ENEA, con i consumi energetici ripartono anche le emissioni

Con l’esaurirsi della fase più drammatica della pandemia riparte il ciclo economico e con esso il consumo energetico, il tutto, però, con un “rimbalzo” assai meno gradito, quello delle emissioni… Si tratta, in estrema sintesi, degli spunti più significativi offerti dall’ultimo numero dell’Analisi trimestrale del sistema energetico nazionale compiuta dall’ENEA.

Un’indagine, come tutte quelle più recenti, particolarmente attesa perché appunto mostra la reazione energetica del Paese al brusco impatto della pandemia che in pratica ha pesato per l’intero anno passato. Ebbene, dopo il calo record dei consumi energetici verificatosi nel primo trimestre del 2020 (-10%), per lo stesso periodo di quest’anno si registra un progresso dell’1,5%.

Le dinamiche opposte nel trimestre

Si tratta però di un dato frutto di due dinamiche completamente differenti. Infatti, sia a gennaio che a febbraio di quest’anno si è registrato un forte calo dei consumi (-4%) che però è stato ampiamente neutralizzato dall’impennata nel mese di marzo, addirittura +15%. Numeri che naturalmente si spiegano con l’andamento della pandemia, visto che nel primo bimestre del 2020 il coronavirus non aveva ancora fatto sconquassi mentre l’Italia si era poi praticamente fermata a partire dalla seconda metà di marzo.

Dinamiche peculiari che poi influiscono sulle previsioni formulate da ENEA per le prossime rilevazioni. In particolare, se per il periodo aprile-giugno è ipotizzabile una crescita a due cifre, per l’intero 2021 si stima un recupero di soltanto un terzo dei consumi “persi” nel 2020, con un rimbalzo non molto inferiore rispetto a quello previsto per il prodotto interno lordo (+4,5%).

domanda energia primaria per fonte - analisi trimestrale ENEA

Rimane negativo il saldo con il 2019

Tornando alle rilevazioni sul primo trimestre, in termini di fonti di energia primaria, a fronte del calo dei consumi di petrolio (-9%) risultano in aumento tutte le altre fonti: gas naturale (+5%), rinnovabili (+5%), importazioni nette di elettricità (+6%) e anche il carbone (+17%). Un aumento complessivo, beninteso, nel paragone con i primi tre mesi del 2020 ma non certo rispetto allo stesso periodo del 2019, completamente antecedente alla pandemia.

Ed ancora, nell’avvio del 2021 la minore domanda di energia nei trasporti (-9%), rimasta su valori molto inferiori a quelli pre-COVID, è stata più che compensata dai maggiori consumi di industria (+7%), civile (+3%) e usi non energetici (+22%) sul primo trimestre 2020.

Più emissioni nell’industria e nel civile

Per quanto riguarda le emissioni di CO2 del sistema energetico italiano, si registra purtroppo un incremento, seppur marginale, rispetto ai livelli registrati nei primi tre mesi dello scorso anno. Nel dettaglio, risultano ancora negative le variazioni tendenziali delle emissioni dei settori trasporti e generazione elettrica (-4% circa sul primo trimestre 2020), che restano inferiori addirittura del 20% sull’analogo periodo 2019. Di contro, le emissioni dei settori industria e civile sono in aumento tendenziale sul 2020 mentre rispetto al 2019 si attestano su livelli simili (il civile) o persino maggiori (l’industria).

Emissioni di CO2 trimestrali - Rapporto Enea

Ritardo sulle tecnologie low carbon

Infine, i dati più recenti evidenziano che l’Italia sta accumulando ritardi sul fronte delle tecnologie low carbon e questo non soltanto rispetto a grandi Paesi come Germania, Francia e Spagna, ma anche a nazioni di dimensioni più ridotte quali Danimarca, Olanda, Austria, Svezia e Belgio.

“Ad esempio – ha sottolineato Francesco Gracceva, il ricercatore ENEA che coordina l’Analisi trimestrale -, Germania, Francia, Austria e Svezia si stanno sempre più specializzando nel campo delle batterie e della mobilità elettrica, un comparto nel quale abbiamo un indice di specializzazione dello 0,6, rispetto all’1,4 della Germania e dell’1,8 di Giappone e Corea. L’unico settore ad alta specializzazione del nostro Paese è il solare termico”.

Fronius Tauro: solido nel design, smart e flessibile nella progettazione

Fronius Tauro è un inverter per impianti commerciali che si distingue per un concept innovativo e orientato alla massima efficienza: la combinazione di un design solido e compatto, una notevole resistenza a qualsiasi condizione ambientale e un’elevata flessibilità di configurazione fanno di questo inverter la soluzione ideale per impianti performanti e con bassi costi di gestione.

Un inverter flessibile ed efficiente

Il nuovo inverter è disponibile nelle versioni Tauro e Tauro ECO, entrambe utilizzabili in impianti centralizzati e decentralizzati.

Fronius Tauro è disponibile nella classe di potenza 50 kW, è dotato di tre inseguitori MPP e un’ampia gamma di tensioni in entrata che lo rendono particolarmente indicato per le installazioni fotovoltaiche più complesse.
Tauro ECO, disponibile in taglie da 50, 99 e 100 kW, è dotato di un inseguitore MPP ed è la soluzione che unisce efficienza e convenienza.

Fronius Tauro

A seconda delle esigenze, si può integrare una protezione contro le sovratensioni di tipo 2 o 1+2. L’ampio spazio disponibile nella scatola interna dei collegamenti AC consente l’installazione di componenti di altri produttori; così si elimina la necessità di utilizzare scatole esterne o componenti similari, aumentando ulteriormente il risparmio sui costi. I morsetti a V e il supporto di montaggio semplificano l’installazione, permettendo di risparmiare anche sui costi di eventuali componenti aggiuntivi, come ad esempio i capicorda.

Come installare Fronius Tauro

Fronius Tauro può essere installato in posizione decentralizzata, direttamente presso i moduli solari, o in posizione centralizzata sul punto di fornitura dalla rete. Si possono anche configurare gli inverter in modo da adattarli a condizioni d’installazione specifiche, ottenendo i massimi risultati in termini di costi e prestazioni. L’orientamento est-ovest e i tetti piani non rappresentano più un problema e l’inverter può essere montato appeso o in orizzontale, senza bisogno di ulteriori coperture.

Dettaglio Fronius TauroQuesto inverter garantisce la massima produzione di energia anche nelle condizioni più difficili. La classe di protezione IP 65 e la tecnologia Active Cooling con ventilazione meccanica consentono di installare l’inverter all’aperto, anche con irraggiamento solare diretto.

La tecnologia Active Cooling assicura un flusso d’aria continuo che incrementa la potenza di raffreddamento, riducendo la temperatura interna dell’inverter e l’effetto di derating. Inoltre, lo speciale sistema a doppia parete riduce il calore prodotto dall’irraggiamento solare, proteggendo ulteriormente i componenti elettronici. Questo efficace sistema di raffreddamento assicura la massima produzione di energia con temperature ambiente fino a 50 °C, prolungando anche la durata dell’inverter. Oltre a non necessitare di manutenzione, Fronius Tauro è in grado di resistere alla polvere e a temperature ambiente da -40 a +65 °C.
Fronius consente agli installatori di offrire un’assistenza post-vendita di alta qualità grazie alla app Solar.SOS.

Ideale per ottimizzare i costi dell’impianto

Fronius Tauro contribuisce a ridurre notevolmente i costi BOS (Balance of System, ovvero tutti i componenti di un impianto fotovoltaico, eccetto i moduli solari), che possono arrivare fino a un terzo dei costi d’investimento iniziale (CAPEX).

L’innovativa opzione AC Daisy Chaining permette di collegare più inverter Tauro in parallelo tra loro sul lato AC, fino ad una potenza massima di 200 kW. Grazie a questa opzione è possibile avere importanti vantaggi in termini di risparmio sui costi dei cavi AC e una sensibile riduzione delle perdite di energia.

Quadri vegaD per la distribuzione elettrica nel civile e terziario

Caratterizzati da un design elegante, un telaio modulare asportabile e disponibili con porta cieca, trasparente e a specchio, i quadri vegaD di Hager Bocchiotti consentono l’installazione di apparecchi modulari e interruttori scatolati fino a 160 A. Adatti per soddisfare le esigenze della distribuzione terminale nel civile e nel terziario, i quadri vegaD sono disponibili nelle dimensioni da 48 fino a 168 mod DIN e nel colore Bianco RAL 9010.
La serie è composta da quadri da parete e da incasso anche in cartongesso e tra le particolarità da sottolineare anche la possibilità di affiancare e sovrapporre i quadri.

Quadro vegaD con porta trasparenteIl grado di protezione IP41, il doppio isolamento CL II e la conformità alla norma CEI EN 61439-3, rendono i quadri vegaD adatti per installazioni in ambienti dove è richiesta la massima sicurezza come, per esempio, ospedali e scuole oppure in luoghi dove c’è la presenza di pubblico come hotel, uffici e centri commerciali.

La serie vegaD è disponibile sia nella versione equipaggiata con telaio e pannelli modulari sia nella versione da equipaggiare e da completare con kit per apparecchi modulari o kit per interruttore scatolato x160 da 160 A.

Il montaggio che si sente

Tra le caratteristiche distintive troviamo il “clack di fine corsa” dell’avvenuto bloccaggio del componente installato. Proprio questo suono assicura la corretta installazione. Caratteristica che troviamo sia per gli agganci delle canaline sia per i sistemi di fissaggio (viti a ¼ di giro) di porte, pannelli, accessori di cablaggio.

Quick Connect per i quadri vegaD

Questa gamma di quadri è dotata di “Quick Connect”, una soluzione veloce e sicura per una connessione rapida di fasi, neutro e terra. Inoltre, il telaio modulare asportabile rende agevole il cablaggio a banco e facilita l’installazione a parete e a incasso.

 

Perchè rendere intelligente l’illuminazione pubblica

L’Internet of Things potenzialmente permette di rendere intelligenti tutti gli oggetti, che nel loro insieme possono contribuire a rendere intelligente anche la città, potenziando servizi e funzioni che già sono presenti in città o creandone di nuovi.
Tra i principali esempi ci sono sicuramente le applicazioni di Smart Lighting, su cui molti comuni italiani (e non solo) hanno già investito risorse. L’illuminazione è un settore interessante per lo sviluppo dei progetti di Smart City, in quanto si presta per l’implementazione di differenti funzionalità e per azioni mirate al risparmio energetico, grazie anche alla distribuzione capillare dell’infrastruttura pubblica. I servizi che si possono integrare sono molti, dal controllo del traffico, ai sistemi di videosorveglianza, a seconda dei device che si vogliono integrare nei lampioni. In questo modo, i lampioni non sono più dei semplici punti luce, ma diventano oggetti fondamentali per la gestione e la vivibilità della città. Rendere intelligente l’illuminazione pubblica ha sicuramente i suoi vantaggi, ecco i tre principali.

1. Efficienza e risparmio energetico: più sostenibilità e costi ridotti

Uno dei principali motivi per cui un’amministrazione dovrebbe investire in progetti per rendere intelligente l’illuminazione pubblica risiede proprio nel risparmio energetico. Poter contare su un sistema di illuminazione ad elevata efficienza energetica, infatti, comporta vantaggi sia per l’ambiente, che per l’amministrazione, che in questo modo può notevolmente ridurre i consumi e, quindi, le spese. Il risparmio energetico ed economico è assicurato dalla combinazione di più elementi, di cui il principale è l’introduzione del LED, che rende più efficiente il sistema di illuminazione. A ciò, si aggiungono tecnologie che combattono gli sprechi. I lampioni intelligenti, infatti, sono in grado di adattare la luce alle reali necessità, senza illuminare né più, né meno del dovuto.

In realtà, le soluzioni di Smart Lighting possono favorire la tutela dell’ambiente anche integrando ulteriori funzioni. Quindi, oltre a ridurre il consumo energetico, un lampione può favorire la sostenibilità in città anche misurando il livello di inquinamento dell’aria o acustico. Del resto, per migliorare la sostenibilità dell’ecosistema urbano, è fondamentale implementare un sistema di monitoraggio efficace e continuo.

Classica illuminazione pubblica

2. Erogazione di servizi utili e di valore per i cittadini

Come anticipato, pur continuando a svolgere la sua prima funzione, ossia quella di fare luce, un lampione intelligente può integrare una serie di altri servizi. Negli ultimi anni si sono fatti diversi passi avanti in questa direzione e, oggi, non stupisce più scoprire che un lampione può, ad esempio, fornire informazioni utili alla comunità. Del resto, i lampioni rappresentano oggetti fissi e indispensabili per la fruibilità delle città e, grazie alla tecnologia, vengono potenziati e resi ancora più utili. La logica è quella di sfruttare quanto esistente per fornire servizi di qualità e sempre accessibili ai cittadini. Un lampione può diventare un totem informativo, ma anche integrare la ricarica per i veicoli elettrici o monitorare lo stato dei parcheggi. Una volta connesso in Internet, infatti, raccoglie e ridistribuisce informazioni in modo utile.

3. Maggior sicurezza e controllo

Oltre alle funzioni già citate, i lampioni possono diventare un valido supporto per garantire migliori livelli di sicurezza nelle città. L’illuminazione pubblica può integrare sistemi di videosorveglianza, piuttosto che allarmi da attivare in caso di pericolo. L’efficacia di questo sistema dipende proprio dalla caratteristica dell’illuminazione pubblica citata in principio, ossia l’essere composta da punti luce diffusi sull’intero territorio urbano.

I lampioni intelligenti possono diventare una vera e propria rete che copre la città, al servizio dei cittadini e della loro sicurezza. Quando si parla di sicurezza, si pensa anche a situazioni di emergenza, ad esempio integrando nei lampioni dei sensori in grado di registrare eventi rilevanti come alluvioni, incendi o terremoti. Il concetto di sicurezza, quindi, è davvero in senso lato, in quanto si va dal benessere del singolo, al monitoraggio dell’intero territorio.

Digitale ed elettrificazione per salvare il pianeta dal cambiamento climatico

Il cambiamento climatico è ormai un dato di fatto. In molti ne hanno preso atto, ma sono troppo poche le nazioni che stanno intervenendo in maniera decisa per innescare una inversione di tendenza.

Con un tempo limitato per affrontare questa importante sfida, è imperativo dare la priorità ad alcune azioni più impattanti, il tutto tenendo anche in debita considerazione l’economia globale.

La tecnologia contro il cambiamento climatico

Tecnologia digitale

Esistono già strategie e tecnologie che, opportunamente impiegate, possono dare un contributo importante all’inversione del cambiamento climatico.

L’efficienza, ovunque e in qualunque contesto, è un trend che va cavalcato per ottenere i risultati voluti.
Il cambiamento climatico è prima di tutto un problema energetico. La generazione, il trasporto e il consumo di energia è responsabile di oltre l’80% delle emissioni mondiali di CO2, poiché solo un terzo dell’energia totale prodotta viene convertita in energia utile consumata da trasporti, industria, edifici, dispositivi. Il resto viene perso o sprecato nel processo di produzione e trasmissione.

Ma per eliminare gli sprechi, è importante per prima cosa sapere dove, come e perché si verificano.
Da questo punto di vista, la digitalizzazione è la chiave per la svolta: misurare consumi e sprechi di energia in modo accurato sfruttando i sensori, analizzando i dati e introducendo contromisure può assicurare un duplice beneficio: il massimo comfort impiegando la minore quantità possibile di risorse.

Più elettricità per un futuro pulito

Taglio CO2

In questa corsa contro il tempo, l’elettricità offre il modo più rapido, sicuro ed economico per decarbonizzare il pianeta.
Occorre però abbandonare (o comunque limitare) la produzione attraverso l’uso di combustibili fossili per passare alle energie rinnovabili, come fotovoltaico, eolico, idroelettrico ecc.

Pur non rappresentando ancora la soluzione a tutti i problemi e a tutte le esigenze, è fuori di dubbio che il suo utilizzo possa portare vantaggi rapidi e consistenti.

Un ulteriore beneficio è legato alla possibilità di distribuire sul territorio i “generatori”. Mentre con le tradizionali centrali è importante lavorare su grande scala per migliorare l’efficienza degli impianti, ad esempio con il fotovoltaico si contano innumerevoli micro-produttori che, insieme ai parchi fotovoltaici più grandi, sono in grado di coprire le necessità locali, di stabilizzare le reti in presenza di picchi di richiesta e di offrire l’opzione dell’autoconsumo in presenza di sistemi di accumulo.

Un vantaggio innegabile

Installatore elettrico

Grazie al digitale, le aziende possono già oggi monitorare e ridurre le emissioni indirette, come il trasporto e la distribuzione.

Inoltre, se partiamo dal presupposto che il digitale e l’elettrificazione rappresentino il percorso più veloce verso questa inversione di tendenza, è altrettanto ragionevole pensare che in questi settori verranno creati numerosi nuovi posti di lavoro. Saranno necessari più elettricisti, quadristi, progettisti, ingegneri, sviluppatori di software ecc.

Imboccare questa strada è dunque da un lato indispensabile, ma da un altro punto di vista è anche conveniente: l’indotto ne trarrà grande beneficio senza andare a discapito di altri fattori. Una condizione vincente per tutti, occorre solo la volontà di avviare con decisione il cambiamento verso digitalizzazione ed elettrificazione.

Tecnologie software per la progettazione impiantistica ed elettrica

SDProget logoDa sempre il settore della progettazione e realizzazione degli impianti elettrici, meccanici e tecnologici sono necessari strumenti per il calcolo e per la rappresentazione grafica dei progetti da realizzare. I software di progettazione impiantistica consentono di supportare il lavoro di progettisti e impiantisti. SDProget Industrial Software ha commercializzato il software SPAC (Software di Progettazione per l’Automazione CAD) nel 1988 dopo anni di utilizzo interno.

Oggi l’azienda è un partner tecnico per chi opera nel settore elettrico e dell’automazione industriale fornendo diverse tipologie di software. Nel corso degli anni sono state aggiunte funzionalità per rendere i prodotti sempre più semplici da utilizzare e con maggiori capacità sia grafiche, sia di elaborazione. Inoltre, offre pacchetti di assistenza per supportare progettisti, installatori nel proprio lavoro.

SPAC Automazione 2021

SPAC Automazione è uno dei prodotti di punta: è un sistema professionale di progettazione, altamente automatizzato e flessibile, in grado di garantire agli utilizzatori la massima produttività, mettendo a disposizione una gamma completa e performante di moduli specializzati per affrontare, la progettazione di impianti elettrici per l’automazione industriale. A novembre 2020 è stata rilasciata la nuova versione che si caratterizza per migliore leggibilità e maggiore controllo dello schema elettrico grazie alla funzione “Gestore delle tensioni”.
Inoltre, contiene delle librerie tecniche con migliaia di componenti dei principali produttori di mercato. Elettricomagazine ha approfondito le più recenti funzionalità di release SPAC Automazione 2021 (uscito a fine 2020) in un articolo.

Progettazione: fare la differenza con SPAC Automazione

Nuova release per il modulo Cavi 8

Cavi 8 è la nuova versione del modulo per la gestione avanzata di cavi e fili del software SPAC Automazione. Facile e intuitivo da utilizzare, il modulo Cavi 8 è un software pensato per chi lavora nel settore del cablaggio. Con la nuova versione è possibile attivare la funzione di risiglatura automatica per evitare la duplicazione dei segnalini di identificazione.

Progettazione elettrica con SPAC Start Impianti 21

Dedicato a progettisti, installatori e aziende produttrici del settore elettrico, SPAC Start Impianti 21 è il CAD dedicato alla progettazione di impianti elettrici civili, industriali e per il terziario. SPAC Start Impianti 21 include il motore grafico AutoCAD OEM in licenza permanente, è dotato di un’interfaccia grafica semplificata che lo rende un software industriale intuitivo e semplice da utilizzare. Questo software contempla una gamma completa di comandi CAD studiati appositamente per il settore elettrico. Per approfondire l’argomento è possibile leggere l’articolo qui sotto.

Progettazione elettrica: SPAC Start Impianti 21

Preventivazione e la progettazione di impianti fotovoltaici

SPAC EasySol 21 è un software dedicato alla progettazione di impianti fotovoltaici. È adatto per redigere la documentazione progettuale e l’analisi di producibilità, realizzare schemi unifilari e multifilari in formato DWG, e effettuare un preventivo economico.

SPAC EasySol 21 permette di eseguire l’analisi economica e il calcolo delle detrazioni (Detrazione IRPEF, Ammortamenti Fiscali, Decreto FER ed Ecobonus 110%) generando automaticamente un file Excel e un grafico con il flusso di cassa dell’investimento, il Payback e il ricavo totale.

SPAC EasySol 21 è disponibile come modulo opzionale di SPAC Start Impianti 21. Nell’articolo qui sotto sono presenti le caratteristiche della release 2021. Inoltre è a disposizione la versione mobile: il preventivo fotovoltaico con una App.

Fotovoltaico, con EasySol l’impianto si progetta in pochi minuti

 

Fotovoltaico, con EasySol l’impianto si progetta in pochi minuti

SDProget Industrial Software ha recentemente immesso sul mercato la nuova release di SPAC EasySol 2021, il software CAD per la progettazione di impianti fotovoltaici. Inoltre c’è la possibilità di utilizzare la versione mobile e fare un preventivo direttamente in cantiere con la App.
La nuova versione permette di eseguire l’analisi economica e il calcolo delle detrazioni (Detrazione IRPEF, Ammortamenti Fiscali, Decreto FER ed Superbonus 110%) generando automaticamente un file Excel e un grafico con il flusso di cassa dell’investimento, il Payback e il ricavo totale.

Sviluppato con il motore grafico AutoCAD OEM, SPAC EasySol consente la redazione automatica di tutta la documentazione progettuale, tecnica ed economica necessaria alla completa esecuzione dell’incarico. Inoltre, è disponibile come modulo opzionale di SPAC Start Impianti 21.

EasySol, uno strumento potente per elettricisti e impiantisti

Per realizzare i preventivi, normalmente elettricisti e impiantisti hanno bisogno di molto tempo perché devono utilizzare un software differente per ciascuna operazione.
Il vantaggio di SPAC EasySol è la totale integrazione, poiché permette di realizzare l’intero progetto con un unico software multimarca, che include tutto il necessario per stendere un preventivo con un business plan dettagliato.

Schermata SPAC Easysol

Una volta acquisito il lavoro, AutoCAD OEM aiuta a redigere i disegni elettrici obbligatori da consegnare insieme alla relazione tecnica e tutta la burocrazia per l’allaccio.
SPAC EasySol dà la possibilità di progettare con priorità dei moduli o degli inverter: impostando il progetto a partire dalla definizione dei moduli, il software propone una selezione di inverter adeguati al corretto accoppiamento elettrico. Se invece il progettista definisce il progetto con la scelta dell’inverter, il software provvede ad elaborare la disposizione e le quantità ottimali dei moduli per un adeguato accoppiamento elettrico.

Il software contiene il catalogo dei dati di irraggiamento delle località di tutto il mondo: in questo modo è in grado di preventivare e lavorare con qualsiasi Paese, offrendo la possibilità di aggiungere altre località prelevando i dati sia da siti web sia da altre fonti.

SPAC EasySol 2021 include una sezione con il Calcolo Audit Elettrico, grazia alla quale è possibile fare il rilievo delle potenze elettriche, indicare le ore di utilizzo al fine di ricavare l’energia consumata annua, sia estiva che invernale, in modo da stabilire le quote di autoconsumo diurno e notturno.

Nuovi comandi performanti

SPAC EasySol 21 permette di creare un dossier dedicato all’impianto, stampare tutti i documenti raggruppandoli in un unico file contenente il disegno, le relazioni tecniche ed economiche e i PDF dei materiali utilizzati. Il nuovo comando Dbcenter permette di trascinare dagli archivi i simboli dei pannelli su una planimetria, i simboli elettrici di un disegno funzionale oppure le sagome per i topografici.

All’interno del disegno di schemi unifilari e multi filari si possono inserire morsetti, morsettiere automatiche, fili e la legenda delle funzioni: il software consente di effettuare Cross Reference, ovvero di creare rimandi alle pagine tra i fili, le alimentazioni e i relè-contatti.

SPAC EasySol 21 dispone anche di un nuovo comando che genera QR-Code per ogni componente. In questo modo sarà possibile comunicare le informazioni attraverso l’App QRSpac disponibile gratuitamente negli store iOS e Android.

Con SPAC EasySol 21 è possibile gestire la configurazione dei parametri del climatizzatore in base alla superficie e all’utilizzo e scegliendo la batteria in base ai consumi stimati.


Articolo aggiornato – Prima pubblicazione marzo 2020

Salvagnini Campus, luce per l’industria sostenibile

La riqualificazione del Salvagnini Campus fa scuola di sostenibilità ed efficienza. Una rigenerazione industriale fatta di energia pulita, riciclo dei materiali e legami con il territorio. Qui, la luce si inserisce come elemento distintivo del dialogo tra architettura, tecnologia e benessere degli occupanti.

Artefici della svolta circolare, i professionisti dello studio Traverso–Vighy Architetti, che hanno seguito anche il progetto illuminotecnico dell’headquarter vicentino dello storico produttore di macchine utensili per la lavorazione della lamiera.

Come nasce il Salvagnini Campus

La prima idea di ampliare gli spazi di Sarego risale al 2016. In linea con una precisa strategia di social responsability, l’azienda ha scelto di adottare un approccio sostenibile e attento all’innovazione tecnologica. Così, oggi la nuova struttura si integra con il paesaggio agricolo circostante e ingloba un sito adiacente dismesso per non consumare suolo e non sottrarre aree verdi alla campagna. Questa visione green si traduce anche nella gestione energetica efficiente e nell’utilizzo di materiali riciclabili e riciclati in fase di produzione.

La ristrutturazione degli edifici ha seguito la stessa direzione. “Salvagnini Campus è un luogo di formazione e ricerca internazionale – raccontano Giovanni Traverso e Paola Vighy -. Un progetto che trae energia e valore dalla ricucitura ambientale e sociale con il territorio. Un insieme di nuovi edifici solari trasparenti al paesaggio circostante, ragionati per massimizzare la qualità dell’esperienza di chi lavora e di chi visita l’azienda. Un metodo di progettazione e costruzione digitale e leggero, unito all’uso di materiali tradizionali quali acciaio, legno, vetro, che legano l’intervento ai concetti di economia di risorse, sostenibilità e futura reversibilità”.

Salvagnini Campus: showroom di Industria 4.0

Design ed esperienze di Industria 4.0

Tutti i corpi del complesso sono autonomi dal punto di vista energetico e sono collegati da percorsi e assi visivi. Un soppalco panoramico si “affaccia” sullo Showroom, prototipo di fabbrica automatica dove i sistemi Salvagnini si muovono in modo sinergico e flessibile per realizzare oggetti di ogni tipo. Il tutto, in una mostra dinamica della filosofia Industria 4.0.

Dallo spazio reception si giunge all’edificio Academy, luogo degli incontri commerciali, della formazione e della cultura legata al mondo Salvagnini. L’edificio pre-esistente è stato totalmente ridisegnato attraverso un sistema di strutture leggere multipiano: aule didattiche, uffici, sale riunioni, un bar ristorante, spazi per lo smart working. Al centro si trova il teatro, che può accogliere fino a 150 spettatori. UN luogo ideale per incontri e presentazioni aziendali, Ma anche per spettacoli dedicati alla comunità locale.

Il progetto illuminotecnico: efficienza e integrazione

Zumtobel ha seguito i progettisti in tutte le fasi della realizzazione del Salvagnini Campus. Lo Showroom, la reception e l’Academy ospitano un sistema di illuminazione integrato alla luce naturale. Qui, gli apparecchi Tecton creano un impianto innovativo e articolato, utilizzando ottiche wallwasher con emissione asimmetrica verso l’alto.

Il binario Tecton integra tutte le funzioni possibili:

Un profilo elettrificato a 11 poli rende il sistema predisposto a ogni esigenza futura, come l’inserimento di singoli spot o altri componenti. Negli uffici e nelle sale riunione troviamo invece Ecoos II, un corpo illuminante olistico, capace di diffondere una luce tridimensionale praticamente all’infinito. Infine, la luce d’accento per banco reception, box e bar è stata infine realizzata con i proiettori Supersystem II.

A diversi mesi di distanza dall’inaugurazione, i risultati si vedono: comfort visivo, efficienza e design molto apprezzati dalle persone che ogni giorno “popolano” il Salvagnini Campus.

Proteggere un campo fotovoltaico: come fare e perché è importante

Una delle principali problematiche che accompagna la costruzione di un campo fotovoltaico non è tecnologica, né economica o di superfici disponibili. È legata invece alla protezione dai rischi di intrusione, furti o vandalismo.
La Green Economy incoraggia a intraprendere la strada verso il passaggio a fonti di energia verde, e da questo punto di vista il fotovoltaico è tra i più promettenti.

I campi fotovoltaici spesso però sono collocati in località rurali, a volte protetti solo da una recinzione, normalmente non presidiati e quindi vulnerabili: queste aree aperte possono essere facile obiettivo di atti vandalici e soprattutto di ladri, dato il valore di mercato della tecnologia.

Esiste infatti un – purtroppo florido – mercato nero dei pannelli fotovoltaici rubati, destinati in particolare verso alcuni paesi più poveri dove spesso rappresentano l’unica fonte di energia a portata di mano. Ma non bisogna dimenticare anche il valore del rame usato per i cablaggi, la cui rimozione comporta interruzione della fornitura del servizio.

Come proteggere un campo fotovoltaico?

Campo fotovoltaico a terra

I business plan di un progetto fotovoltaico mirano a ottimizzare il costo totale di proprietà. Più questo è basso, maggiore sarà il margine sui KWh venduti. Pertanto il costo di gestione e manutenzione del sistema completo è un fattore cruciale.
Le barriere a microonde digitali non sono forse i dispositivi più economici da acquistare, ma a lungo termine offrono il ROI più elevato, poiché consentono di risparmiare sui costi di manutenzione, in quanto immuni a condizioni meteorologiche estreme e sono telegestibili da remoto.

Persino gli inverter possono essere causa di problemi e “falsi positivi”: generando corrente alternata dalla corrente continua fornita dai pannelli, innescano anche delle perturbazioni elettromagnetiche. Per questo i sistemi digitali CIAS sono realizzati con componentistica di alta qualità e certificata, che non risente delle perturbazioni elettromagnetiche.

Sempre in tema di falsi allarmi, poiché i campi fotovoltaici sono spesso situati in campagna, lontano da zone con presenza umana, è importante evitare di dover intervenire senza un valido motivo. Occorrono quindi sistemi di protezione sensibili ma molto affidabili, in grado di limitare l’intervento dei servizi di sicurezza.
La tecnologia digitale a logica fuzzy è pensata per ridurre a valori prossimi allo zero i falsi allarmi, senza per questo “far passare” eventuali intrusi.

aroTHERM plus: la nuova pompa di calore monoblocco

aroTHERM plus è la nuova pompa di calore monoblocco di Vaillant per il comfort domestico, in grado di fornire in un unico sistema riscaldamento, raffrescamento e produzione d’acqua calda. Prodotto estremamente ecologico, è in classe A+++ ed è equipaggiata con gas refrigerante naturale R-290 (GWP=3) e offre diversi vantaggi:

8 plus della pompa di calore monoblocco aroTHERM plus

  1. Temperatura di mandata fino a 75°C (T mandata di progetto <65°C), perfetta per nuovi edifici e ristrutturazioni
  2. Fino al 25% di acqua in più rispetto a una versione standard
  3. Funzionamento silenzioso grazie al sistema SoundSafeSystem (pressione sonora 28 dB(A) a 3 metri), ai giunti antivibranti nel circuito refrigerante, alle tubazioni ottimizzate, al circuito refrigerante racchiuso in una camera isolata acusticamente, alla piastra per disaccoppiare il circuito refrigerante dal telaio e allo smorzatore per la riduzione delle vibrazioni meccaniche
  4. Facilità di installazione, è sufficiente 1 solo giorno in due installatori per unità esterna e interna
  5. Flessibilità, aroTHERM plus può essere posizionata a pavimento, a parete o su un tetto piano. Per qualsiasi tipologia di installazione, Vaillant è in grado di fornire gli accessori necessari per la realizzazione
  6. German Engineering, la qualità tedesca per una durata minima di 15 anni
  7. Smart, la pompa di calore può essere gestita attraverso una App
  8. Soluzione perfetta per la combinazione con fotovoltaico e per avere zero emissioni localmente

la gamma do pompe di calore Arotherm

La pompa di calore monoblocco aroTHERM plus è disponibile in 3 taglie di dimensione e 6 di potenza (4 a 15 kW), viene installata all’esterno e può essere combinata con l’unità compatta da interno uniTOWER plus, con bollitore sanitario integrato da 190 l, o con il modulo murale MEH 97/6.

In caso di installazione senza unità interna è necessario sempre ordinare l’interfaccia VWZ AI e la centralina climatica sensoCOMFORT. Lo spazio occupato all’interno dell’abitazione in caso di utilizzo dell’unità interna uniTOWER plus è ridotto al minimo, poco più dello spazio necessario per un frigorifero.

I vantaggi del Superbonus 110%

aroTHERM plus è una soluzione vantaggiosa sia in termini di risparmio energetico sia per la possibilità di accedere alle detrazioni fiscali e al Superbonus 110%. Vaillant, inoltre, supporta la propria rete di installatori certificati nella gestione della parte burocratica legata agli incentivi fiscali, consentendo di offrire sconti immediati direttamente in fattura per gli interventi di riqualificazione energetica. Questo nuovo prodotto persegue la strategia aziendale verso un futuro più elettrico e sostenibile.