pena il mancato raggiungimento degli obiettivi del Green Deal che, sottolinea l’indagine, avrebbe “impatti molto negativi sul sistema energetico ed economico italiano, in termini di competitività delle imprese, qualità della vita, oneri per i consumatori, oltre che sull’ambiente e sulla salute”. Lo studio, infatti, quantifica in circa 100 miliardi di euro il valore dei benefici a rischio al 2030, dati dall’insieme di ricadute dirette in Italia degli investimenti, dagli effetti netti sul sistema economico e dalla riduzione delle emissioni.

Scenario Green Deal

Tour virtuale nel mondo della climatizzazione: LG HVAC Virtual Experience

Vuoi scoprire la gamma di soluzioni per la climatizzazione residenziali e commerciali di LG? Grazie al nuovo showroom virtuale e interattivo – LG HVAC Virtual Experience – è possibile farlo attraverso un PC o uno smartphone.

Con questa nuova piattaforma virtuale è possibile conoscere le ultime tecnologie dell’azienda installate in diversi ambienti virtuali – appartamenti, case indipendenti, uffici, negozi e hotel – e scoprirne i numerosi vantaggi, come comfort, qualità dell’aria indoor e controllo da remoto.

Come usare LG HVAC Virtual Experience

Semplice da usare ed esplorare LG HVAC Virtual Experience, l’utente può muoversi liberamente all’interno dell’ambiente 3D ottenendo informazioni aggiuntive in inglese.
Durante il tour virtuale possibile:

Cliccando i pulsanti on-screen Airflow e Piping è possibile apprezzare come circola l’aria in un climatizzatore o in un purificatore d’aria e come i tubi dirigono l’acqua e il refrigerante attraverso un sistema. Virtualmente si ha la possibilità di interagire e modificare le modalità operative osservando come cambia il flusso d’aria da un condizionatore all’altro.
Offrendo una panoramica approfondita delle ultime soluzioni HVAC, la piattaforma digitale consente di scoprire con i prodotti si integrano nei diversi ambienti.

LG HVAC Virtual Experience: showroom virtuale dedicato alla climatizzazione

LG e la sostenibilità

Inoltre, lo showroom mostra l’impegno di LG nel garantire un futuro sostenibile, evidenziando le tecnologie innovative come il compressore R1 ad alta efficienza energetica e l’adozione del refrigerante ecologico R32.

Per scoprire tutte le tecnologie dell’azienda e restare sempre aggiornati sui nuovi prodotti e le innovative funzionalità, è sufficiente vistare LG HVAC Virtual Experience a questo link.

Qualità dell’energia elettrica: i requisiti industriali di classe S

Le richieste di garanzia di qualità dell’energia elettrica sono in crescita, ma spesso è difficile individuare gli strumenti da utilizzare. Per usi industriali Camille Bauer propone un analizzatore di potenza, LINAX PQ1000 che misura la qualità dell’energia elettrica secondo i requisiti industriali di classe S.

Perché classe S e non classe A?

Gli strumenti di misura conformi alla classe A della IEC 61000-4-30 forniscono valori di misura che possono essere confrontati con più tipologie e marche di strumenti di misura. In caso di controversie legali, la classe A è obbligatoria ed è particolarmente rilevante per le società di distribuzione.

Gli analizzatori di qualità dell’energia elettrica secondo la IEC 61000-4-30 classe S sono destinati a un’analisi di base o avanzata della qualità dell’energia elettrica e forniscono utili dati di monitoraggio. Gli strumenti che soddisfano i requisiti operativi di classe S vengono utilizzati per indagini statistiche sulla qualità dell’alimentazione e per altri usi o servizi di misura. Non c’è possibilità di controversie. Ciò significa anche nessun obbligo di misure comparative. I requisiti di prestazione per la classe S sono meno rigorosi rispetto alla classe A.

L’impiego di questi strumenti è raccomandato in ambito industriale e nelle infrastrutture dei data center.

LINAX PQ1000 di camille bauer

Certificazione Power Quality Assurance

Per misurare la qualità dell’energia in modo preciso è necessario che le attività vengano effettuate in conformità agli standard delle procedure di misura che non devono essere confusi con gli standard di qualità dell’energia elettrica. Per questo motivo, andranno certificati anche gli strumenti di misura di classe S.
Per LINAX PQ1000, ciò è garantito dall’Istituto Federale Svizzero di Metrologia.

Garanzia di qualità dell’energia elettrica

La sicurezza informativa (cybersecurity) è ormai un requisito imprescindibile anche nel settore della distribuzione dell’energia elettrica, sia nelle reti pubbliche che in quelle private. Lo strumento LINAX PQ1000 offre molte efficaci funzioni di sicurezza IT, come trasferimento crittografato di pagine Web (https), lista degli utenti autorizzati (whitelist) per limitare l’accesso ai dispositivi terminali, registro di controllo, aggiornamenti firmware, data logger ridondante esterno al sistema IT.

Questo strumento di misure è indicato come Power Quality Instrument, in base alla definizione della norma IEC 62586-1/2 (Misura della qualità dell’energia nei sistemi elettrici di potenza). Il formato da 96 x 96 mm consente di installarlo sia a pannello con display TFT sia su guida DIN con o senza display TFT. Il funzionamento e la comunicazione sono semplici e non occorre software aggiuntivo.

Superbonus e sconto in fattura? Le piattaforme LG aiutano gli installatori

Il mio progetto ha tutte le carte in regola per accedere agli ecobonus? Cosa fare quando un cliente chiede la cessione del credito? Superbonus e sconto in fattura sono i temi del momento: per i professionisti del mondo impiantistico è fondamentale poterne sfruttare appieno il potenziale, offrendo servizi completi e affidabili senza rimanere “impantanati” nelle complessità burocratiche.

Insomma, scegliere la migliore tecnologia sul mercato e implementarla in progetti green non basta. Ecco perché LG Electronics ha deciso di fare qualcosa in più per supportare i partner in questo percorso.

Superbonus e sconto in fattura: gli strumenti

La nuova proposta di LG è duplice e digitale:

“Gli installatori sono per noi una risorsa fondamentale – commenta Gianluca Figini, Air Solution Director di LG Electronics Italia, in occasione della conferenza stampa di lancio dei servizi -. Per questo abbiamo lavorato con impegno allo sviluppo di strumenti semplici e intuitivi per la loro attività di consulenza. Inoltre, la coesistenza nel marchio LG di business sinergici e complementari ci mette nelle condizioni di stimolare la domanda dei clienti finali, che possono avvalersi di un unico fornitore per installare soluzioni integrate di comfort e rinnovabili”.

Con quali tecnologie?

In cosa consiste, tecnicamente parlando, questa integrazione? Abbinare le pompe di calore aria/acqua Therma V a un impianto fotovoltaico con pannelli LG Solar garantisce un efficientamento molto elevato. Ma la combinazione favorisce anche l’autoconsumo e il doppio salto di classe energetica che apre le porte del Superbonus 110%.

A tutto ciò si applica un’altra grande opportunità prevista dalla normativa: la cessione del credito. Uno strumento strategico, valido anche per gli altri ecobonus, che trova spazio nei nuovi servizi B2B di LG.

Calcolatore Superbonus per progettare la riqualificazione

Guardiamo ora da vicino le due risorse tecniche. La prima si chiama Calcolatore Superbonus e si trova sul sito di LG Business. Il portale gratuito aiuta gli installatori a identificare gli interventi di riqualificazione energetica idonei per ottenere la detrazione del 110%.

Superbonus e sconto in fattura: il simulatore di LGA seconda che si tratti di condomini oppure di edifici unifamiliari o plurifamiliari indipendenti, infatti, tra gli interventi trainanti è prevista la sostituzione dell’impianto di climatizzazione invernale con uno per il riscaldamento e/o il raffrescamento e/o la fornitura di acqua calda sanitaria con caldaie a condensazione o pompe di calore (anche ibride o geotermiche) di ultima generazione. Il tutto, con la possibilità di abbinare impianti fotovoltaici e relativi sistemi di accumulo, collettori solari, microcogenerazione, biomasse teleriscaldamento.

Come rispondere rapidamente alle esigenze dei clienti superando il labirinto normativo? Basta avere a disposizione i dati dell’abitazione: superficie riscaldata, metano consumato, numero di docce giornaliere, consumo di elettricità, ecc. L’insieme di questi parametri, da inserire nella sezione “Setup Generale”, fotografa lo stato di efficienza dell’immobile e assegna la classe energetica indicativa di appartenenza. A questo punto, parte la vera e propria simulazione energetica. L’installatore progetta virtualmente gli interventi e le soluzioni LG necessari per ottenere il famigerato “salto”. Al termine, si può anche ottenere il report dei lavori pianificati.

Prodotti LG e sconto in fattura: il pacchetto completo

Dagli aspetti tecnici a quelli burocratici, eccoci a SmartContract. La piattaforma dedicata alla gestione dei meccanismi finanziari degli ecobonus 50% e 65%, così come del Superbonus 100%, nasce dalla collaborazione tra LG e il business designer Harley&Dikkinson. Gli installatori possono così proporre in bundle prodotti LG e servizi finanziari/fiscali, gestendo con semplicità l’intero processo di sconto in fattura e cessione del credito nei propri progetti di riqualificazione.

In cosa consiste il servizio? Il percorso è integrato e definito in ogni dettaglio. Dopo essersi accreditato sulla piattaforma, il professionista può rispondere alla richiesta di preventivo del cliente creando un’offerta già comprensiva dello sconto in fattura del 50%, 65% o 110%. Il portale genera automaticamente il kit documentale per l’accettazione dell’offerta e la check list con l’elenco della documentazione da produrre per ottenere l’approvazione e la validazione della pratica da parte di Harley&Dikkinson. Una volta caricato il tutto e ottenuto il via libera, i lavori possono partire.

Insomma, dopo la firma il cliente finale non dovrà pensare più a nulla, ma anche l’installatore potrà stare tranquillo. Al termine dell’intervento, infatti, l’azienda invia direttamente i documenti all’Agenzia delle Entrate per finalizzare la cessione del credito. Su richiesta degli installatori, infine, Harley&Dikkinson può farsi carico anche della parte da inviare a Enea.

Elettrificazione: l’Italia è già leader ma non lo sappiamo

Quando affrontiamo il tema della mobilità elettrica e sostenibile, parliamo anche di cielo, acqua e terra. Sotto questo punto di vista, l’Italia può considerarsi già Paese leader nella elettrificazione. Questa riflessione è stata uno dei punti discussi in occasione del recente evento online La mobilità sostenibile rappresenta la strada per il futuro?, promosso da NSA Srl e veicolato tramite il sito nonsoloambiente.it. Un appuntamento ricco di dati e di spunti utili che ha messo al centro del confronto dei partecipanti il tema della mobilità sostenibile e delle future evoluzioni del settore.

Stato dell’elettrificazione in Italia

Come ha spiegato Daniele Invernizzi, Presidente eV-Now! e Vice Presidente e Fondatore Tesla Owners, l’Italia è un Paese leader nell’ambito della elettrificazione già da tempo. Ma quali sono i motivi alla base di un simile primato?

Prima di ogni altra cosa, l’Italia possiede cielo, acqua e terra, tre elementi fondamentali nello sviluppo della elettrificazione. Il nostro Paese gode inoltre di ulteriori componenti fondamentali che permettono di fare la differenza. In primis, la tecnologia. A livello tecnologico, l’Italia si dimostra una vera eccellenza nella elettrificazione solo che non se ne ha ancora piena consapevolezza. Sotto questo punto di vista entra allora in gioco il ruolo della comunicazione scientifica che risulta fondamentale. Nel settore della mobilità elettrica, la percezione di un avanzamento armonico nell’area elettrificazione rappresenta infatti la base per creare una coscienza del cambiamento in atto.

Non a caso, il nostro Paese occupa una posizione di primo piano nel processo di cambiamento in corso, in particolar modo per le competenze e per la capacità dei nostri ricercatori e imprenditori.

Gli sviluppi delle infrastrutture di ricarica: terra, cielo e acqua

A oggi il territorio italiano è coperto da una sempre più fitta infrastruttura di ricarica. Con gli sviluppi della rete di ricarica cresce anche la potenza di ricarica che nel corso degli anni è passata da 50 kW a 150 kW.

Un punto degno di grande interesse è l’elettrificazione del cielo che nel nostro Paese è già iniziata. Il drone sostituisce egregiamente non solo le riprese di un elicottero ma anche le riprese professionali cinematografiche, le ricognizioni, gli interventi di sicurezza dall’altro, consentendo così di risparmiare migliaia di litri di carburante e ingenti somme di denaro. Il suo sviluppo è inoltre destinato a incrementare, garantendo risultati sempre più sorprendenti.

Nel frattempo, nel nostro Paese si stanno progressivamente sviluppando le infrastrutture di ricarica marina. L’elettrificazione in acqua, in cui i consumi sono enormi e le emissioni poco regolamentate, si configura come un obiettivo su cui l’Italia deve focalizzare la massima attenzione. Essendo il nostro Paese interamente circondato dal mare, ha tutte le carte in regola per essere il principale attore nel cambiamento dell’elettrificazione anche in ambito marino.

Il ruolo cruciale della comunicazione

Tutti gli importanti obiettivi raggiunti fino a oggi nell’elettrificazione da parte del nostro Paese sono tuttavia ignoti o poco noti ai più. Di qui si intuisce il ruolo centrale occupato dalla comunicazione che deve lavorare sul fronte della disseminazione delle informazioni. Tra gli obiettivi fondamentali c’è quello di educare e di preparare i professionisti della comunicazione che andranno poi a diffondere al grande pubblico ciò che sta accadendo, supportando così in maniera proattiva il cambiamento in atto.

Prevenire e proteggere la casa con Home Alarm Advanced

Dopo aver lanciato la gamma Somfy Protect nel 2015, Somfy ha ampliato la propria offerta di sistemi di allarme: Home Alarm Advanced è la nuova proposta prevenire e proteggere la casa in qualsiasi situazione.
L’obiettivo è soddisfare le esigenze di sicurezza avanzata:

Home Alarm Advanced: sicurezza ad alto livello

Home Alarm Advanced è un concentrato di tecnologie che offre sicurezza in ogni momento e come tutti i prodotti dell’azienda si caratterizza facilità d’installazione, semplicità d’uso quotidiano dall’app.

Oltre al badge e allo smartphone, è disponibile una tastiera di design che può essere posizionata all’ingresso come ulteriore dispositivo per controllare il sistema d’allarme.
Inoltre, fornisce 14 giorni di autonomia in caso di mancanza di corrente, mentre la connessione di backup alla rete GSM offerta per 5 anni. Questo consente di ricevere gli avvisi in qualsiasi circostanza anche in caso di mancanza di corrente o di collegamento Internet.

Se si desidera installare un allarme in una casa senza Internet, Somfy Home Alarm Advanced offre il funzionamento con connessione GSM completa con un abbonamento, rendendo possibile la gestione dell’intero sistema a distanza.

Prevenire e proteggere la casa con Home Alarm Advanced

Sicurezza domestica smart

Con questa nuova offerta Somfy ha perfezionato uno dei pilastri delle soluzioni di sicurezza: il rilevamento e la dissuasione sempre attivi grazie alla tecnologia brevettata IntelliTAG in grado di rilevare un tentativo di intrusione prima che la porta venga aperta.

Con Somfy Home Alarm Advanced, ogni tipo di abitazione è protetta in modo proattivo in caso di tentativo di intrusione, chiudendo automaticamente le tapparelle.
È compatibile con tutti gli accessori di sicurezza Somfy come telecamera da interno, telecamera da esterno, rilevatori di intrusione, sirene, con i dispositivi radio in tecnologia io-homecontrol e con TaHoma, il sistema domotico.

Con Somfy è possibile realizzare una smart home grazie all’interoperabilità dei dispositivi offrendo ai consumatori una maggiore libertà e semplicità nella vita di tutti i giorni.

Città sostenibili nel mondo: 6 modelli da imitare

In previsione del raggiungimento degli obiettivi prefissati nell’Agenda 2030 si parla con crescente interesse di città sostenibili. Ma cosa significa per l’esattezza “città sostenibile”? Quali caratteristiche deve possedere un contesto urbano per poter acquisire una simile denominazione? Nei prossimi paragrafi cercheremo di dare una risposta a questi interrogativi, scoprendo sei esempi di città sostenibili nel mondo, modelli a cui ispirarsi per garantire un futuro migliore al nostro Pianeta e a noi stessi.

Che cosa significa città sostenibile

Il concetto di sostenibilità è molto ampio e comporta una serie di approcci concatenati l’uno all’altro in maniera indissolubile. Volendo dare una definizione a questo termine che è ormai entrato a far parte dei nostri discorsi quotidiani per l’importanza cruciale detenuta, la sostenibilità può essere intesa come un modello di sviluppo capace di garantire il soddisfacimento dei bisogni della generazione attuale senza tuttavia compromettere la possibilità delle generazioni future di realizzare i propri. Il concetto di sostenibilità abbraccia quindi al suo interno macro-temi come il rispetto delle risorse naturali, la tutela ambientale, l’equità sociale, la riduzione dell’impatto antropico e molteplici altre componenti che sono per l’appunto interconnesse e interdipendenti.

Applicato ai contesti urbani, il concetto di sostenibilità si muove di pari passo a quello di ecologia ma anche di vivibilità, di inclusività e ben oltre. Quando si parla di “città sostenibile” ci si riferisce a un nuovo modello di organizzazione che, sfruttando le potenzialità offerte dalle nuove tecnologie, mira a creare degli spazi a portata d’uomo, in cui l’elemento green faccia da padrone, razionalizzando nel contempo la mobilità e implementando ogni tipo di atteggiamento virtuoso e rispettoso dell’ambiente, a partire dall’efficientamento energetico fino alla regolamentazione del consumo del suolo.

Cosa rende una città sostenibile

Quali sono i principali requisiti che deve possedere una città per essere definita davvero sostenibile? La prima cosa da porre in evidenza è che una città sostenibile possiede anche i tratti di una Smart City. L’innovazione rappresenta del resto uno dei primi punti di partenza a supporto della sostenibilità di un contesto urbano.

Una volta chiarito questo concetto, si può sostenere che nel ventaglio delle sue caratteristiche principali, una città sostenibile deve possedere:

Tra i suoi più importanti obiettivi, una città sostenibile deve inoltre saper ridisegnare i suoi spazi in ottica green, tenendo sotto controllo il consumo del suolo mediante una riqualificazione intelligente delle strutture già esistenti.

Città sostenibili nel mondo: esempi di efficienza

Stilare una classifica puntuale di quelli che sono i migliori esempi di città sostenibili nel mondo non è un compito facile, in considerazione del fatto che i progetti e le iniziative sono in costante divenire. A oggi esistono comunque svariati modelli di grandi realtà urbane che possono essere prese come punto di riferimento, per il loro elevato grado di efficienza, di innovazione e di spirito ecologico. Ecco sei prototipi a cui potersi ispirare.

Stoccolma

La capitale della Svezia si distingue per l’enorme attenzione che ripone nella gestione ambientale, grazie a molteplici investimenti in infrastrutture sostenibili, finalizzate ad abbattere le emissioni di CO2 in atmosfera e ad assicurare una buona qualità dell’aria. Stoccolma è riuscita a bilanciare alla perfezione lo sviluppo economico con rigorosi standard che rendono la qualità della vita nella propria comunità tra le migliori al mondo. La città possiede una notevole percentuale di spazi verdi, un livello di inquinamento decisamente al di sotto della media e si contraddistingue inoltre per un’efficiente gestione dei rifiuti.

Edimburgo

Oltre che sulla sostenibilità a livello ambientale, Edimburgo punta le sue politiche sulla sostenibilità sociale, occupando sotto questo punto di vista un posto d’eccezione a livello globale. Un simile dato deriva in parte da elevati standard di istruzione e di sanità, in parte a una buona distribuzione di reddito tra la popolazione. Caratteristiche che si combinano con un basso livello di criminalità che rende il contesto urbano sicuro e confortevole.

Singapore

L’isola città-stato a Sud della Malesia rientra tra le migliori città sostenibili del mondo grazie alla sua indiscussa leadership economica. Tratti distintivi di Singapore si ritrovano infatti nella facilità nel fare impresa, nell’elevata connettività e nella presenza di infrastrutture di trasporto efficienti. La metropoli malesiana si distingue per le opportunità di lavoro generate, che a loro volta, favoriscono livelli di produttività molto elevati. Un occhio di riguardo in una metropoli come Singapore viene per di più rivolto agli sviluppi della ricerca e delle Università, con un investimento evidente nel capitale umano, formativo e professionale.

Londra

Londra è tra i primi posti a livello globale non solo nel suo ruolo di Smart City ma anche come esempio di metropoli sostenibile. La capitale britannica si distingue per:

La sua posizione economica privilegiata le consente di affrontare senza tentennamenti le future sfide dello sviluppo sostenibile, con un occhio sempre puntato al tema ambientale, grazie all’ottimo lavoro svolto per una gestione dei rifiuti efficace e per un crescente miglioramento della qualità dell’aria.

Londra smart city e città sostenibile

Madrid

La capitale spagnola punta ormai da anni a una gestione intelligente del traffico cittadino e a una implementazione delle aree verdi, con il fine di abbattere l’inquinamento ambientale ottimizzando così la vivibilità urbana. Ma il vero punto di forza di Madrid risiede nelle iniziative condotte da un punto di vista sociale, a partire dall’offerta culturale fino agli sforzi compiuti per rendere la città accessibile, creando nel contempo un buon equilibrio tra lavoro e vita privata.

Esempi di città sostenibili nel mondo: Madrid

Tokyo

Anche Tokyo si distingue rispetto alla sostenibilità sociale, garantendo ai propri cittadini eccellenti servizi educativi e un’ottima offerta culturale. Nella capitale del Giappone mancano tuttavia spazi verdi e si sta ancora lavorando sulla sostenibilità ambientale, focalizzando sempre più l’attenzione sull’uso di energia pulita e sulla diffusione di tecnologie a emissioni zero. La città può invece vantare già delle buone infrastrutture di trasporto e un’ampia gamma di opportunità professionali.

Vuoi sapere quali sono le città più smart? Leggi l’articolo “Smart City nel mondo: 6 esempi innovativi a cui ispirarsi

 

Battery flex: il sistema di accumulo targato Solarwatt

Il mercato del fotovoltaico e soprattutto dell’accumulo ha un grandissimo potenziale. In Italia più del 70% degli impianti fotovoltaici residenziali non è dotato di un sistema di storage. Solarwatt per conquistare questa fetta di mercato presenta Battery flex, un sistema di accumulo innovativo, flessibile e modulare. Già nel 2015 Solarwatt aveva rivoluzionato il mondo delle energie rinnovabili con il lancio del suo primo sistema modulare, ora inaugura una nuova generazione di batterie.

Nato dalla partnership con il Gruppo BMW, Battery flex utilizza gli stessi componenti utilizzati nelle auto elettriche della casa automobilistica tedesca.

BMW fornisce i componenti, mentre Solarwatt – forte del know how acquisito nel settore delle rinnovabili – si occupa dell’assemblaggio e della produzione, rispettando gli standard di qualità dell’automotive. Il sistema si contraddistingue anche per il design particolarmente curato.

Caratteristiche del sistema di accumulo Battery flex

Sinonimo di efficienza e sicurezza, Battery flex – progettato presso il centro di ricerca tedesco Solarwatt Innovation – garantisce il corretto funzionamento nel lungo periodo. È un sistema modulare ed espandibile di accumulo a batteria agli ioni di litio per aumentare l’autosufficienza energetica.

La capacità di una unità varia da 4,8 kWh fino a 19,2 kWh (da 2 a 8 pacchi batteria). Il sistema può essere installato in impianti monofase e trifase, nei sistemi trifase. La potenza massima di un sistema Battery flex varia da 1.5 kW a 6 kW in base al numero di batterie è quindi di facile inserzione in una rete domestica. Battery flex è adattabile in modo semplice e consente di abbattere i costi e aumentare l’indipendenza dalla rete.

Tantissimi plus:

Normalmente, la maggior parte del fabbisogno energetico si concentra al mattino presto e nella tarda serata quando l’irradiamento solare è scarso. Grazie a un sistema di accumulo – come Battery flex -, l’energia solare prodotta dall’impianto può essere immagazzinata e utilizzata quando serve. Dotare la casa di un sistema di accumulo consente di aumentare l’autoconsumo fino all’80%, ridurre i costi energetici e le emissioni di CO2.

L’accumulatore giusto per tutti

Battery flex può essere montato a parete o, con un kit opzionale, a pavimento. Che il sistema sia completamente nuovo o che un impianto fotovoltaico esistente sia oggetto di adeguamento, Battery flex si adatta alle esigenze e può essere ampliato anche successivamente. È possibile accoppiare fino a tre Battery flex come cluster per formare un sistema fino a 57,6 kWh.

Solarwatt Battery Flex

Efficienza ottimizzata con Battery flex e Solarwatt Manager flex

Per ottenere il massimo dell’efficienza, è possibile collegare Battery flex a Solarwatt Manager flex, il sistema intelligente di gestione dell’energia che ottimizza i flussi energetici domestici.
Manager offre una visione completa sul sistema fotovoltaico e di accumulo controllando automaticamente le diverse utenze, sfruttando al meglio l’energia fotovoltaica autoprodotta. Inoltre c’è la possibilità di assegnazione di priorità di utilizzo dell’energia a utenze dedicate, come per esempio alla pompa di calore.
Installati in abbinata consentono di ridurre l’energia acquistata dalla rete e di diminuire i costi delle bollette.

Produzione e consumi sotto controllo con la App

Il portale Manager e le App Solarwatt rendono visibili i dati energetici via Internet, su computer, tablet o smartphone. Verranno visualizzati in un colpo d’occhio tutti i dati dell’energia prodotta e autoconsumata.
La App Solarwatt Pro supporta l’installatore nelle attività di messa in funzione del Battery flex, dell’esecuzione dei test, dell’analisi e diagnosi dei guasti o allarmi
L’installatore, grazie a Solarwatt Manager, può eseguire assistenza remota e offrire ai suoi clienti uno strumento moderno e orientato al futuro.
La App Solarwatt Home permette all’utente di visualizza i dati della giornata corrente oppure quelli dei giorni o mesi precedenti.

App Solarwatt Home per l'utente

Digitalizzare l’industria del caffè: perché conviene e come farlo

Cosa c’è dietro un espresso? Per noi italiani si tratta di un’istituzione, che accompagna ogni momento della giornata, al bar, da soli o in compagnia. Ma l’industria del caffè in Italia è molto di più: oltre 1.000 aziende impegnate nella torrefazione, con circa 7.000 addetti e un fatturato di 4 miliardi di euro.

I dati del Comitato Italiano del Caffè e di IRI fotografano un settore economico e produttivo importante, chiamato a sperimentare le opportunità della trasformazione digitale nell’industria.

L’industria del caffè si fa sostenibile, connessa e tracciabile

La prima sfida della lavorazione del caffè verde (importato e poi trasformato) si chiama sostenibilità. Qui la valenza è multipla: si parte dall’approvvigionamento dei chicchi, per arrivare allo smaltimento delle capsule, passando per la ricerca di packaging più sostenibili.

Sul fronte operativo, poi, è fondamentale controllare tutti i parametri e le fasi della produzione per calibrare la giusta dose di caffè per ogni sistema (cialde, capsule, macinato o in grani). Tostatura, macinatura e granulometria dipendono infatti dalle partite di caffè: un prodotto naturale, soggetto a modifiche nel tempo che possono alterarne la resa. Alle esigenze di tracciabilità e monitoraggio si uniscono quelle produttive. La tostatura è certamente il momento più critico: solo tramite un adeguato processo di arrostimento il caffè crudo regala gli aromi che siamo abituati a gustare.

Espresso 4.0: i vantaggi della digitalizzazione

La risposta a queste sfide è nella digitalizzazione dell’industria del caffè in tutte le sue fasi. Stoccaggio, tostatura, macinazione e confezionamento trovano nell’interconnessione di macchine, processi e sistemi IT tutto quello che serve per competere sul mercato.

Tecnologicamente parlando, la piattaforma EcoStruxure di Schneider Electric accompagna il percorso smart dell’industria alimentare con un’architettura integrata di prodotti, soluzioni e servizi modulabili sulle esigenze di ogni contesto. Vediamone i principali vantaggi per le aziende.

Ecostruxure per digitalizzare l'industria del caffè in Italia

Stoccaggio delle materie prime

Implementare la gestione dello stoccaggio dei lotti di caffè significa identificare le partite in base al tempo di giacenza e mandare in lavorazione quelle meno recenti. Inoltre, è importante controllare le condizioni climatiche dell’ambiente che ospita la materia prima. Un sistema di monitoraggio semplifica la visualizzazione dei principali parametri (temperatura, umidità, ecc.) e consente di intervenire rapidamente in caso di anomalie.

I servizi digitali e i software supportano dunque i responsabili della logistica nella semplificazione della manutenzione periodica, nella gestione di sistemi e spazi e nell’ottimizzare i consumi energetici.

Digitalizzare la produzione

Le tecnologie permettono di interconnettere le macchine di produzione in modo semplice, offrendo controllo centralizzato degli stati, verifica e analisi dei tempi di fermo macchina e delle performance. I KPI vengono misurati direttamente dai sistemi in campo, interconnessi alla rete aziendale e al sistema informativo di fabbrica. In questo modo si ottiene una produzione più efficiente e sostenibile, riducendo i fermi, l’impatto ambientale e i costi operativi.

Tracciatura di tutte le attività

La registrazione e il reporting dei dati aiutano a tenere sotto controllo i parametri di sicurezza e di efficienza. Passare da un sistema manuale su carta alla registrazione digitale, poi, fa risparmiare tempo e denaro garantendo al contempo la conformità alla normativa vigente.

Le funzionalità dei dispositivi smart permettono anche agli operatori di registrare i singoli lotti con un pulsante “start-and-stop” a schermo o uno scanner di codici a barre. I dati vengono poi facilmente letti e valutati su pc. Anche qui, l’assenza di trascrizioni manuali riduce il rischio di errori.

Gestione del packaging

Nell’industria del caffè, il confezionamento porta con sé il problema dell’aroma, da preservare e garantire nel tempo. Dalla capsula in alluminio a quella in plastica, fino alla confezione a “soffietto” per grani o polvere, i formati sono molteplici. Le torrefazioni, che spesso lavorano per conto terzi, devono poterli cambiare rapidamente.

Alla modifica, spesso, corrisponde anche un cambio di ricetta: un processo digitalizzato porta vantaggi in termini di sicurezza del prodotto e riduzione di errori umani. In quest’ottica, i software SCADA sono un valido supporto per ottimizzare le fasi produttive e l’OEE (indice di performance) delle macchine.

Cosa fa Ecostruxure per l’industria del caffè

Visto così, il percorso può sembrare complesso. Ma la proposta EcoStruxure racchiude tutti i vantaggi e le funzionalità della fabbrica connessa.

Un unico interlocutore, diverse soluzioni concrete per:

Ecco perché Schneider Electric si conferma un partner affidabile anche nella digitalizzazione dell’industria del caffè.

Sanificazione dell’aria: le soluzioni impiantistiche tra cui scegliere

La qualità dell’aria degli ambienti interni è un fattore fondamentale per assicurare il comfort interno di chi li vive, si tratti di residenze, posti di lavoro o spazi pubblici. Molto spesso si sottovaluta il fatto che il livello di inquinamento indoor può raggiungere o anche superare quello rilevabile all’aperto. Infatti, in uno spazio chiuso si accumulano diverse tipologie di inquinanti, di natura chimica, fisica e biologica. Basti pensare alle muffe o alle polveri sottili. Quali sono, quindi, le soluzioni per assicurare sempre la salubrità degli ambienti? La risposta, in realtà, può prendere in considerazione l’installazione di differenti tipologie di impianti, a seconda del loro funzionamento e dell’obiettivo che ci si pone. Si va dai sistemi di ventilazione meccanica a quelli per la sanificazione dell’aria. Si tratta, tra l’altro, di un tema che ha assunto un rilievo particolarmente importante nel corso dell’ultimo anno, a seguito dell’emergenza sanitaria da Covid-19.

La qualità dell’aria interna, in ogni caso, ha un impatto diretto sul benessere, ma anche sulla salute delle persone, non a caso si parla di “sindrome da edificio malato”, per dare risposta a disturbi quali patologie alle vie respiratorie o allergie causate da ambienti insalubri.

indice della qualità dell'aria

Ventilazione meccanica o sanificazione dell’aria: quali sono le differenze?

Sia la ventilazione meccanica, sia i sistemi di sanificazione dell’aria possono contribuire a favorire la salubrità degli ambienti interni, ma in modo diverso. Senza voler parlare di quale dei due possa essere di maggior importanza, è bene sapere nel caso di un impianto di ventilazione meccanica questo lavora per assicurare un certo grado di ricambi d’aria ogni ora. L’impianto estrae l’aria viziata presente nell’edificio e ne immette di fresca e pulita proveniente dall’esterno. Chiaramente, l’aria in ingresso viene appositamente trattata e pre-riscaldata.

Nel caso di un sistema di sanificazione, invece, si avvia un processo di purificazione dell’aria presente all’interno di un ambiente, rimuovendo batteri e altri agenti patogeni. Se si installa un sistema di ventilazione meccanica, quindi, eventuali microrganismi o altri agenti vengono diluiti con il continuo inserimento di aria nuova, mentre nel caso della sanificazione gli agenti patogeni vengono completamente neutralizzati. La combinazione di questi due sistemi permette, nel complesso, di abbattere la carica virale e microbica, eliminare i cattivi odori, abbattere i livelli di inquinanti.

Le tecnologie disponibili oggi per la sanificazione dell’aria

Le tecnologie per la sanificazione dell’aria sono studiate da tempo, in quanto il tema della qualità dell’aria interna non è una novità, per quanto l’attenzione sia recentemente molto aumentata. Oggi è possibile scegliere tra differenti tecnologie, principalmente basate sulla fotocatalisi grazie alla luce UV e sui processi di ionizzazione dell’aria. Nel primo caso si innesca una reazione di ossidazione, che si avvia per la reazione della luce con l’umidità relativa presente dell’aria dell’ambiente. Si tratta di un sistema molto efficace per eliminare soprattutto alcuni inquinanti, come i VOC e la formaldeide. È indicativamente lo stesso meccanismo con cui funzionano le vernici fotocatalitiche che purificano l’aria, trasformando agenti inquinanti in sostanze innocue.

La ionizzazione, invece, funziona grazie alla possibilità di elettrificare le molecole dei gas presenti nell’aria, producendo ioni negativi che si legano alle particelle inquinanti presenti nell’aria. In questo modo le sostanze tendono a depositarsi sulle superfici, senza rimanere più in sospensione nell’aria. Si basa su questo meccanismo la tecnologia a plasma freddo, che carica elettricamente l’aria a temperatura ambiente.

In quanto descritto finora, non si ricorre ad alcun componente chimico e non è necessario introdurre nell’ambiente alcun tipo di sostanza igienizzante, come invece viene fatto con i sistemi di ozonizzazione. In questo caso, infatti, si sfrutta la capacità dell’ozono di disaggregare diversi tipi di molecole. È bene ricordare, però, che elevate quantità di ozono sono a loro volta dannose per la salute delle persone.

Che soluzione scegliere per la purificazione dell’aria?

Innanzitutto va detto che le tecnologie presentate possono essere utilizzate anche in modo combinato. Per quanto riguarda l’effettivo impianto necessario, invece, la scelta dipende da differenti fattori, come la tipologia e la dimensione di ambiente da trattare, l’uso che se ne fa e il budget a disposizione.

Esistono purificatori d’aria con capacità più o meno contenuta e installabili in qualsiasi ambiente, in modalità stand-alone.

purificazione dell'aria

In alternativa, ci sono anche sistemi che si combinano con gli impianti di ventilazione o di climatizzazione, inserendo al loro interno la tecnologia necessaria alla purificazione dell’aria. in questo caso, quindi, non si tratta di dispositivi “autonomi”, ma di soluzioni impiantistiche, che richiedono un altro tipo di intervento per l’installazione e hanno costi chiaramente differenti. Il vantaggio risiede sicuramente nel soddisfare, con un solo impianto, più necessità, garantendo ottimi livelli di qualità dell’aria interna.

Un’altra eventuale possibile distinzione riguarda il tempo di funzionamento, in quanto non tutte le tecnologie disponibili sono attive in continuo. In alternativa, i dispositivi possono attivarsi solo quando vengono rilevate effettive concentrazioni di determinati inquinanti.